Viaggio istituzionale lampo

Meloni ha incontrato Saied: "La stabilizzazione della Tunisia è indispensabile anche per noi"

La presidente del Consiglio ha chiesto riforme istituzionali e controllo delle migrazioni in cambio di appoggio con il FMI, aiuti allo sviluppo, quote di ingressi legali, investimenti energetici

Una visita lampo, ma non per questo meno importante, quella della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, giunta questa mattina in Tunisia. E' terminato, dopo circa due ore, il colloquio con il presidente della Repubblica di Tunisia Kais Saied, iniziato alle 11. Atterrata a Tunisi in mattinata, Meloni all'aeroporto ha avuto un primo faccia a faccia con la premier Najla Bouden Ramadan.

I temi al centro della visita, delicatissimi e interconnessi, hanno riguardato il controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo e la grave emergenza economica e sociale della Tunisia, un Paese dove peraltro la democrazia è praticamente sospesa. Meloni ha parlato di un incontro “lungo e proficuo” e si è detta preoccupata per i flussi di persone dalla Tunisia nei prossimi mesi, per questo motivo ha definito “indispensabile” la collaborazione col Paese.

Sono molti ormai i tunisini che si accalcano con quei migranti sui barconi della speranza, in cerca di futuro in Europa. Ed è alto il pericolo che dal caos tunisino nasca una nuova ondata di instabilità e terrorismo. 

Da quando il presidente Saied ha accentrato su di sé la gran parte dei poteri con quella che gli analisti non esitano a definire una grave svolta autoritaria. Alle ultime elezioni l'affluenza è stata attorno all'11%, perché l'opposizione ha boicottato il voto.

L'inflazione è a due cifre, la disoccupazione oltre il 16%, il debito pubblico è esploso e l'economia stagna: la Banca Mondiale colloca la Tunisia in una situazione simile a quella del Libano, non lontana dalla bancarotta.

Il Fondo Monetario Internazionale si dice pronto a stanziare aiuti per 1,9 miliardi di dollari, una somma già probabilmente insufficiente a sedare la crisi. Meloni ha confermato a Saied lo sforzo dell'Italia nel sostenere un accordo con l'FMI e ha parlato oggi di un “sostegno a 360 per il bilancio e lo sviluppo”. La presidente del Consiglio ha anche ipotizzato una conferenza internazionale a Roma per discutere di progetti di sviluppo.

"Noi abbiamo portato avanti un'azione di sostegno alla Tunisia nei negoziati con il Fondo Monetario Internazionale, sia a livello di Unione europea sia diG7, con un approccio pragmatico, perché pragmatico deve essere l'approccio, chiaramente tenendo in considerazione le regole di funzionamento del Fondo".

Meloni pronta a tornare con Ursula von der Leyen

"Anche a livello di Ue l'Italia si è fatta portavoce di un approccio concreto per aumentare il sostegno alla Tunisia sia nel contrasto alla tratta di esseri umani e all'immigrazione illegale, ma anche per un pacchetto di sostegno integrato, di finanziamenti e di opportunità importanti a cui sta lavorando Bruxelles. Sono molto grata alla Commissione europea - ribadito Meloni - Per accelerare l'attuazione di questo pacchetto dell'Ue ho dato al presidente Saied la mia disponibilità a tornare presto qui in Tunisia anche insieme alla presidente Ursula von der Leyen".


 

Giorgia Meloni in visita a Tunisi Governo.it
Giorgia Meloni in visita a Tunisi

Si è parlato anche del “Piano Mattei”, l'idea non nuova di trasformare l'Italia in un hub del gas europeo, ma i gasdotti che già portano il metano algerino in Europa passano appunto per la Tunisia, che vuole la sua parte nel progetto.

Di queste cose si era discusso anche a margine del G7 di Hiroshima, un paio di settimane fa, in un incontro a tre fra Giorgia Meloni, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo Monetario Internazionale. 

Commissaria all'Interno Ylva Johansson ansa
Commissaria all'Interno Ylva Johansson

Commissaria europea Johansson: “L'Italia ha un ruolo fondamentale, la Commissione è alleata nel rafforzare la cooperazione”

"L'Italia sta giocando un ruolo fondamentale quando si parla di lavorare a stretto contatto con la Tunisia e sono contenta che la Commissione e l'Italia siano alleati nel rafforzare la cooperazione col Paese". Lo ha dichiarato la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson, durante la conferenza stampa che ha avuto come oggetto la presentazione del piano d'azione per il Mediterraneo occidentale e le rotte atlantiche. Tra i punti principali il piano si propone di prevenire l'immigrazione irregolare combattendo il traffico di migranti e la tratta di esseri umani, oltre che una migliore gestione delle frontiere rafforzando le capacità di Marocco, Mauritania, Senegal e Gambia per sviluppare azioni mirate volte a prevenire le partenze irregolari"

"All'inizio di quest'anno fino ad aprile abbiamo assistito a un aumento di dieci volte superiore degli arrivi irregolari dalla Tunisia all'Italia: questo è sicuramente insostenibile, ma è arrivato il momento in cui gli Stati membri stanno adottando un approccio costruttivo al fine di trovare una soluzione al problema", ha concluso Johansson.

Il documento sottolinea anche la necessità di promuovere una maggiore cooperazione tra Frontex e Marocco, Mauritania e Senegal, l'attuazione di meccanismi di protezione nei Paesi partner e l'introduzione di un meccanismo che incoraggi gli investimenti degli Stati membri e delle imprese europee nei Paesi di origine e di transito che collaborano nelle procedure dei rimpatri volontari. Bruxelles auspica anche "reazioni più efficaci e più rapide nel quadro del meccanismo volontario di solidarietà".

Il documento sarà presentato durante il prossimo Consiglio Giustizia e Affari interni dell'8 e 9 giugno e nel corso del successivo Consiglio europeo del 29 e 30 giugno.