Il rapporto

Eurispes: italiani pessimisti, economia peggiorata per 1 su 2. Pesano bollette, mutui e affitti

Per il 52% sì all'elezione del premier. Favorevoli 7 su 10 all'eutanasia. Per sei su 10 sì al matrimonio tra persone dello stesso sesso. E metà dei genitori fa rinunce per i figli, soprattutto le madri

Eurispes: italiani pessimisti, economia peggiorata per 1 su 2. Pesano bollette, mutui e affitti
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"La pandemia ha portato un senso di pessimismo tra gli italiani che in maggioranza indicano peggiorata la situazione economica del Paese nell'ultimo anno". Lo segnala l'Eurispes nel suo Rapporto Italia 2023, indicando anche poco ottimismo per il futuro: per il 31,2% degli italiani la situazione resterà stabile nei prossimi 12 mesi e per circa il 30% peggiorerà. Solo per l'8,5% ci sarà un miglioramento mentre il 30,2% non sa o non risponde. Per quasi metà dei cittadini la spesa che più mette in difficoltà è l'affitto; per il 37,9% bollette, mentre per il 37,5% il mutuo. Tre su 10 hanno invece difficoltà a pagare le spese mediche. 

Un terzo degli italiani ha fiducia nel governo. 'Generale calo della fiducia espressa nelle istituzioni'

Un terzo degli italiani, il 34,3%, ha fiducia nell'attuale governo e al contempo si registra una "situazione di generale calo della fiducia espressa dai cittadini nelle istituzioni". Con il 52,2% dei consensi il presidente della Repubblica raccoglie la fiducia espressa dalla maggior parte dei cittadini; la magistratura è al 41%, il Parlamento al 30%, i presidenti di Regione al 34,8%. Guardando alle forze dell'ordine si dicono fiduciosi nella Guardia di Finanza il 55% circa dei cittadini, il 52,8% ha fiducia nella Polizia di Stato, il 52,7% nell'Arma dei Carabinieri. Oltre sei cittadini su 10 accordano la propria fiducia all'Esercito (64,3%), all'Aeronautica militare (64%) e alla Marina militare (67,5%). Sempre nell'ambito della difesa la Guardia costiera raccoglie il 65,1% dei consensi. I Vigili del fuoco arrivano invece al 77,8% dei consensi. La Polizia penitenziaria è al 53,4% e la Polizia locale al 53,2%. Per quanto riguarda i servizi di Intelligence la fiducia si attesta al 55,5%. Tra le altre realtà istituzionali, l'Eurispes rileva come la scuola si attesti al 62,4%; la Protezione civile al 69,9%; il sistema sanitario nazionale al 55,8%; l'università al 64,9%; il volontariato al 60,6%; la Chiesa al 50,4%. Su dati inferiori si posizionano: sindacati, 43,1%; altre confessioni religiose, 38%; associazioni dei consumatori, 46%; Pubblica amministrazione, 39,6%; associazioni che rappresentano gli imprenditori, 39%. Fanalino di coda i partiti al 32,5%.

Per il 52% degli italiani sì all'elezione del premier

Il 51,9% degli italiani vuole l'elezione diretta del presidente del Consiglio e caldeggia l'autonomia delle Regioni (56,1%). I maggiori consensi in favore dell'autonomia regionale si registrano tra i cittadini del Nord-Est (65,2%), mentre il 52,6% dei residenti al Sud è poco o per niente d'accordo. Solo un italiano su tre, il 33,8%, ritiene più efficace un maggiore potere del governo centrale rispetto alle Regioni. Quanto all'elezione diretta del presidente della Repubblica si dicono favorevoli poco meno della metà dei cittadini, il 48,3%.

7 italiani su 10 favorevoli all'eutanasia. Per sei su 10 sì al matrimonio tra persone dello stesso sesso

Il 67,9% degli italiani è a favore dell'eutanasia, il 68,8% sostiene il testamento biologico e rispetto alla possibilità di ricorrere al suicidio assistito i favorevoli rappresentano il 50%, mentre erano soltanto il 39,4% nel 2019. Dall'indagine sui temi etici emerge come il matrimonio tra persone dello stesso sesso raccolga il 59,2% dei consensi, che risultano in crescita al 50,4% per l'adozione dei bambini da parte di coppie omosessuali, rispetto al 31,1% rilevato nel 2019. L'adozione di bambini anche per i single è un tema che mette d'accordo poco più della metà degli italiani, il 56,3%. Meno di quattro cittadini su 10, il 38,1%, sono invece d'accordo con la possibilità di cambiare sesso tramite autodichiarazione, anche senza certificazione medica. Tra gli altri temi etici, sottolinea l'Eurispes, il 58% degli italiani si dichiara a favore della fecondazione eterologa, dato in aumento rispetto al 2022 (56,9%); poco meno di quattro su 10 sono a favore della maternità surrogata (39,5%). Per quanto riguarda la legalizzazione delle droghe leggere meno della metà degli italiani si dichiara a favore (47,9%) e un dato simile si rileva per la legalizzazione della prostituzione: 45,7% i favorevoli. La tutela giuridica alle coppie di fatto indipendentemente dal sesso vede favorevole il 64,1% degli italiani e in particolare il 73,4% di quanti hanno un'età compresa tra i 25 e i 34 anni, seguiti dai 35-44enni (72,7%) mentre con l'avanzare dell'età si registra una minore apertura (il 54,2% degli over 64). Questo orientamento viene considerato favorevolmente dal 72% di chi possiede una laurea o un master e, con uno stacco di quasi il 30%, soltanto dal 42,6% tra chi ha la licenza elementare. 

