Ad Asiago

Niger, Crosetto: "La priorità è garantire gli italiani. Scenario peggiore se la Francia fa da sola"

Tra gli altri argomenti trattati anche i migranti: "Basta con la storia dei cattivi che non salvano persone". Cina: "Dalla Via della seta nessun vantaggio commerciale". Ucraina: "Giusto aver salvato migliaia di persone con le bombe italiane"

Niger, Crosetto: "La priorità è garantire gli italiani. Scenario peggiore se la Francia fa da sola"
ANSA
Guido Crosetto

Intervento a tutto campo del ministro della Difesa, Guido Crosetto, ospite della  rassegna culturale e politica #PiazzAsiago ad Asiago, in provincia di Vicenza, durante il dibattito dal titolo “Mondo furioso”.

Niger, situazione in evoluzione

Che cosa rischiamo come Italia e come Europa con il golpe in Niger? "La situazione è in evoluzione, è un esempio di come l'Africa sia instabile. Il colpo di Stato è stato fatto dall'uomo di cui il presidente si fidava di più. Non c'erano particolari sentori". "Dobbiamo occuparci di quello che succede a migliaia di chilometri di distanza. Per noi il Niger è importante", lo è ancora di più per la Francia, difatti "il più grande contingente militare è quello francese e la Francia è il Paese che vorrebbe l'intervento più duro. La più grande preoccupazione è come garantiamo tutti gli italiani e tutti i civili che sono lì, un centinaio. Non sono moltissimi e poi ci sono circa 300 militari che erano laggiù per formare le loro forze armate".

Scenario peggiore se la Francia si muove da sola

"È il momento di ragionare. Secondo me, è recuperabile senza interventi troppo duri anche perché è un colpo di Stato anomalo. Ci sono ancora troppi elementi da giudicare per muoversi, altrimenti rischiamo di fare i cowboy, nel saloon in quella parte dell'Africa non possiamo permetterci altri terremoti". C'è un rischio cortocircuito con la Francia? "No. Non è rimasto molto alla Francia in Africa dove è rilevante come peso, come ex potenza coloniale. Lo scenario peggiore sarebbe una Francia che si muove da sola con i Paesi occidentali, Nigeria e Sierra Leone. Sono 100 o 100mila, perché ti cambia la strategia. Il ragionamento è aperto. Parliamo con i nostri colleghi, con i governi, con gli alleati".

Compito dell'occidente è gettare acqua su fuoco

“Il compito occidentale non è quello di buttare benzina in un posto in cui già si appicca il fuoco, ma buttare acqua, perché di tutto c'è bisogno tranne che scoppi un'altra guerra che coinvolga più nazioni”. "Un intervento fatto da europei bianchi per risolvere una cosa interna rischierebbe di avere effetti deflagranti. Si cammina sulle uova. Va bene mantenere i contingenti europei, ma è il momento di ragionare".

Cina: dalla Via della seta nessun vantaggio commerciale

"Il tema non è cooperare o meno, il tema sono le condizioni. Nel momento in cui apri un accordo strategico che consente alla Cina di entrare nella tua economia, ti metti in casa un competitor fortissimo e che è impossibile controllare. In un'economia come la nostra che non è solida qualunque elemento rischia di diventare negativo. L'interesse esiste quando c'è una reciprocità. Non ci ha portato alcun vantaggio commerciale, ci hanno tagliato fuori da alcuni accordi importanti come i metalli che stanno togliendo dal mercato". "Non so che cosa succederà, la presidente Meloni non ha paura di accollarsi la responsabilità delle scelte. Quali saranno lo vedremo nei primi mesi. Qualunque passaggio con la Cina sarà fatto con tutto il rispetto che si deve a un partner".

Migranti, basta con la storia dei cattivi che non salvano persone

"C'è la storia di qualcuno che è cattivo e non salva le persone. Sfatiamo un mito: la Marina, la Guardia di finanza e la Guardia costiera hanno l'obbligo di salvare. Non esiste una persona che poteva essere salvata che non sia stata salvata". 

