L'annuncio a sorpresa della tassa sugli extraprofitti delle banche, cos'è e a cosa servirà

Il provvedimento è stato inserito nel cosiddetto decreto "Asset". Il prelievo del 40% sugli extraprofitti maturati dalle banche è limitato al 2023 e servirà per finanziare il taglio delle tasse e per i mutui sulla prima casa

L'annuncio a sorpresa della tassa sugli extraprofitti delle banche, cos'è e a cosa servirà
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Crollo dei titoli in borsa - immagine generica

Contraccolpo stamane a Piazza Affari, crollano nella prima ora di contrattazioni i titoli bancari: Bper ha perso l'11% per cento, Banco Bpm il 9, Intesa Sanpaolo il 7,2, Unicredit il 5,9, Mps il 6,4, Finco il 5,49, Mediolanum il 4,9, Mediobanca il 3,37 e Banca Generali ha segnato un caldo del 2,84 per cento.

Accade dopo l'annuncio a sorpresa di ieri sera dopo il cdm sul decreto ombibus appena licenziato. Il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ha annunciato un prelievo sui profitti delle banche per destinare gli introiti a misure sui mutui per la prima casa e per il taglio delle tasse.

“L'innalzamento dei tassi della Bce - ha detto Salvini - ha portato ad un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese. Non c'è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori. Quindi in questo gap si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche”.

Salvini non è entrato nel merito delle cifre, indicando però che "basta guardare gli utili del primo semestre 2023 delle banche per capire che non stiamo parlando di qualche manciata di milioni, ma si può ipotizzare di alcuni miliardi", i tecnici stimano tra 2 e 3 miliardi.

L'Associazione delle Banche Italiane non ha commentato. Il provvedimento, fa notare qualcuno, non è ancora approdato in Gazzetta Ufficiale e quando lo farà andrà convertito in legge entro 60 giorni dal Parlamento. Che però chiuderà per ferie e quindi se ne riparlerà probabilmente i primi di settembre.

Secondo quanto si apprende, la nuova tassa sugli extraprofitti delle banche non potrà comunque superare il 25% del patrimonio netto alla data di chiusura dell'esercizio antecedente a quello in corso al primo gennaio 2023. L'imposta straordinaria, inoltre, non è deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive.

Il prelievo del 40% scatterà se il margine di interesse registrato nel 2022 "eccede per almeno il 3%" il valore dell'esercizio 2021. Percentuale che sale al 6% confrontando il 2023 col 2022.

Le cinque maggiori banche italiane hanno registrato nel primo semestre del 2023 una crescita del 57,6% del margine di interesse, salito nell'aggregato a 17,814 miliardi complessivi rispetto agli 11,303 del primo semestre del 2022. Sono i dati calcolati dalla Fondazione Fiba di First Cisl, diffusi nei giorni scorsi dopo la chiusura dei conti semestrali.

Il margine di interesse, calcolato come differenza tra interessi attivi e passivi, è il parametro scelto dal governo per calcolare l'annunciata tassa del 40% sugli extraprofitti delle banche. Solo per il primo semestre 2023 dunque applicando l'aliquota ai 6,511 miliardi di incremento del margine si avrebbe un gettito di 2,6 miliardi di euro, sempre limitatamente alle top five - Intesa, Unicredit, Bper, Banco Bpm e Mps. 

Se ipoteticamente le banche dovessero chiudere l'anno raddoppiando questa cifra la tassa sugli extraprofitti potrebbe quindi valere anche piu' di 5 miliardi di euro.

In Spagna c'è stato un provvedimento simile che è costato alle banche una super imposta di 3 miliardi. Di una tassa sugli extraprofitti si era parlato già nell'ultima Finanziaria, mentre nel decreto legge 133 del 2013 (addizionale Ires dell’8,5%) era stato istituito un prelievo per coprire l’abolizione dell’Imu sulla prima casa.

Le reazioni

Mentre nella mattinata è in corso a Roma una riunione della Lega sull'economia, con Salvini e Giorgetti, il partito pubblica una nota: "L'obiettivo per la prossima legge di bilancio è lavorare su aumenti di stipendi e decontribuzione" - e prosegue - Emerge grande soddisfazione per questi primi 9 mesi di lavoro concreto: nella Lega c'è la convinzione che il prelievo sui maxi margini delle banche, che hanno guadagnato decine di miliardi in questo periodo, sia la strada giusta per aiutare lavoratori, famiglie e imprese".

Secondo il leader 5 stelle Giuseppe Conte si tratta di un provvedimento ispirato alle loro idee: “Ci criticano, ci snobbano, ci accusano di demagogia. Poi non riescono ad ammetterlo, ma devono darci ragione. Da marzo il Movimento 5 stelle chiede un intervento sugli extraprofitti accumulati dalle banche per prendere da lì le risorse per sostenere i cittadini alle prese con rincari e caromutui. Sono passati 5 mesi e il Consiglio dei Ministri si accorge dell'emergenza, quando le famiglie sono già in ginocchio da troppo tempo. E ora - in base a quanto annunciato -  il Governo sembra accogliere la nostra proposta di una tassa sugli extraprofitti bancari. E poi Conte chiosa: “Meglio tardi che mai, ma il ‘tardi’ purtroppo lo pagano le famiglie”.

Per la CISL "È giusto aver deciso di tassare gli extra profitti delle banche andrebbe allargato anche alle altre multinazionali (energia, digitale, logistica) per recuperare risorse da impegnare ad alzare salari, retribuzioni, pensioni ed a ridurre il peso delle tasse ai lavoratori, pensionati e sostenere le famiglie sui mutui per le prime case".