La vittima italiana dell'attentato a Tel Aviv

La polizia israeliana esclude l'incidente stradale. Parini è rimasto ucciso nell'impatto con l'auto

L'Istituto di medicina legale: nessun proiettile sul corpo. Messaggi e i fiori sul luogo dell'accaduto. L'indagine per terrorismo. Il cordoglio del presidente della Repubblica. Netanyahu: "Per Israele è una fase difficile"

La polizia israeliana esclude l'incidente stradale. Parini è rimasto ucciso nell'impatto con l'auto
Ap
Tel Aviv

Non è stato un incidente, ma un attacco premeditato quello condotto venerdì sera dal 44enne Yousef Abu Jamer a Tel Aviv, nel quale è rimasto ucciso l'avvocato romano Alessandro Parini. Lo confermano fonti della polizia israeliana al quotidiano Haaretz, smentendo quando sostenuto dalla famiglia dell'uomo, secondo cui avrebbe avuto un colpo di sonno. Infatti la famiglia di Abu Jaber ha continuato in questi giorni a sostenere la tesi "del colpo di sonno" del suo congiunto

Le fonti della polizia israeliana: “Ha intenzionalmente accelerato e ha colpito un gruppo di persone”

Le fonti della polizia israeliana, citate dal quotidiano, hanno chiarito che le indagini mostrano che Abu Jaber ha guidato direttamente dal suo luogo di residenza, Kafr Kassem, fino al lungomare di Tel Aviv ad alta velocità. Questo, secondo le fonti, rafforza la posizione che sia stato un attacco terroristico e che Abu Jaber intendesse investire gli israeliani che camminavano sul lungomare. Il guidatore, ha spiegato la fonte della polizia al quotidiano, "ha rapidamente manovrato tra i blocchi di cemento (sui marciapiedi) per raggiungere di proposito la pista ciclabile e colpire quante più persone possibile". "Mentre guidava all'impazzata - ha aggiunto - ha intenzionalmente accelerato e ha colpito un gruppo di persone. Ha poi continuato ad accelerare e ha colpito ancora un altro gruppo". 

Era stato infatti l'Istituto di medicina legale di Abu Kabir a riferire che nessun proiettile era stato rinvenuto dalla tac sul corpo di Alessandro Parini. L'Istituto ha poi aggiunto che ancora non è stata effettuata l'autopsia sul corpo del giovane italiano e che è incerto se sarà effettuata. La procura intanto indaga per terrorismo. A Tel Aviv i passanti continuano a porgere i fiori e messaggi.

Il fatto

È il 7 aprile, lungomare di Tel Aviv. Un'auto si lancia sulla folla. Un video riprende l'accaduto. L'attentatore si è lanciato ad alta velocità sulla folla che passeggiava e ha sparato ai passanti. La sua auto si è ribaltata. L'aggressore è rimasto ucciso. Nell'attacco muore un giovane italiano, in Israele per turismo. Si chiamava Alessandro Parini. Per lui, in vacanza a Tel Aviv con alcuni amici, non c'è stato niente da fare. Altre sette persone sono rimaste ferite.

Netanyahu: “Per Israele è una fase difficile”

A seguito dell'attentato e delle ultime tensioni interne ed esterne al Paese, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha riconosciuto che Israele “sta attualmente attraversando una situazione difficile su più fronti”. Parlando con i leader delle comunità israeliane confinanti con Gaza, riferisce il Jerusalem Post, il primo ministro israeliano ha dichiarato che non è stata ancora detta l'ultima parola sia riguardo le proteste interne contro il suo progetto di riforma giudiziaria, sia sul nuovo conflitto aperto con Hamas a Gaza e nel sud del Libano in pieno Ramadan e sui combattimenti al confine siriano.

Chi era Alessandro Parini, 35 anni, l'italiano morto nell'attentato a Tel Aviv

Giovane avvocato romano del 1987, 35 anni, Alessandro Parini era a Tel Aviv in vacanza con gli amici. Dopo essersi diplomato con una votazione di 100 su cento, si era dedicato agli studi giuridici, in particolare al diritto amministrativo. Come spiega il curriculum sul sito dello studio "Police & Partners", dove lavorava, si era laureato nel 2011 alla Luiss di Roma (l'argomento della tesi erano gli accordi di diritto amministrativo nella fase di riscossione dei tributi). Poi aveva conseguito il dottorato di ricerca nel 2019 presso l'università di Tor Vergata, sempre a Roma. Dal 2014 era abilitato all'esercizio della professione di avvocato e l'anno scorso aveva superato l'esame per poter patrocinare dinanzi alla Corte di Cassazione e alle altre giurisdizioni superiori. Si occupava di diritto dei contratti pubblici, della concorrenza e delle comunicazioni elettroniche ed era socio dell'Associazione giovani amministrativisti.