Non invidio Piantedosi

"Non invidio il ministro Piantedosi che deve affrontare questa situazione tutti i giorni. Mi dice: 'Ho quattromila persone a Lampedusa, mi servono le navi della Marina'. Lui e i prefetti gestiscono un problema enorme". "Siamo tutti bravi a ragionare nel giardino degli altri. Alla fine, i problemi si calano sul terreno. Non puoi prendere la gente e buttarla a morire", ha aggiunto.

Non giusticare gli scafisti

"Ci sono navi che caricano sopra 3-4 volte le persone che potrebbe caricare e poi le buttano in mare". Chi lo fa "va trattato per quello che è, da delinquente". Occorre "combattere gli scafisti come la mafia, la 'ndrangheta, la camorra, mentre sembriamo a volte giustificarli". 

Non sparo addosso a chi salva gente in mare

Sul naufragio di Cutro "ci diranno cosa è successo, per fortuna viviamo in un Paese in cui indagheranno e, se qualcuno ha sbagliato, lo indagheranno e lo metteranno in galera". Ad ogni modo "io non sparo addosso alle persone che vanno a salvare in mare, e lo fanno come se fossero loro figli e fratelli. Se c'è qualcuno che non la pensa così, non è italiano".

Per pace giusta tratterei anche con Russia e Cina

Per arrivare a una "pace giusta" in Ucraina "oggi tratterei con la Russia, che non è un Paese democratico. Tratterei con la Cina, con chiunque per ottenere il risultato". "Bisogna accelerare in ogni modo la pace in Ucraina. Il passo successivo alla pace sarà l'ingresso nell'Unione europea che può essere un argomento per arrivare alla costruzione di un tavolo di pace". In Ucraina c'è una "situazione di stallo. Secondo me", la Russia "avrebbe voglia di una via d'uscita, perché si sono resi conto che l'opinione pubblica sta faticando ad accettare. I canali di dialogo vanno mantenuti e va provata qualunque soluzione. Chi ci ha rimesso di più è l'Ucraina, perché ha perso metà popolazione e perché non c'è stato un giorno in cui le bombe hanno smesso di cadere". 

Giusto aver salvato migliaia persone con le bombe italiane

"Se penso che le bombe italiane hanno salvato 15mila-20mila-30mila persone in Ucraina, donne e bambini, non mi interessa pensare al consenso e prendere un voto in più, mi guardo allo specchio e so che ho fatto la cosa giusta". "L'escalation militare ci sarebbe stata se non fosse stato consentito all'Ucraina di difendersi. Semmai le truppe russe fossero arrivate al confine europeo, in particolare quello polacco, lì sarebbe scoppiata con quasi certezza la terza guerra mondiale".

Ue senza Usa non è in grado di difendersi

"L'Europa senza l'America non è un grado di difendersi. Senza gli Stati Uniti i russi sarebbero arrivati al confine europeo, e se non ci fosse stata la Nato lo avrebbero superato". "Negli ultimi 50-60 anni abbiamo considerato la difesa come qualcosa di brutto che non ci interessava. Anche questo maturazione". "L'Europa è una famiglia di cui abbiamo bisogno, noi lo abbiamo capito, altri paesi europei no. La Francia non condividerà mai la politica estera con il resto dell'Europa. Bisogna essere in due, in questo caso in 27 per sposarsi. C'è un tema di egoismo europeo, non dei paesi sovranisti ma di tutti: non è un luogo bucolico, ma un luogo in cui si va a trattare".

L'Italia per noi viene prima di FdI

"L'Italia per noi viene molto prima di Fratelli d'Italia, della politica del partito. Perché se ti assumi il compito di servire il Paese, questo viene prima di ogni cosa. Non ci interessa la sfida a sinistra o a destra. Le scelte che prendi le prendi nell'interesse collettivo e non del partito". 

Impatto spaventoso dell'aumento tassi per redditi bassi

"Non puoi pensare di avere una Banca centrale totalmente slegata dal governo europeo. Non puoi avere una Banca centrale che agisce come se le scelte della Commissione non fossero state fatte. Quanto incide l'aumento dei tassi di interesse sulla vita dei cittadini? L'aumento dei tassi su chi ha mutuo e redditi bassi è spaventoso".