La tragedia 47 miglia a sudovest di Pylos, nel Peloponneso

Naufragio Grecia, almeno 100 bimbi nella stiva. Guardia costiera: "Scarse speranze per i superstiti"

Soccorse 104 persone, a bordo erano in più di 700. Le vittime accertate sono 78. La procura greca ha arrestato 9 egiziani per il naufragio. Secondo alcuni testimoni, il naufragio sarebbe avvenuto dopo l'intervento dei soccorritori

Naufragio Grecia, almeno 100 bimbi nella stiva. Guardia costiera: "Scarse speranze per i superstiti"
(Ansa)
La geolocalizzazione del luogo approssimativo in cui sarebbe avvenuto il naufragio

Le autorità greche hanno arrestato 9 egiziani sospettati di essere gli scafisti del peschereccio che si è ribaltato 47 miglia al largo di Pylos, in Grecia, con a bordo centinaia di persone. Lo riferisce l'emittente greca Ert. La barca sarebbe partita dall'Egitto, avrebbe fatto tappa in Libia per poi proseguire verso l'Italia. Finora sono 78 i morti accertati nel naufragio mentre 104 persone sono state salvate. Si teme però che il numero dei morti possa salire fino a quasi 600, visto che a bordo della barca naufragata viaggiavano secondo le stime oltre 750 persone.

“Si tratta di una delle più grandi operazioni intorno a un naufragio che siano state fatte nel Mediterraneo” ha dichiarato il portavoce della Guardia costiera ellenica, Nikos Alexiou, a Kathimerini, a proposito del salvataggio tuttora in corso. “Le operazioni di soccorso continuano oggi, abbiamo l'assistenza dei mezzi aerei di Frontex. La verità è che le speranze sono ormai scarse, ma poiché il tempo è molto buono, le ricerche continueranno ed estenderemo il raggio di ricerca” ha ribadito il portavoce.

“Tre superstiti ci hanno raccontato che l'incidente è avvenuto quando la Guardia Costiera greca ha agganciato il peschereccio con una corda e stava provando a trainarlo. Allora, senza un apparente motivo, il peschereccio si è ribaltato” ha dichiarato Kriton Arseni, rappresentante di Mera25, il movimento politico fondato da Yanis Varoufakis, dopo avere incontrato alcuni superstiti. I sopravvissuti hanno descritto un tentativo di soccorso della Guardia costiera prima del naufragio.

L'arrivo del peschereccio di soccorso Ansa/Twitter di Aegean Boat Report
L'arrivo del peschereccio di soccorso

Le persone tratte in salvo sono 104. Di queste, quattordici sono state trasferite all'ospedale di Kalamata. Ma i dispersi sono centinaia: “I superstiti del naufragio ricoverati in ospedale sono in condizioni stabili: molti parlano di 750 persone a bordo” ha detto Michalis Giannakos, presidente di Poedin, l'Unione dei medici ospedalieri pubblici greci, ai giornalisti, parlando al porto di Kalamata. “Ho chiesto a un paziente e mi ha parlato di un gran numero di bambini, circa 100 nella stiva” ha riferito ai media greci il direttore della Clinica Cardiologica dell'Ospedale di Kalamata. 

Insomma, non ci sono ancora dati ufficiali sul numero esatto dei migranti ma secondo Kathimerini sarebbero almeno 500.

L'agenzia di stampa Ana-mpa, riferisce che il peschereccio era salpato da Tobruch, in Libia. Le autorità greche e l'agenzia dell'Ue per la protezione delle frontiere Frontex sono state allertate per la prima volta martedì dalla Guardia costiera italiana.

Per ordine del procuratore generale della Corte Suprema Isidoros Doyakos, il sostituto procuratore Georgios Economou è stato incaricato di supervisionare le indagini per identificare i trafficanti.

“Con gli Stati membri e i Paesi terzi, dobbiamo fare di più per fermare le reti criminali che ogni giorno mettono a rischio le vite” dei migranti. Lo scrive su Twitter la commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, esprimendo “profondo dolore” per “la significativa perdita di vite umane e per le persone disperse al largo della costa greca. Ognuna di loro - sottolinea Kyriakides - è una storia umana che parla di una fuga alla ricerca di una vita migliore”.

In risposta al naufragio, “il gruppo di contatto per le attività di ricerca e salvataggio (Sar) di ricerca e salvataggio si riunirà domani” ha annunciato la portavoce della Commissione europea per le migrazioni, Anitta Hipper. Il gruppo è stato istituito dallo stesso esecutivo Ue ed è composto dalle autorità competenti dei Paesi membri. “L'idea - ha spiegato la portavoce - è di proseguire lo scambio” con i Ventisette sulle “pratiche comuni per trovare un approccio comune per migliorare ancora” le operazioni “e aiutare gli Stati membri” con l'obiettivo di “prevenire la perdita di altre vite”.