Un record che è un grido di allarme

Il giorno, anzi i giorni più caldi della Storia

Lunedì 3 luglio la temperatura media mondiale ha raggiunto un picco mai registrato, 17,01 °C. Ma il record è stato superato in appena 24 ore: martedì 4 eravamo già a 17,18 °C. Il precedente record risaliva al 2016. I dati sono del Servizio meteo Usa

Il giorno, anzi i giorni più caldi della Storia
(Pixabay)
desertificazione

Sono bastate 24 ore per infrangere il record del giorno prima, che a sua volta aveva superato quello della famigerata estate calda del 2016.

I dati vengono dalle rilevazioni satellitari del Servizio meteorologico del governo degli Stati Uniti, confermati poi dal servizio per il cambiamenti climatici dell'Unione europea Copernico. Lunedì scorso, 3 luglio, è stato il giorno più caldo mai registrato globalmente: con 17,01 °C la temperatura media mondiale ha superato la soglia dei 17 gradi centigradi per la prima volta da quando è iniziato il monitoraggio, nel 1976 - ma secondo le proiezioni degli esperti sarebbe anche la temperatura più alta da quando sono iniziate le registrazioni strumentali, verso la fine del XIX secolo. Il precedente record, di 16,92°C, era stato raggiunto nell'agosto del 2016 - l'anno che molti in Italia ricordano come quello di un'estate tremendamente calda. 

Passano appena 24 ore e il record di lunedì è già stracciato: martedì 4 luglio le rilevazioni hanno segnalato i 17,18 °C.
 
Ed è prevedibile che le temperature globali continueranno a segnare nuovi picchi durante l'estate dell'emisfero settentrionale, dove si trova la maggior parte delle terre emerse del pianeta - che si riscaldano molto più velocemente dei mari.

Del resto, da mesi si registrano ondate di calore con effetti catastrofici in diverse aree del globo.
Il sud degli Stati Uniti è stato investito da temperature altissime che nel vicino Messico hanno causato almeno 112 morti. Così in India, dove le vittime accertate sono 44. In Nord Africa il termometro ha superato facilmente i 50 gradi centigradi. La Gran Bretagna ha registrato il giugno più caldo dal 1884. In Antartide, dove è pieno inverno, una stazione meteo ha rilevato 8,7 gradi - non meraviglia che il ghiaccio delle calotte polari si sciolga causando a sua volta l'innalzamento del livello dei mari.

Alla base di questi eventi ci sono molte ragioni, incluse condizioni atmosferiche locali e l'arrivo di El Niño, quel fenomeno per cui il surriscaldamento dell'Oceano Pacifico orientale modifica la circolazione dei venti e influenza il clima in gran parte del pianeta. Ma gli esperti sono concordi: tutti questi fenomeni hanno effetti sempre più estremi a causa del riscaldamento globale dovuto alle emissioni di anidride carbonica e altri gas serra da parte delle attività dell'uomo a partire dalla rivoluzione industriale.

Secondo una scienziata dell'Università di Lipsia citata dalla BBC, “è probabile che questo luglio sarà il mese più caldo di sempre, ma quando dico ‘di sempre’ intendo dall'Eemiano, il periodo della storia terrestre che fu circa 120mila anni fa”. Un climatologo britannico ha detto alla CNN: “Dobbiamo smettere di bruciare combustibili fossili, non fra qualche decade ma ora, adesso, subito. Il record di questi giorni è solo un numero, ma per molta gente e per molti ecosistemi significa perdita di vita e di mezzi di sussistenza”. 

Nonostante le promesse dei governi nelle sedi internazionali e il marketing “verde” di molte grandi imprese, si sta facendo ben poco per contrastare questa dinamica. Così che resta tragicamente attuale una battuta attribuita ai Simpson: “Sarà l'estate più calda della Storia, ma anche la più fredda del resto della tua vita”.