Spazio

JUICE pronta al lancio: studierà i misteri di Giove e delle sue lune

La sonda dell'Agenzia Spaziale Europea sta per iniziare un viaggio lungo otto anni. Missione da 1,6 miliardi di euro con un grande contributo italiano. Giovedì 13 aprile alle 14.15 italiane la partenza dalla Guyana Francese, con diretta su RaiNews24

JUICE pronta al lancio: studierà i misteri di Giove e delle sue lune
ESA - M. Pédoussaut
Razzo Ariane 5, Esa

KOUROU (GUYANA FRANCESE). In cima a un lanciatore Ariane 5, la sonda JUICE è in attesa di iniziare il suo lungo viaggio verso Giove. Ormai manca pochissimo: il 13 aprile alle 9.15 del mattino in Guyana Francese, le 14.15 italiane, l'imponente razzo alto più di 50 metri accenderà i motori e la porterà nello spazio. Il rombo si sentirà in un raggio di chilometri, la scia luminosa solcherà il cielo e sarà visibile a distanze ancora maggiori in questo lussureggiante angolo d'Europa a due passi dall'equatore, sulla costa atlantica dell'America Meridionale. 

Frutto di un ambizioso progetto da 1,6 miliardi di euro guidato dell'Agenzia Spaziale Europea, JUICE è arrivata a Kourou a febbraio. Nell'enorme spazioporto gestito da Arianespace, negli ultimi due mesi sono stati completati quasi tutti i delicati preparativi che precedono la partenza. Domani l'Ariane 5 sarà portato fino alla rampa di lancio, con una lenta sfilata davanti a telecamere e fotografi arrivati qui da tutto il mondo. Poi inizierà il febbrile lavoro che conduce al conto alla rovescia, con un occhio come sempre rivolto alle previsioni meteo: a queste latitudini gli acquazzoni sono sempre dietro l'angolo. In caso di rinvio, si potrebbe riprovare già dopo 24 ore. 

Quello di JUICE è uno dei lanci spaziali più attesi dell'anno. Con i suoi 10 strumenti di bordo, la sonda è un vero concentrato di tecnologia. Arriverà a destinazione nel luglio 2031 e fornirà informazioni senza precedenti su Giove e soprattutto sulle sue lune ghiacciate: Callisto, Europa e Ganimede. Sono tre mondi di enorme interesse per gli scienziati perché tutto fa pensare che sotto una spessa calotta ospitino vasti oceani di acqua liquida e, di conseguenza, forse anche ambienti adatti a ospitare la vita. 

Alla missione dell'ESA partecipano anche la NASA, l'agenzia spaziale giapponese JAXA e l'Agenzia Spaziale Israeliana. Fra i paesi che più hanno contribuito c'è l'Italia, con il coordinamento dell'ASI e il lungo lavoro di INAF, CNR, varie università e diverse aziende specializzate, a partire da Leonardo.

JUICE mapperà le superfici, cercherà di capire cosa si nasconde al di sotto, analizzerà la composizione delle atmosfere, studierà i campi magnetici, amplierà la conoscenza dell'intero sistema giovano. I suoi dati si integreranno a quelli inviati da due esploratrici della NASA: la sonda JUNO che è già all'opera da alcuni anni intorno a Giove e la sonda Europa Clipper che arriverà nell'orbita di Europa nel 2030. Sta dunque per aprirsi una nuova era per lo studio del pianeta più grande del Sistema Solare e anche per la ricerca della vita fuori dalla Terra.