Metà dei genitori fa rinunce per i figli, soprattutto le madri

Essere genitori significa spesso fare scelte difficili e rinunciare a molte cose per garantire il benessere dei figli e la stabilità familiare. Diventare genitori richiede una costante riorganizzazione e rinegoziazione tanto del rapporto di coppia quanto dell'identità individuale. Secondo l'indagine condotta dall'Eurispes, come genitori si rinuncia soprattutto a coltivare i propri interessi e svaghi (52,5%), si fanno rinunce di tipo economico (51,7%) e si sacrifica il tempo con gli amici (51,2%). vengono penalizzati anche la cura personale (50,8%) e il rapporto di coppia (50,1%). E sono soprattutto le donne a compiere i maggiori sacrifici in tutti gli ambiti in qualità di genitori. Sono soprattutto le donne a compiere i maggiori sacrifici: il 58,7% ha fatto rinunce in ambito economico (contro il 44,2% degli uomini), il 56% ha rinunciato ai propri interessi e svaghi (contro il 48,8% degli uomini), il 55,3% ha sacrificato il tempo riservato alle relazioni con gli amici e alla cura di sé (contro, rispettivamente il 46,8% ed il 46,1% degli uomini), il 52,7% ha sottratto tempo ed energie al rapporto di coppia (contro il 47,4%) e il 44,7% dichiara di aver rinunciato ad opportunità in ambito lavorativo (contro il 26,8%).

Quanto al rapporto con i propri figli: il 68,6% dei genitori desidera che raggiungano traguardi che loro stessi non hanno potuto raggiungere. La maggior parte dei genitori (72,4%) ha affermato di non essere intervenuto, in difesa del proprio figlio, con un insegnante per un provvedimento o un comportamento ritenuto ingiusto, né di aver preso provvedimenti in difesa del proprio figlio con un compagno di scuola che lo infastidiva (69,5%), o di aver protestato per un voto ritenuto ingiusto (67%). L'indagine evidenzia, inoltre, una differenza significativa tra i genitori nella loro propensione ad aiutare i propri figli a risolvere i problemi. Da un lato, infatti, c'è un gruppo di genitori (56,3%) che crede nell'importanza di lasciare che i figli affrontino da soli le sfide della vita. Dall'altro, invece, un diverso gruppo di genitori (53,5%) ha la tendenza a risolvere i problemi dei figli. Infine, solo il 34,4% dei genitori avrebbe la tendenza a viziare i propri figli.

32,7% italiani ha un animale domestico, preferiti i cani. Tagliate le spese per i pet

Un terzo degli italiani accoglie in casa un animale. Nel 2023 il numero di italiani che dichiarano di possedere un animale domestico è del 32,7% (-5% rispetto al 2022). Gli animali preferiti dagli italiani restano i cani (42%) e i gatti (34,4%). Il 18,7% di chi ha un animale in casa dichiara di spendere meno di 30 euro al mese per i propri pet, percentuale che sale al 28,4% nella fascia di spesa compresa tra 31 e 50 euro e al 33,2% nella fascia 51-100 euro. Il 12,1% spende una cifra compresa tra i 100 e i 200 euro al mese, mentre solamente il 3,2% spende tra i 200 e i 300 euro mensili. Tra le voci di spesa, quelle dove si tende a spendere di più sono legate alla salute e all'alimentazione. Diversi i tagli effettuati per affrontare le spese per i pet: c'è chi acquista cibo meno costoso, chi rinuncia ad adottare un nuovo animale, ma anche chi sceglie di rinunciare a cure o interventi chirurgici o ridurre le visite veterinarie. Il 14,7% degli intervistati ha pensato di utilizzare un cimitero virtuale per il proprio animale; il 13,1% ha preso in considerazione l'ipotesi di venir seppellito insieme e l'11,9% di ricorrere ad un funerale online nel momento in cui il proprio animale domestico dovesse venire a mancare. Un italiano su cinque (20,2%), tra chi possiede almeno un animale domestico, ha seriamente preso in considerazione l'ipotesi di destinare una parte della propria eredità a quest'ultimo ma anche di trovare sepoltura insieme al propri pet.

Un italiano su 4 disposto a mangiare carne sintetica

Un italiano su quattro sarebbe disposto a mangiare carne sintetica, mentre l'82,5% si dichiara poco o per niente propenso ad assaggiare insetti. I risultati sono un po' meno netti quando si parla di prodotti risultanti dalla lavorazione di insetti, ad esempio farine: il 76,7% non acquisterebbe prodotti che li contengono, il 23,3% sì. 

Nel 2023, segnala lo studio, ha intrapreso la scelta vegetariana il 4,2% degli intervistati, mentre è vegano il 2,4%. Il 30% acquista alimenti senza lattosio, contro il 26% del 2019, alcuni anche senza avere un'intolleranza (18,3%). Cresce anche il consumo di alimenti senza glutine: 21,1% mentre nel 2019 erano il 19,3%, e per molti non si tratta di un'intolleranza (12,1%). Una situazione simile si rileva per gli alimenti senza lievito, che vengono comprati in quasi un quinto dei casi (18,8%), sebbene nel 12,5% non vi sia una necessità medica. Si comprano in misura minore alimenti senza uova (13,3%) e di essi solo il 3,5% per intolleranza. Più elevata la percentuale di chi compra prodotti senza zucchero (23,3%), di cui il 19,8% senza che ci sia una reale intolleranza. Integratori alimentari e vitamine sono invece consumati dal 68,5% del campione.