Il ministro dell'Economia (e candidato presidente)

Il gran programma di Massa per risollevare l'economia argentina (e per entrare nei Brics)

Il titolare delle Finanze, che in ottobre correrà per la carica di presidente, annuncia un pacchetto di misure per attenuare gli effetti della svalutazione del peso. Poi va in Brasile per discutere una serie di accordi commerciali tra i due Paesi

Il gran programma di Massa per risollevare l'economia argentina (e per entrare nei Brics)
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Il ministro dell'Economia argentino, Sergio Massa

Il ministro dell'Economia argentino, Sergio Massa, ha annunciato un pacchetto di misure nell'ambito del Programma di rafforzamento dell'attività economica e del reddito, mirante ad attenuare gli effetti della recente svalutazione del 22% del peso, il conio del Paese, realizzata su indicazione del Fondo monetario internazionale (Fmi).

L'iniziativa, valutata dal quotidiano Clarin in 490 miliardi di pesos (1,3 miliardi di euro), comprende importi fissi per i lavoratori, miglioramenti impositivi per i lavoratori autonomi, aumenti per i pensionati, sostegno per le esportazioni e un alleggerimento fiscale per le economie regionali. Le misure, sostiene l'agenzia di stampa Telam, riguardano anche le piccole e medie imprese, e comprendono un accordo sul contenimento dei prezzi, con oltre 425 aziende e 53.000 prodotti di prima necessità.

In un messaggio via X, Massa ha ricordato che “l'Argentina ha un prestito dal 2018 con il Fmi che ha indotto negli ultimi giorni una svalutazione della nostra moneta. Inoltre abbiamo dovuto fare i conti con una siccità, la peggiore della nostra storia, che ha compromesso le nostre riserve e i nostri conti, ma ha anche colpito l'economia di molte famiglie”.

Tra gli annunci più rilevanti figura un programma di prefinanziamento per 770 milioni di dollari destinato alle imprese esportatrici, volto – secondo Massa – a “permettere il rafforzamento dell'export al fine di rendere più forti le nostre riserve valutarie”.

Insomma, vaste programme che però non si limita alla sola economia e sul quale (è legittimo speculare) ci saranno risvolti politici sul prossimo futuro: Sergio Massa è infatti candidato alle prossime elezioni presidenziali del 22 ottobre, come esponente di punta del fronte peronista, espresso dall’attuale presidente, non ricandidato, Alberto Fernandez.

Inoltre, il ministro Massa si è recato oggi in Brasile per incontrare l’omologo Fernando Haddad e il presidente Luiz Inacio Lula da Silva, per esaminare un possibile accordo che consenta a Buenos Aires di pagare le importazioni brasiliane in yuan, attraverso uno swap concordato con la Cina. L'agenda di Massa a Brasilia, riferisce al riguardo l'agenzia di stampa Telam, prevede anche un incontro con il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira.

I temi che il ministro, e candidato alle presidenziali per l'Unión por la Patria (UxP), intende affrontare riguardano l’ingresso dell'Argentina nel gruppo Brics, l'ampliamento dell'interscambio agricolo, la gara indetta per i lavori della seconda sezione del gasdotto “Presidente Néstor Kirchner”, l'accordo strategico Argentina/Brasile per il trasporto marittimo e fluviale, possibili crediti della Banca del Brasile e della Banca di sviluppo brasiliana (Bndes) e la costituzione di un centro unificato di controllo delle frontiere.