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Aumenta la bolletta elettrica per il mercato tutelato: nel quarto trimestre risalirà del 18,6%

Arera: "La spesa per la famiglia-tipo, nell'anno, sarà di circa 889,60 euro, segnando un -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente". Ma per Assoutenti si sta tornando ai livelli di fine 2021

Aumenta la bolletta elettrica per il mercato tutelato: nel quarto trimestre risalirà del 18,6%
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Tralicci di energia elettrica

Aumenta del 18,6% la bolletta dell'elettricità nell'ultimo trimestre 2023 per la famiglia tipo in tutela. Lo comunica l'Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), spiegando che a 28,29 centesimi di euro al kWh la tariffa cala del 57% rispetto ai 66,01 cent del quarto trimestre 2022. Da ottobre a dicembre prossimi ci sarà un contributo straordinario, crescente con il numero dei componenti familiari, dato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, cioè le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose), per un valore totale di 300 milioni di euro. La misura attua il decreto approvato dal Cdm dello scorso 25 settembre.

Il contributo straordinario "si affianca a quelli relativi al gas, con la conferma anche nel quarto trimestre del 2023 dell'azzeramento degli oneri generali e della riduzione Iva al 5%, come anche per la gestione calore e teleriscaldamento".

A proposito dell'aumento del prezzo dell'energia elettrica, per chi è ancora in tutela, Arera spiega che "è dovuto all'andamento delle attuali quotazioni all'ingrosso (Pun) previste in aumento per il quarto trimestre 2023 anche a causa del costo del gas naturale che normalmente cresce nelle stagioni più fredde". Il prezzo attuale, aggiunge l'autorità, "è sostanzialmente legato al forte incremento della componente PE (prezzo energia) a copertura dei costi di acquisto dell'energia elettrica (+19,4%), e della voce oneri di sistema (+0,4%), leggermente compensata da una riduzione della componente PD (prezzo dispacciamento) a copertura dei costi di dispacciamento (-1,2%);
la componente PPE (prezzo perequazione energia) per il corrispettivo di perequazione è rimasta invariata. Restano invariate le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura)".

L'Autorità osserva che "rimane rilevante il supporto fornito dai bonus sociali energia a sostegno delle famiglie". Vengono aggiornati "i bonus sociali base al fine di garantire un risparmio del 30% sulla bolletta elettrica (al lordo delle imposte) e del 15% su quella gas (al netto delle imposte)". I bonus vengono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un Isee valido nel corso del 2023 ed entro la soglia di 15.000 euro (30.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico). Arera ricorda che l'Isee ha una validità coincidente con l'anno solare e occorre quindi presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), qualora non sia stato già fatto nel corso di quest'anno, per ottenere la certificazione per il 2023". 

+33,4% il costo di approvvigionamento dell'energia

Da ottobre e fino a dicembre il prezzo di riferimento dell'energia elettrica per il cliente tipo sarà di 28,29 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. La composizione percentuale per la fornitura prevede il 63,5% per la materia energia, il 14,1%  per il trasporto e la gestione del contatore, l'11,9% per le imposte e il 10,5% per gli oneri di sistema.

In dettaglio, indica l'Arera, la spesa per la materia energia è 15,79 centesimi di euro (55,8% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell'energia, in aumento del 33,4% rispetto al terzo trimestre 2023; 2,16 centesimi di euro (7,7% del totale della bolletta) sono per la commercializzazione al dettaglio, invariato rispetto al terzo trimestre 2023.

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore: sono 3,99 centesimi (14,1% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità; invariato rispetto al terzo trimestre 2023. La spesa per gli oneri di sistema sono 2,97 centesimi di euro (10,5% del totale della bolletta), in aumento del 2,8% rispetto al terzo trimestre 2023. Per le imposte, che comprendono l'Iva e le accise, 3,38 centesimi (11,9% del totale della bolletta).

Per famiglia tipo 889,60 euro per luce in un anno

La spesa per l'energia elettrica per la famiglia-tipo (quella che ha consumi medi di 2.700 kWh all'anno e una potenza impegnata di 3 kW) nell'anno scorrevole (compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2023) sarà di circa 889,60 euro, segnando un -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1 gennaio-31 dicembre 2022). Lo calcola l'Arera. Per anno scorrevole, ricorda l'autorità, "si intende l'anno composto dal trimestre oggetto dell'aggiornamento e i tre trimestri precedenti, considerando anche il consumo associato ad ogni trimestre". 

Besseghini: “Il prezzo dell'energia indica che manca equilibrio”

"È vero che i prezzi dell'energia non mordono con l'aggressività di un anno fa ma le oscillazioni sono indice di un settore energetico ancora alla ricerca di un suo equilibrio, con inevitabili riflessi nella bolletta anche a causa della stagionalità a cui andiamo incontro". Lo afferma il presidente di Arera, Stefano Besseghini, in occasione della comunicazione dell'aumento della bolletta elettrica. "Anche senza lo stimolo dei prezzi alti - rileva - è importante in questa stagione invernale prestare molta attenzione al contenimento dei consumi e, per quanto possibile, a sviluppare investimenti di efficienza energetica".

Assoutenti: “La luce torna ai livelli di fine 2021” 

"Il forte aumento delle tariffe elettriche deciso oggi da Arera rappresenta un pessimo segnale, che attesta come i prezzi dell'energia stiano pericolosamente salendo con l'aumento della domanda sui mercati legata ai mesi invernali". Lo afferma Assoutenti, che esprime preoccupazione. "L'aumento delle tariffe del 18,6% porta le bollette elettriche ai livelli di fine 2021, quando l'Italia si ritrovò in piena emergenza energetica, con il conto per la luce che sale a quota 764 euro annui a famiglia - spiega il presidente Furio Truzzi -. Rispetto allo stesso periodo del 2022 siamo in presenza di tariffe più basse, ma se guardiamo al passato, prima dello scoppio della crisi energia, il confronto è impietoso: nel IV trimestre del 2023 le tariffe risultano più care del +47,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, con una maggiore spesa pari a +246 euro a famiglia solo per la luce".

"L'emergenza energia è tutt'altro che finita - conclude Truzzi - Anche sul mercato libero stiamo ricevendo segnalazioni di utenti che denunciano fortissimi rincari delle tariffe, una situazione che rischia di esplodere a gennaio, con l'addio al regime di maggior tutela". 

Codacons: “Spesa annua luce +120 euro a famiglia”

"Con le nuove tariffe la spesa della famiglia tipo per la luce sale di circa 120 euro su base annua - analizza il Codacons -, considerata anche la spesa per il gas alle attuali tariffe (1.266 euro annui), un nucleo del mercato tutelato si ritrova a spendere in totale 2.030 euro all'anno per le forniture energetiche. “Purtroppo le previsioni del Codacons trovano riscontro nell'aggiornamento disposto da Arera - commenta il presidente Carlo Rienzi -. Avevamo infatti preannunciato nelle scorse settimane la risalita dei prezzi dell'energia in vista dei mesi freddi, ma il rischio più elevato è che anche il gas, in occasione della riaccensione degli impianti di riscaldamento, torni ad impennarsi”.