L'Agenzia europea per l'ambiente, l'Aea, ha fatto sapere oggi che uno o più pesticidi sono stati rilevati oltre i limiti di sicurezza per la salute umana nel 22% di tutti i siti di monitoraggio nei fiumi e nei laghi in tutta Europa e l'83% dei suoli agricoli contiene residui. Dal 2011 al 2020, le vendite di pesticidi negli Stati membri dell'Ue-27 sono rimaste relativamente stabili a circa 350.000 tonnellate all'anno, sottolinea l'Aea, che cita i risultati del biomonitoraggio finanziato dall'Ue Hbm Eu sulla presenza di almeno due pesticidi nei corpi dell'84% dei partecipanti al sondaggio. Ma questa volta per l'Italia essere in fondo alla classifica è una buona notizia, dato che non siamo i peggiori nell'utilizzo di sostanze nocive.
"Abbiamo tre problemi - dichiara Dario Piselli dell'Aea - la persistenza nell'ambiente di sostanze vietate da anni, come l'atrazina, il ricorso frequente da parte degli Stati all'uso in deroga di pesticidi vietati e le nuove sostanze", i cui effetti possono essere riconosciuti solo dopo molti anni. I dati vengono presentati oggi al Parlamento europeo, in un seminario organizzato da Sarah Wiener, la relatrice sul regolamento sull'uso sostenibile dei pesticidi.
Rapporto annuale dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare: nel 2021 pesticidi presenti nei monitoraggi Ue nell'1,3% dei casi
Nel 2021 i residui di pesticidi negli alimenti fuori norma erano lo 0,4% del campione analizzato in Italia e l'1,3% nell'Ue. E' quanto emerge dalla mappa interattiva realizzata dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare a partire dagli ultimi dati sulla presenza dei pesticidi negli alimenti, su un totale di 87.863 di campioni raccolti nell'Ue.
In Italia, su 1.492 campioni analizzati, il tasso di non conformità è dello 0,4%. In Spagna, con 800 campioni, sale a1,38%. In Francia è lo 0,24% con 2.098 campioni. In Germania, gli alimenti esaminati sono stati 2.060 con l'1,12% di campioni che superano i limiti.
La strategia della Commissione europea per ridurre i pesticidi
Nel 2020, la strategia Farm to Fork della Commissione europea ha introdotto due obiettivi di riduzione dei pesticidi : una riduzione del 50% dell'uso e del rischio dei pesticidi chimici e una riduzione del 50% dell'uso di pesticidi più pericolosi. La strategia è una parte fondamentale del Green Deal europeo e mira a rendere i sistemi alimentari europei equi, sani e sostenibili. Il raggiungimento degli obiettivi richiederà più lavoro da parte dei responsabili politici dell'UE e degli Stati membri, osserva la nota informativa.
La Commissione europea ha recentemente proposto un nuovo regolamento sull'uso sostenibile dei pesticidi , che richiederebbe ai paesi di fissare i propri obiettivi nazionali di riduzione, garantire che tutti gli agricoltori e altri utilizzatori professionali di pesticidi adottino sistemi di controllo dei parassiti rispettosi dell'ambiente e limitare l'uso di pesticidi in aree sensibili come il verde urbano e le aree protette.