Il cordoglio 

"Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso la sua esecrazione per il vile atto terroristico che, a Tel Aviv, ha provocato, insieme al ferimento di  altri turisti, la morte del giovane avvocato italiano Alessandro  Parini, rivolgendo ai suoi familiari e amici i sentimenti di cordoglio e di vicinanza della Repubblica e suoi personali. Ha espresso inoltre al Presidente dello Stato d'Israele, Isaac Herzog, le condoglianze  della Repubblica Italiana". È quanto si legge in una nota del Quirinale

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime profondo cordoglio per la morte del nostro connazionale, Alessandro Parini, nell'attentato terroristico avvenuto a Tel Aviv. Il Presidente Meloni esprime vicinanza alla famiglia della vittima, ai feriti, e solidarietà allo Stato di Israele per il vile attentato che lo ha colpito. Il Presidente del Consiglio e il governo sono in contatto con le autorità israeliane per seguire gli aggiornamenti e l'eventuale coinvolgimento nell'attacco di altri cittadini italiani. Così una nota di Palazzo Chigi.

Gli Stati Uniti "sono al fianco" di Israele, ha assicurato un portavoce della diplomazia americana dopo i due attentati che hanno provocato tre morti ieri a Tel Aviv e in Cisgiordania.  "Prendere di mira cittadini innocenti di qualsiasi nazionalità è inammissibile", ha detto in una nota il portavoce del Dipartimento di Stato americano Vedant Patel

"Orrore e profondo sgomento per il vile attentato a Tel Aviv", scrive la Farnesina.

"L'ondata di terrore continua. L'italiano Alessandro Parini è stato ucciso e otto turisti dall'Italia e dal Regno Unito sono rimasti feriti. Mando le condoglianze al popolo italiano e un augurio di guarigione ai feriti, ai turisti che sono venuti a vedere il bellissimo Israele e sono stati colpiti da un abominevole terrorismo". Lo ha scritto su Twitter il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid.

"A nome del governo e del popolo di Israele invio le nostre condoglianze alla famiglia e agli amici di Alessandro Parini, il cittadino italiano assassinato nell'attentato di ieri a Tel Aviv, così come al governo e a tutto il popolo italiano". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Eli Cohen.

La rivendicazione dell’attentato

La Jihad islamica: l'attacco a Tel Aviv è la risposta all'occupazione sionista. ''Ci congratuliamo con l'operazione di Tel Aviv e affermiamo che si tratta di una risposta legittima ai  crimini e agli attacchi dell'occupazione sionista al nostro popolo e ai nostri luoghi santi''. Così la Jihad Islamica nel rivendicare l'attentato sul lungomare di Tel Aviv nel quale ha perso la vita l'italiano Alessandro Parini.   

Identificato il presunto responsabile dell'attentato: è un arabo-israeliano di 44 anni


Aveva 44 anni e si chiamava Yousef Abu Jaber il presunto responsabile dell'attentato di stasera a Tel Aviv. Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz, precisando che l'uomo, ucciso da un agente di polizia, non aveva precedenti con la giustizia. Secondo quanto riporta  il sito Maariv, il sospetto terrorista era un arabo-israeliano residente a Kfar Kassem. Abu Jaber non era affiliato ad alcun gruppo terroristico, ma era stato arrestato per rissa nel 2017, scrive il sito di Haaretz, precisando che nella notte la polizia e lo Shin Bet hanno perquisito la casa di Abu Jaber e interrogato alcuni suoi familiari.

Le testimonianze

Sono rientrati in Italia gli italiani coinvolti in attentato a Tel Aviv, mentre resta in ospedale a Tel Aviv uno dei connazionali feriti. Il volo di linea, con a bordo i connazionali, è arrivato sabato sera all'aeroporto romano di Fiumicino. Ad attenderli alcuni dei loro familiari. Subito dopo hanno lasciato lo scalo senza contatti con i cronisti presenti. Dal racconto dell’amico si delinea il momento dell’attacco: “Alessandro era alla mia sinistra, stavamo chiacchierando quando l'auto gli è piombato addosso, poi sono partiti gli spari e siamo tutti scappati. Quando i colpi sono finiti mi sono avvicinato a lui che era per terra con la testa sporca di sangue”. Intervistato da La Stampa, il padre ricorda Alessandro e la partenza per un viaggio che doveva essere di piacere: “Alessandro amava viaggiare ma ora non tornerà mai più”. Era partito venerdì mattina da Roma, “accompagnato all’aeroporto da mia moglie ed era decollato intorno alle 13. Lui era davvero felice”. Non aveva paura di partire, “era contento della sua vacanza con gli amici. Mia moglie invece era preoccupata per quel viaggio, non voleva che partisse”. 

Poco prima la Farnesina aveva riferito che "questa mattina, sabato 8 aprile, l'Ambasciatore d'Italia in Israele Sergio Barbanti ha incontrato gli amici" di Alessandro Parini, il cittadino italiano morto nel "vile attentato terroristico" di ieri a Tel Aviv, "offrendo le proprie condoglianze. Gli amici della vittima e uno dei due feriti (italiani ndr.) sono stati successivamente accompagnati in aeroporto, scortati in ogni momento da funzionari della nostra Ambasciata e dalle autorità locali, per permettere loro di rientrare in Italia con il primo volo disponibile". L'altro cittadino italiano ferito, invece, è "tuttora ricoverato" nell'ospedale Ichilov di Tel Aviv, dove "in serata" l'ambasciatore "si recherà insieme al Ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen. La salma di Parini "dovrebbe rientrare nei prossimi giorni in Italia", ha assicurato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni di SkyTg24. E la Farnesina fa sapere che l'Ambasciata si è occupata di coordinare, assieme alle autorità locali, lo svolgimento di tutti gli adempimenti necessari per un rientro in tempi rapidi della salma".