Il caso

Il generale Vannacci sollevato dal comando. Lui: non istigo all'odio nessun passo indietro

Rimosso da capo dell'istituto geografico militare di Firenze. E' quanto stabilito dallo Stato Maggiore dell'Esercito. Vannacci: non replico a decisioni prese su di me

Il generale Vannacci sollevato dal comando. Lui: non istigo all'odio nessun passo indietro
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Roberto Vannacci

Il generale Roberto Vannacci, al centro di polemiche per quanto scritto nel suo libro autoprodotto 'Il mondo al contrario', è stato sollevato dal comando e rimosso da capo dell'istituto geografico militare di Firenze. E' quanto stabilito dallo Stato Maggiore dell'Esercito. In base a quanto si apprende Vannacci è stato messo a disposizione del comando delle forze operative terresti rimanendo nella sede del capoluogo toscano.

L'ufficiale verrà sostituito nel suo incarico dal generale Massimo  Panizzi, che prenderà servizio lunedì.

 

Vannacci: non replico a decisioni prese su di me 
 

"Quando scrivevo questo libro sapevo che avrebbe dato da discutere ma sicuramente non mi aspettavo questo polverone. Non replicherò a decisioni che arrivano da una catena gerarchica. Lo farò nelle sedi opportune". Lo ha detto il generale Roberto Vannacci commentando a Diario del Giorno su Rete 4  la sua rimozione da capo dell'Istituto geografico militare dopo le polemiche nate intorno al suo libro. 

 

“Non istigo all'odio, nessun passo indietro”

"La Costituzione garantisce la libertà di parola. Da me nessuna istigazione all'odio. Io non mi sento di fare passi indietro, rivendico quanto ho scritto. Non uso mai parole volgari o triviali: esprimo liberamente i miei pensieri" ha commentato il generale.

"Chi indossa una divisa ricopre un ruolo istituzionale però la libertà di parola è garantita dalla Costituzione. Io combatto il pensiero unico che vieta la critica ad una determinata categoria di persone", ha aggiunto il generale.  "L'odio è un sentimento, come l'amore e quindi io penso che sia lecito provare disprezzo per qualcosa o per qualcuno. Questo non vuol dire istigare alla violenza: sono libero di provare odio per gli stupratori o per chi fa del male ai bambini. Questo non vuol dire che stia istigando al linciaggio di queste persone".