Clima

Politiche energetiche, in Giappone un G7 difficile. Ministro Pichetto: "Correggiamo la traiettoria"

Una due giorni in cui si confrontano posizioni diverse, sullo sfondo la crisi energetica accelerata dalla guerra in Ucraina e una transizione ecologica urgente

Politiche energetiche, in Giappone un G7 difficile. Ministro Pichetto: "Correggiamo la traiettoria"
ap photo
Sapporo, foto di gruppo dei ministri per il G7

I ministri dell'ambiente e dell'energia dei paesi del G7 si sono incontrati oggi a Sapporo, in Giappone, e proseguiranno domani, per discutere gli sforzi per affrontare il cambiamento climatico, ora sotto la pressione delle turbolenze nei mercati energetici globali a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina. Una due giorni non semplice, in cui si confrontano posizioni anche molto diverse. Da un lato i paesi europei che puntano ad abbandonare completamente i combustibili fossili, dall'altro il Giappone che punta ancora sull'upstream per Gnl e gas naturale. 

"Questa prima giornata è andata bene, è emerso un forte impegno a valutazioni concrete su obiettivi finali per la decarbonizzazione, la parte sul clima, sull'elettrico, sulle tappe da fare, così come la questione dei veicoli leggeri e pesanti in un percorso parallelo alle valutazione della Ue", ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin facendo il punto alla fine della giornata di lavori. "Per il documento finale con i punti dell' accordo - ha concluso - sono ancora in corso le limature e fino alla conferenza stampa di domani non si chiude".

Nel suo intervento all'interno dei lavori ha detto: "Nel promuovere un'azione ambiziosa per il clima, la nostra voce deve essere più forte, il nostro messaggio più chiaro, il nostro esempio deve fare da guida. L'attenzione deve concentrarsi sull'attuazione e il monitoraggio delle azioni, ad ulteriore garanzia della nostra credibilità".


"La COP28 di Dubai - ha spiegato Pichetto - offre un'opportunità fondamentale per rilanciare l'azione sul clima. È attesa in quella sede la chiusura del primo 'Global Stocktake' dall'adozione dell'Accordo di Parigi, per fare il punto su quanto si sia realizzato, ma non dobbiamo attenderne l'esito per capire se dobbiamo agire".
Il ministro ha ricordato la necessità di "correggere la nostra attuale traiettoria", per "non aumentare i rischi legati al clima", che richiederebbero "drastiche misure di riduzione delle emissioni nei prossimi anni dai crescenti costi ambientali, economici e sociali. Le azioni di mitigazione - ha spiegato Pichetto - devono rimanere al centro di una nostra azione accelerata e rafforzata. Dobbiamo promuovere un adattamento efficace ed equo, per ridurre la vulnerabilità dei paesi maggiormente esposti ai rischi climatici".
"In questo senso - ha ricordato il ministro - i Piani Nazionali di Adattamento sono tra i veicoli più efficaci, ma consideriamo prioritario l'accesso più agevolato ai dati climatici e socio-economici, un supporto all'accesso ai finanziamenti, un adeguato sistema di monitoraggio". Sulla finanza per il clima, il ministro ha chiesto "un forte segnale in vista della COP28 per lavorare all'allineamento di sistemi e flussi finanziari". Pichetto ha auspicato inoltre "un maggiore utilizzo di strumenti finanziari innovativi per la riduzione del rischio degli investimenti", ricordando che "come Italia stiamo lavorando per contribuire all'impegno collettivo dei Paesi
sviluppati di mobilizzazione di 100 miliardi di dollari annui". 

Il ministro ha citato nel suo intervento anche il mercato del carbonio, per il quale "servono scelte politiche per azioni concrete ed effettive - spiega Pichetto - volte a riconoscere le cooperazioni già in essere". Per il ministro, l'obiettivo del G7 è sostenere "ulteriori decisioni sulle infrastrutture, per definire un sistema di contabilizzazione chiaro e robusto che assicuri l'integrità ambientale".

I negoziati su idrogeno e ammoniaca

L'idrogeno e l’ammoniaca sono altri due “vettori” al centro della strategia nazionale giapponese per la transizione. Da un lato l'idrogeno pone vantaggi e svantaggi, questi ultimi sono legati al fatto che per essere prodotto servono ancora combustibili fossili. Dall'altro lato la co-combustione del carbone con l'ammoniaca come strumento per ridurre le emissioni di carbonio dalla produzione di energia termica è criticata da diversi scienziati. E il Giappone intende espandere il sistema carbone/ammoniaca al maggior numero possibile di centrali elettriche nel paese, una tecnologia con un potenziale limitato di riduzione delle emissioni, competitività dei costi e fattibilità tecnica, come dimostrato da vari studi.

Le materie prime: cobalto, litio, nickel 

Mentre su un altro dossier il consenso c’è: quello delle materie prime critiche, su cui il G7 si dovrebbe impegnare con un Piano d’Azione comune sia per calcolare domanda e offerta di cobalto, litio, nickel e altri minerali cruciali per la transizione, sia per accelerare sul versante del riciclo.
 

Sapporo, ministri al tavolo dei lavori del G7 afp
Sapporo, ministri al tavolo dei lavori del G7

Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra: “Pichetto a Sapporo turista per caso”

"L'imbarazzante ministro Pichetto al G7 di Sapporo dice che su clima bisogna correggere la traiettoria. Lui la traiettoria l'ha portata a favore del gas, contro il risparmio energetico e auto elettriche ed in generale contro le politiche su clima. Che fa il turista per caso?" Cosí il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.