Lavoro agile

Smart working, proroga per i fragili e i genitori di figli under 14 nel privato

La disposizione vale fino al 31 dicembre. Per il pubblico è invece in corso "un approfondimento" per verificare le coperture e la decisione verrà presa martedì

Smart working, proroga per i fragili e i genitori di figli under 14 nel privato
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Smart working

Lo smart working per i fragili e i genitori che hanno figli minori di 14 anni è stato prorogato fino a fine anno. Ma solo per chi lavora nel privato. Lo ha stabilito un emendamento al dl lavoro, approvato dalla commissione Affari sociali del Senato, presieduta dal senatore di Fdi, Francesco Zaffini. 

Resta invece in  ballo la stessa decisione per gli statali, che verrà presa la prossima settimana, nella riunione di Commissione di martedì 13 giugno, prevista alle  11.30, in cui si dovranno sciogliere gli ultimi nodi legati alle coperture del decreto lavoro. Sulla proroga per gli statali non ci  sarebbe il via libera del ministro per la pubblica amministrazione,  Paolo Zangrillo. 

"Non siamo più in pandemia, per cui non credo ci sia più l'urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14. Auspico invece continui ad esserci la giusta attenzione nei confronti dei fragili", ha detto il ministro in una recente intervista.

Attualmente sono 3,6 milioni i lavoratori in smart working, ben il 14,9% del totale.

Bonus estate, fringe benefit e sgravi badanti

Fra le altre novità approvate in Commissione anche l'emendamento a prima firma Raoul Russo (FdI) che nella riformulazione approvata prevede il “bonus estate” per i lavoratori del turismo, per andare in soccorso alla carenza di personale del settore: un trattamento integrativo speciale per il periodo dal 1 giugno al 21 settembre 2023 pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi (per i dipendenti che nel 2022 non hanno superato 40 mila euro di reddito da lavoro dipendente). 

Ok anche all'emendamento a prima firma Giulia Cosenza (FdI) che prevede che il 'libretto famiglia' per pagare piccoli lavori domestici o babysitter oltre che alle poste potrà essere acquistato nelle tabaccherie.

In bilico, lo sgravio per chi assume badanti, mentre sembra superato l'ultimo scoglio in tema di fringe benefit. "Abbiamo trovato la copertura che mancava: 190 milioni che serviranno" a esentare i fringe benefit anche degli oneri contributivi, assicura il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, annunciando che la modifica arriverà con un emendamento del relatore che sarà votato martedì. 

"È un segnale di coerenza rispetto agli annunci fatti ed è un aiuto alle famiglie perché è welfare aziendale puro", spiega. Salta però l'ipotesi, emersa nel corso dei lavori in commissione, di allargare la platea anche ai lavoratori senza figli: la misura resta quella definita dal governo nel decreto, che porta la soglia esentasse per i 'compensi in natura' concessi dai datori di lavoro (dai buoni pasto al bonus bollette) dagli attuali 258 euro a 3mila solo per i dipendenti con figli a carico. Con il nuovo emendamento i benefici entro quella soglia saranno quindi al netto delle tasse e anche dei contributi. 

Non viene comunque accantonata la proposta diportare il tetto a mille euro per tutti, più 660 euro per ogni figlio: l'idea della maggioranza è di riproporla per il prossimo anno in un provvedimento più organico.   

Arriva anche la decontribuzione totale per 3 anni per chi assume o stabilizza badanti che assistono anziani non autosufficienti. La modifica riguarda gli anni 2023, 2024, 2025 e prevede "un esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo di 3.000 euro annui, per 36 mesi, in caso di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a persona non autosufficiente con più di 65 anni". Il beneficio non spetta se tra il lavoratore e il datore di lavoro sia cessato un rapporto di lavoro domestico da meno di 24 mesi. Sulla norma, però, martedì potrebbe arrivare uno stop della commissione bilancio per problemi di copertura.

Tra le altre novità, l'assegno di inclusione: l'occupabile con figli con meno di 14 anni sarà tenuto ad accettare le offerte a tempo indeterminato solo entro gli 80 chilometri o 2 ore di percorrenza con i mezzi; inoltre la platea dei beneficiari si allarga anche ai soggetti in cura presso i servizi socio-sanitari. 

Il decreto, approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 1 maggio scorso, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 maggio. Dopo il via libera del Senato passerà alla Camera dei deputati in seconda lettura e dovrà essere convertito in legge prima della scadenza del 3 luglio 2023.