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Caldo estremo e consumi energetici: è allerta black out. Cosa fare se la rete elettrica va in tilt

Le temperature anomale derivanti dal cambiamento climatico hanno come conseguenza il problema del sempre più frequente collasso della rete elettrica

Caldo estremo e consumi energetici: è allerta black out. Cosa fare se la rete elettrica va in tilt
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condizionatore

Da Palermo a Milano, non risparmia nessuno l’ondata di caldo che in questi ultimi giorni sta colpendo il nostro Bel Paese.

I condizionatori sono quasi sempre accesi nelle case, nei negozi e negli uffici. La richiesta di energia è alle stelle e le reti elettriche sono sottoposte a forte stress e crollano.

A Roma il termometro è salito oltre i 42 gradi, in Sicilia si è toccato il picco di 47 gradi, la Sardegna segna quota 46. Temperature anomale che generano sempre più frequentemente il collasso della rete elettrica. 

A Palermo un guasto elettrico ha causato il black-out all’assessorato alla Salute della Regione Siciliana. A Roma decine di persone sono rimaste per circa mezz’ora bloccate dentro alla metro senza aria condizionata. A Milano a giugno si sono verificate 462 interruzioni di erogazione di energia elettrica.

ventilatore pixabay
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Non a caso il 18 luglio Terna, società che gestisce le reti elettriche italiane, ha registrato consumi superiori alle previsioni.

Dall’ultima relazione annuale ARERA, pubblicata l’11 luglio scorso, emerge come nel 2022 la durata media delle interruzioni per utente è stata pari a 65 minuti, con una media complessiva, tra lunghe, brevi e transitorie, pari a 7,63 per utente in bassa tensione (su oltre 7 milioni di punti di prelievo).

Un problema di carattere generale che fa fatica ad essere risolto, creando continui disagi.

I vari standard delle interruzioni elettriche

In materia di interruzioni, per mantenere alta la qualità del settore, sono previsti determinati standard che variano sia in base alla dimensione del Comune in cui si verifica l’interruzione, sia in virtù della durata dell’interruzione stessa:

  • Comuni con meno di 5.000 abitanti: l’interruzione non deve superare le 16 ore consecutive;
  • Comuni con più di 5.000 ma meno di 50.000 abitanti: l’interruzione non deve superare le 12 ore consecutive;
  • Comuni con più di 50.000 abitanti: l’interruzione non deve superare le 8 ore consecutive.

Nel caso in cui ci sia stata una interruzione superiore allo standard previsto scatta un indennizzo automatico pari a 30,00 euro, incrementato di 15,00 euro per ogni 4 ore di interruzione sino ad un massimo di 300,00 euro, il quale sarà riconosciuto in bolletta dal proprio fornitore per conto del distributore di zona. Questi indennizzi non precludono l’eventuale possibilità di avanzare una richiesta di risarcimento del danno nei casi in cui si verificano danneggiamenti a dispositivi/elettrodomestici o impossibilità di poter svolgere l’attività lavorativa.

Contatore elettrico Ansa
Contatore elettrico

Il Piano di Emergenza per la Sicurezza del Sistema Elettrico

Per scongiurare i black-out in Italia esiste un piano ben preciso il PESSEPiano di Emergenza per la Sicurezza del Sistema Elettrico. Nello specifico questo piano si attiva quando c’è una carenza di energia elettrica, prevedendo delle interruzioni programmate di energia elettrica a rotazione tra le utenze. I piani prevedono degli scaglioni in funzione dei quali variano il numero degli utenti coinvolti e la frequenza dei distacchi, i quali sono comunicati da Terna con un preavviso di 30 minuti e non possono eccedere la durata di 90 minuti.

Sicuramente una prevenzione per scongiurare il peggio, ma se si va oltre il rischio di rimanere bloccati in ascensore o nella metro non è proprio una bella situazione.

I consigli dell’esperto

Dinanzi a situazioni del genere la prevenzione del singolo diventa difficile da attuare in quanto sarebbe quella di ridurre al minimo l’utilizzo di sistema refrigeranti, in assenza di auto-produzione dell’energia, e visto le temperature diventa un consiglio veramente difficile da poter mettere in atto.

Quello che si può fare, invece, è evitare, oltre al danno anche la beffa: qualora si verifichino delle interruzioni bisogna segnalarlo tempestivamente al proprio distributore di zona, in modo da lasciare traccia della segnalazione, non sia mai che si dovessero verificare dei danneggiamenti a dei dispositivi, come già successo in molteplici occasioni, e oltre al caldo ritrovarsi con il dover mettere mano al proprio portafoglio per la riparazione o la sostituzione.