Un chatbot realizzato da SenseTime

Azienda cinese lancia "SenseChat", l'intelligenza artificiale alternativa a ChatGpt

La società tecnologica cinese ha presentato una serie di nuovi prodotti basati sull'AI

Azienda cinese lancia "SenseChat", l'intelligenza artificiale alternativa a ChatGpt
Getty
Sede dell'azienda cinese SenseTime a Hangzhou, nella provincia di Zhejiang

La società tecnologica cinese SenseTime, una delle principali aziende dedicate all'intelligenza artificiale (AI) nel paese asiatico, ha presentato lunedì una serie di nuovi prodotti basati sull'AI, tra cui il chatbot SenseChat” e un generatore di immagini.

L'interesse globale per la tecnologia AI è aumentato vertiginosamente dal debutto, alla fine del 2022, di ChatGPT, popolare chatbot sviluppato dalla società statunitense OpenAI supportata da Microsoft.

Durante la presentazione, SenseChat ha eseguito varie operazioni come scrivere email, raccontare una favola per bambini e generare codice. Il co-fondatore e Ceo di SenseTime, Xu Li, ha detto che questa tecnologia è basata sul modello AI dell'azienda chiamato SenseNova. Un modello - spiega l'altro fondatore Wang Xiaogang - che è stato sviluppato nell'arco degli ultimi 5 anni.

SenseTime si unisce così a giganti del settore digitale cinese come Baidu, il motore di ricerca cinese, che ha già presentato la sua IA, Ernie Bot, a metà del mese scorso, e altri come Alibaba, 360 o Tencent, che stanno anche preparando applicazioni di questo tipo.

Cina: esame di sicurezza sui prodotti AI

Intanto l'autorità di regolamentazione cinese Cyberspace Administration of China ha reso pubblico un progetto di legge che prevede che tutti i nuovi prodotti di intelligenza artificiale (IA) sviluppati in Cina dovranno essere sottoposti a una "valutazione di sicurezza" prima di essere rilasciati, in un contesto di unità e veridicità.

"Prima di fornire servizi al pubblico che utilizza prodotti di intelligenza artificiale generativa, è necessario richiedere una valutazione della sicurezza tramite i dipartimenti nazionali di regolamentazione di Internet".