Debiti per milioni di euro, dichiarato il fallimento per la Paluani di Verona

Ultimo capitolo per l'azienda fondata nel lontano 1921, famosa per la produzione di pandori, panettoni e colombe pasquali di proprietà della famiglia Campedelli

Debiti per milioni di euro, dichiarato il fallimento per la Paluani di Verona
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Produzione del Pandoro

Si chiude con la parola fallimento la parabola discendente della Paluani, storica azienda dolciaria con sede a Dossobuono. La parola fine arriva dal tribunale di Verona che ha dichiarato il fallimento della società fondata nel lontano 1921, famosa per la produzione di pandori, panettoni e colombe pasquali di proprietà della famiglia Campedelli, già nota per essere stata proprietaria della squadra di calcio Chievo. Negli anni l'azienda ha incontrato gravi difficoltà finanziarie fino ad arrivare alla cessione delle sue attività alla Sperlari, sussidiaria del gruppo dolciario tedesco Katjes International, per un valore di 7,6 milioni di euro nell'asta organizzata dal tribunale lo scorso anno.

 

 

Luca Campedelli Ansa
Luca Campedelli

Il tribunale ha preso la decisione di dichiarare il fallimento di Paluani dopo aver revocato l'ammissione alla procedura di concordato preventivo. Il motivo di tale decisione risiede nelle criticità riscontrate dall'azienda, in particolare nelle scarse percentuali di soddisfazione dei creditori. Nonostante l'ammontare complessivo dei debiti ammontasse a quasi 82 milioni di euro, l'importo disponibile per il soddisfacimento dei creditori era di soli 815.660 euro. Inoltre, gli apporti finanziari dei soci e degli amministratori, pari a circa 1,7 milioni di euro, erano privi di qualsiasi garanzia. Non erano stati previsti strumenti giuridici per garantire una vendita redditizia dei beni immobiliari di Dossobuono, aumentando così le difficoltà finanziarie dell'azienda.

 

 

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Nonostante le richieste dei commissari del concordato, i soci, gli amministratori e il sindaco non sono riusciti a fornire le necessarie garanzie per coprire gli impegni, ritardando ulteriormente i tempi e danneggiando ancora di più i creditori. 

All'epoca della richiesta di omologa del concordato, avvenuta nell'aprile 2022, le banche erano esposte verso Paluani per un totale di circa 35,5 milioni di euro. 

Dopo la cessione delle attività produttive alla Sperlari, la Paluani 1921 Spa, sotto la gestione dell'azienda tedesca, ha cercato di riprendersi e riallinearsi alle quote di mercato perdute, lavorando per riassorbire gli stagionali. Tuttavia, la società originale, Paluani Spa, è stata oggetto di una diversa sorte. Conservando gli immobili, ha subito una serie di alienazioni parziali nel corso del tempo. Ora, con la decisione del tribunale di dichiararne il fallimento, sono stati nominati nuovi curatori per gestire la situazione.

 

Da parte sua Sperlari ci tiene a rassicurare i consumatori che, a fronte del fallimento della Paulani Spa, “I prodotti Paluani continuano ad essere normalmente distribuiti nei punti vendita, ovviamente a seconda delle stagionalità. Ciò è stato reso possibile grazie all’acquisizione da parte di Sperlari, lo scorso anno, del brand e dello stabilimento. I prodotti Paluani continuano quindi ad essere a disposizione dei consumatori e il marchio ancora patrimonio vivo della tradizione dolciaria italiana”.

 

 

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Pandoro