Gli Anni di Piombo

La Russa a Milano ricorda Ramelli con Sala: "Sia giorno di pacificazione nazionale"

Stasera corteo dell'estrema destra sotto casa dello studente militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 a Milano da esponenti di Avanguardia operaia, Anpi ricorda Amoroso. Il presidente del Senato: "Non rispondo sui saluti romani in corteo"

La Russa a Milano ricorda Ramelli con Sala: "Sia giorno di pacificazione nazionale"
LaPresse
La Russa oggi alla commemorazione di Sergio Ramelli

"Oltre alla memoria, c'è bisogno anche di non trasferire ai giorni di oggi i contrasti, i conflitti e le divisioni profonde che non hanno più ragione di esistere". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Milano, in occasione della commemorazione di Sergio Ramelli, 18enne membro del Fronte di Gioventù che il 29 aprile1975 fu ucciso da un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia. 

Una corona di fiori in memoria di Sergio Ramelli è stata deposta dal sindaco, Giuseppe Sala, alla presenza del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Nei giardini intitolati allo studente, considerato una vittima degli anni di Piombo, la seconda carica dello Stato ha colto l'occasione per invitare alla “pacificazione nazionale” grazie a un messaggio ispirato dalla scritta sul ceppo che La Russa ha fotografato e mostrato ai cronisti dal suo cellulare: "In memoria del giovane Sergio Ramelli - ha letto ad alta voce -, in nome di una pacificazione nazionale che accomuni in un'unica pietà tutte le vittime innocenti della nostra storia come monito alle generazioni future".

I fiori sono stati deposti dal sindaco Sala, un gesto che ha reso "molto contento" La Russa. "Riconciliazione significa tantissimo - ha detto il primo cittadino -, bisogna essere capaci da tutte le parti di metterla in atto. È normale, giusto e anche bello che la politica si divida e veda le cose in maniera diversa, ma il confronto deve essere sulla base della non violenza e del rispetto delle parole degli altri". Un punto di vista, questo, sul quale il sindaco non può "non appoggiare quello che dice il presidente del Senato, che si deve trovare una forma per riconciliare questo Paese". 

A La Russa - che già l'anno scorso aveva partecipato come senatore di Fratelli d'Italia alla commemorazione insieme a Giorgia Meloni non ancora premier e a Sala - è stato chiesto un commento sul saluto romano che ogni 29 aprile viene fatto dai militanti di estrema destra al corteo serale che si sviluppa proprio in ricordo di Sergio Ramelli. "Non rispondo - ha detto -, oggi è il giorno di Sergio Ramelli e questa non è una conferenza stampa". 

Alla fine della cerimonia c'è stato un breve momento di tensione, quando una contestatrice ha iniziato a gridare "Fascisti a casa" e "Viva il 25 aprile". Insultata da vari partecipanti presenti ai giardini, la donna è stata allontanata poco dopo e la commemorazione si è conclusa in un clima tranquillo. 

In serata si ripete anche quest'anno, con partenza da piazzale Gorini, il corteo organizzato da militanti di estrema destra, tra cui Movimento Nazionale, Casapound e Lealtà-Azione in memoria di Carlo Borsani, Ramelli e Pedenovi. Lo scorso 29 aprile, i manifestanti sono arrivati in via Paladini, sotto casa di Ramelli, e hanno fatto il rito del "presente" con i tre saluti romani

Nel pomeriggio, invece, è iniziato un presidio antifascista in piazzale Dateo, organizzato dall'Anpi per ricordare il militante comunista Gaetano Amoroso accoltellato il 27 aprile del 1976 e deceduto tre giorni dopo. 

A chi ha chiesto al sindaco se anche oggi, come ogni anno, il 29 aprile la città sia divisa, lui ha risposto: "sì, è abbastanza evidente che un po' è così. Sono in contatto anche con il questore e il prefetto - ha aggiunto -, con la speranza che non succeda niente di grave".