Emissioni CO2 dimezzate

Pigiama Day e smart working: lavorare da casa è più sostenibile

Nasce per scherzo negli Stati Uniti nel 2004 poi l'usanza è rimasta ed è riemersa con la possibilità di lavorare da casa

Pigiama Day e smart working: lavorare da casa è più sostenibile
Ansa
Pigiama Day in Brasile

Che il pigiama sia uno degli outfit più comodi da indossare non c’è dubbio. Ed è talmente amato che il calendario non poteva non dedicargli una giornata. Si celebra infatti domenica 16 aprile il Pigiama Day, occasione nata negli Stati Uniti per portare un po’ di rilassatezza anche negli ambienti di lavoro. 

Con l’arrivo dello smart working, il pigiama è diventato uno degli indumenti più versatili del nostro guardaroba, da indossare durante una call o mentre si lavora all’ultimo bilancio. Comodità quindi e meno stress, il lavoro da casa ha sicuramente rivoluzionato le nostre vite, portando una serie di vantaggi e benefici per la persona. E per l’ambiente. 

Uno studio elaborato da Up2You Insight conferma che lo smart working è più sostenibile del lavoro in ufficio. Dati alla mano, lavorare sempre da casa fa risparmiare il 48% delle emissioni rispetto a quelle che si produrrebbero andando in ufficio. Ma basterebbe ridurre le uscite per andare al lavoro alla metà dei giorni a settimana, per alleggerire il proprio impatto ambientale già del 24%. Meno CO2, meno inquinamento, aria più pulita, benefici per la nostra salute e quella dell’ambiente. 

La differenza sostanziale sta nell'assenza delle emissioni provenienti dal commuting, ovvero dal pendolarismo, che - nel caso di lavoro in ufficio - impatta mediamente per il 64% sul totale delle emissioni in una giornata. Va considerato che i consumi legati a illuminazione e riscaldamento sono superiori nel caso di lavoro 100% da remoto, dato che in un ufficio vengono ottimizzati gli spazi per numero di persone. Un maggior consumo che comunque produce un impatto ambientale inferiore rispetto allo spostamento verso e dal posto di lavoro. 

“Se da un lato è ormai comprovato come il lavoro da remoto sia in grado di migliorare flessibilità, produttività e aumentare il benessere di chi lavora, con questo studio siamo stati in grado di dimostrare come i benefici siano anche ambientali, dato che la carbon footprint di aziende e lavoratori verrebbe ridotta notevolmente”, afferma Alessandro Broglia di Up2You. “Lo smart working può quindi essere una soluzione vincente, che possiamo già mettere a sistema per contrastare il cambiamento climatico e garantire un presente migliore per il nostro Pianeta".