L'ultimo saluto al sociologo dei lavoratori

Cerimonia laica per l'addio a De Masi. La moglie: era felice di aver realizzato un sogno a 85 anni

Il riferimento della vedova del sociologo è alla scuola "per formare cittadini consapevoli" del Fatto Quotidiano di cui il professore era presidente. Un ringraziamento a Ravello, "paese di adozione" di De Masi, presente a Roma con una delegazione

Cerimonia laica per l'addio a De Masi. La moglie: era felice di aver realizzato un sogno a 85 anni
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La camera ardente del sociologo Domenico De Masi al Tempio di Adriano a Roma

Un folto numero di conoscenti, amici, personalità del mondo della politica, della cultura e dell'Università, ma anche studenti, estimatori, ammiratori e lettori si sono radunati all'interno del Tempio di Adriano, alle spalle del Pantheon, a Roma, per dare l'ultimo saluto al sociologo Domenico De Masi.

 

 

Il professore emerito di “Sociologia del lavoro”, presso l’Università “La Sapienza” di Roma, è scomparso sabato 9 settembre all'età di 85 anni, dopo aver scoperto di avere una malattia invasiva lo scorso 15 agosto, mentre era in vacanza a Ravello. Una delegazione della cittadina della Costiera Amalfitana, "paese di adozione" di De Masi, è arrivata a Piazza di Pietra per rendergli l'ultimo saluto, con il proprio gonfalone.

 

Antonio Bassolino alla camera ardente del sociologo Domenico De Masi al Tempio di Adriano a Roma ansa
Antonio Bassolino alla camera ardente del sociologo Domenico De Masi al Tempio di Adriano a Roma

Susi del Santo, la moglie di Domenico De Masi, durante la cerimonia laica, ha dichiarato: "Voglio ringraziare tutta la redazione de Il Fatto Quotidiano. Mimmo mi diceva: 'Non mi pare vero, ho realizzato un sogno all'età di 85 anni, ho potuto creare una scuola per formare cittadini consapevoli". Il riferimento è alla scuola de “Il Fatto Quotidiano” di cui De Masi era presidente. E ancora: "Mio marito ha lavorato a capofitto, con l'anima e con il cuore a questo progetto. Gli ultimi tempi era rammaricato di non poter proseguire il suo lavoro".  La moglie del sociologo ha voluto anche ringraziare la città di Ravello: "Era il suo luogo dell'anima, ha scritto lì buona parte dei suoi libri. E da Ravello ha avuto la cittadinanza onoraria è sempre lì è nato il Festival di Ravello di cui è stato presidente per 8 anni". 

È stato "un grande amico del M5S", ha detto Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, nel suo intervento durante la cerimonia al Tempio di Adriano. "Ha dato un grande contributo mantenendo la sua indipendenza e il suo spirito critico, ci ha aiutato a ragionare sulle materie a lui più affini, legate al mondo del lavoro, facendoci arrivare ad una sintesi fondamentale: non si può vivere per lavorare, bisogna guardare all'attualità della vita. Di qui, tutte le nostre battaglie sul lavoro. Ha avuto per noi una funzione di stimolo critico, anche nella nostra organizzazione, come grande studioso dei movimenti politici". 

L'ex Presidente del Consiglio ha poi elogiato le grandi doti di cultura e di rigore intellettuale di De Masi, su cui non è stato "mai disposto a cedere".  “Era portatore di una visione del mondo, senza la quale non andiamo da nessuna parte. Mi stimolava sempre a definire il nostro orizzonte ideale”, ha ricordato poi Conte che ha concluso dicendo: "Non ha mai perso l'allegria. Gli faremmo un torto ad essere tristi. Mimmo, noi del Movimento 5 stelle ti ricorderemo sempre e sarai sempre nel nostro cuore".