Aveva 89 anni Renata Scotto, una delle più importanti voci di soprano del '900. È morta nella notte a Savona.
Aveva debuttato a soli 19 anni al Teatro Gabriello Chiabrera della sua città, come Violetta ne La traviata. Il primo grande successo il 7 dicembre 1953 sul palcoscenico della Scala di Milano ne La Wally di Catalani: un trionfo. La fama internazionale arriva però nel 1957 quando la Scala porta ad Edimburgo La sonnambula di Vincenzo Bellini con Maria Callas. La sua carriera infatti si è sviluppata prima come soprano lirico-leggero e poi come drammatico d'agilità.
Un grande successo, tanto che il teatro milanese decide di aggiungere altre repliche che però la Callas non può cantare per altri impegni. La Scala chiama allora Renata Scotto a sostituirla e per il soprano ligure è un trionfo tale che da quel momento brilla nel firmamento della lirica internazionale.
Una solida base tecnica, unita a una straordinaria intelligenza musicale, al temperamento e a un fraseggio sempre accuratissimo, la proiettano nell'Olimpo della lirica fino, nel 1965, alla Madama Butterfly al Metropolitan di New York e alla Royal Opera House di Londra con La traviata. Nel 1976 canta Zaira di Bellini al Teatro Bellini di Catania nella prima ripresa del secolo, di cui esiste una registrazione. Nel 1977 interpreta Mimì nella Bohème al Metropolitan accanto a Luciano Pavarotti, spettacolo di cui esiste la registrazione video.
Dal 1986 Scotto si è occupata anche di regie d'opera: la prima è stata Madama Butterfly al Metropolitan, un allestimento del capolavoro di Puccini approdato poi sui palcoscenici dell'Arena di Verona, dell'Opera di Miami e del Carlo Felice di Genova. Nel 1995, alla New York City Opera ha curato la regia de La traviata, ripresa in diretta televisiva, che si è aggiudicata il prestigioso Emmy Award come miglior evento televisivo dal vivo. Dal 1997 è Accademico di Santa Cecilia. Nello stesso anno ha fondato l'Accademia Operistica Renata Scotto. Il 27 febbraio 2011 ha ricevuto il premio Met Legends.