La visita di Stato

Ucraina, colloquio Xi-Macron a Pechino: sì ai negoziati, no alle armi nucleari

Nel successivo colloquio a tre, Ursula von der Leyen ha ammonito Pechino: "Sostenere un aggressore sarebbe contrario al diritto internazionale"

Ucraina, colloquio Xi-Macron a Pechino: sì ai negoziati, no alle armi nucleari
Ludovic MARIN / POOL / AFP
Emmanuel Macron, Xi Jinping e Ursula von der Leyen

Emmanuel Macron e Xi Jinping, presidenti rispettivamente della Repubblica francese e della Repubblica popolare di Cina, dopo un incontro bilaterale oggi a Pechino, hanno chiesto che si tengano colloqui di pace il prima possibile per porre fine al conflitto in Ucraina, respingendo anche qualsiasi ricorso alle armi nucleari. Ha poi preso il via nella Grande sala del popolo un nuovo incontro a cui ha preso parte anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Dopo il trilaterale, von der Leyen si è trattenuta a parlare con la stampa: “Ho incoraggiato il presidente Xi Jinping a contattare il presidente Zelensky”, ha detto, "è stato interessante sentire che il presidente Xi ha ribadito la sua disponibilità a parlare (con lui) quando i tempi e le condizioni saranno le più opportune". Le spedizioni di armi dalla Cina alla Russia, ha poi evidenziato, "nuocerebbero significativamente" ai rapporti tra Bruxelles e Pechino, perché "assistere un aggressore sarebbe contrario al diritto internazionale". La Cina, ha aggiunto, ha la responsabilità di usare la sua influenza nei confronti della Russia e l'Ue "conta" su di lui per farlo. Quanto al dossier Taiwan, è stato sollevato il principio per cui "l'uso della forza è inaccettabile per il cambio dello status quo". 

In Ucraina serve "una ripresa delle discussioni al più presto per costruire una pace duratura", ha affermato Macron nel corso delle dichiarazioni congiunte al termine del primo colloquio, mentre il suo omologo cinese ha evidenziato che “le armi nucleari non possono essere usate”. Xi ha aggiunto che inoltre invitato la comunità internazionale a "mantenere una moderazione razionale ed evitare di intraprendere azioni" che possano aggravare la crisi o "portarla fuori controllo. Bisogna rispettare rigorosamente il diritto internazionale umanitario, astenersi dall'attaccare civili e strutture civili e proteggere donne, bambini e altre vittime di conflitti". Ha inoltre esortato a tenere conto "delle legittime preoccupazioni di sicurezza di tutte le parti, cercando una soluzione politica e costruendo un quadro di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile". 

Xi ha anche parlato di cooperazione "per affrontare gli effetti di ricaduta della crisi ucraina nel settore alimentare, energetico, finanziario, dei trasporti e in altri campi", al fine di "ridurre l'impatto negativo della crisi ucraina sul mondo, in particolare sui Paesi in via di sviluppo". 

Al di là delle dichiarazioni ufficiali, le agenzie stanno raccogliendo dalle proprie fonti diversi retroscena del bilaterale sino-francese: Xi avrebbe detto a Macron di essere pronto a chiamare il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky al momento opportuno. Macron avrebbe esortato la Cina a non consegnare alla Russia nulla che possa essere usato nella sua guerra contro l'Ucraina.

Domani, infine, è previsto un viaggio a Guangdong (ex Canton), principale centro della megalopoli da 70 milioni di abitanti nel sud del paese che comprende anche Hong Kong, Macao e Shenzen.

Prima del colloquio, Xi aveva accolto Macron su un tappeto rosso in piazza Tienanmen, davanti al Palazzo del Popolo di Pechino. Dopo il saluto e la presentazione delle rispettive delegazioni, i due leader avevano ascoltato gli inni nazionali e poi ispezionato il picchetto d'onore, per entrare infine nella Grande sala del popolo dove ha avuto luogo il bilaterale.

"Credo fermamente che la Cina svolga un ruolo vitale nella costruzione della pace. Questo è ciò di cui parlerò. Avrò anche scambi con il presidente Xi Jinping su argomenti come affari, clima, biodiversità e sicurezza alimentare". Così il presidente francese Emmanuel Macron in un tweet scritto in cinese.

Il presidente cinese Xi Jinping, dando il benvenuto a Macron, aveva parlato degli stretti legami fra i due Paesi con relazioni "che mantengono uno slancio positivo e costante" 

"Il mondo sta attraversando oggi profondi cambiamenti storici - ha continuato Xi -  Cina e Francia, quali membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu e grandi paesi indipendenti, nonché strenui promotori della multi polarizzazione e della democratizzazione delle relazioni internazionali, hanno la capacità e la responsabilità di superare le differenze". 

Macron, a sua volta, ha specificato come l'aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina abbia "colpito la stabilità" internazionale. Il presidente francese, nelle prime battute del bilaterale aperto ai media, ha detto a Xi Jinping di "contare" su di lui per "riportare la Russia alla ragione".