Nelle sale

Esce “La Generazione perduta”, nastro d’argento per il miglior documentario dell’anno

Il film di Marco Turco racconta la vita del giornalista Carlo Rivolta, autore di memorabili inchieste sulla diffusione dell’eroina in Italia

Esce “La Generazione perduta”, nastro d’argento per il miglior documentario dell’anno
Ufficio stampa
Carlo Rivolta

Al cinema fino a fine maggio La generazione perduta. Un toccante documentario che racconta la vita di Carlo Rivolta, giornalista de ‘La Repubblica’ autore di memorabili inchieste sull'eroina che - tra il ’74 e il ’75, in un periodo di grandi cambiamenti e speranze per un'intera generazione - si diffonde rapidamente in Italia e trova impreparate le famiglie, i medici e gli stessi ragazzi che non sono in grado di affrontarne la dipendenza. Carlo indaga il fenomeno da cronista, arrivando a testare su di sé la droga, con esiti devastanti. 

Ma quelli sono anche gli anni della lotta armata. Militante dei movimenti del '68, quando nel 1978 viene rapito Aldo Moro, Carlo si dichiara favorevole alla trattativa, in contrasto con il suo stesso giornale e con i suoi ex compagni, che lo bollano come traditore del popolo minacciandolo di morte. Attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto la figura di Carlo emerge con tutte le contraddizioni ma anche con la sua coerenza nella ricerca della verità fino alla fine, quando la crisi personale lo porterà all'autodistruzione e poi alla morte a soli 32 anni. 

“Questa è la storia di una generazione, una sinfonia corale accompagnata dalla voce di un solista. - spiega il regista Marco Turco - Attraverso le parole e lo sguardo di Rivolta, viviamo in diretta lo spirito dei tempi, le enormi speranze e le amare delusioni di una generazione devastata dalleroina.” La vicenda di Carlo e della generazione perduta è messa in scena grazie a un inedito e ricco materiale di Archivio Rai, Archivio Luce e AAMOD. La voce di Carlo, che esce da un vecchio registratore, è affidata a Claudio Santamaria che legge brani dei suoi articoli. Il film è prodotto da Mir Cinematografica e Luce Cinecittà.

Dove vedere il film