Il vertice di maggioranza

Dl criminalità, la bozza: vietati i cellulari ai minori condannati, anche non in via definitiva

Previsto anche l'avviso orale nei confronti degli under 18 ma che hanno già compiuto 14 anni. Il ministro dell'Interno Piantedosi: "Non basta la repressione, serve il recupero del minore"

Dl criminalità, la bozza: vietati i cellulari ai minori condannati, anche non in via definitiva
ANSA
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi

Cominciano a uscire alcuni elementi della bozza del dl criminalità: l'avviso orale, con convocazione del minore da parte del questore, “può essere rivolto anche ai soggetti minori di diciotto anni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età”. E se il soggetto al quale è stato notificato l'avviso risulta condannato, anche con sentenza non definitiva, per delitti contro la persona, il patrimonio ovvero inerenti ad armi o droga, il questore può proporre al tribunale il divieto di utilizzare “piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati (i social, ndr) nonché il divieto di possedere telefoni cellulari”. 

Lo si legge nel documento portato alla riunione della maggioranza e che costituirà il testo del disegno di legge sul contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile. Nel decreto, che il consiglio dei ministri esaminerà domani, è prevista anche la stretta sull'accesso ai siti pornografici. La proposta, fortemente voluta dalla ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, prevede misure di certificazione dell'età per l'accesso a determinati siti e un incoraggiamento alle famiglie all'uso del "parental control" sui dispositivi in uso ai minori.

Intanto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in un'intervista al Messaggero ha commentato il recente blitz delle forze dell'ordine a Caivano: “L'operazione di polizia non può essere l'unico strumento di intervento ma bisogna offrire nuove e migliori opportunità ai giovani del territorio”, servono “risposte sul piano sociale, educativo, culturale, delle infrastrutture sportive” ha detto Piantedosi, aggiungendo: “Il fenomeno criminale è cambiato. Oggi ci sono giovani che impugnano le armi e le usano per motivi futili, senza alcun rispetto per la vita altrui”. Ecco perché “il governo - spiega il titolare del Viminale - è al lavoro per varare al più presto un pacchetto di misure per garantire più sicurezza nelle nostre città”.

“Il confronto all'interno dell'esecutivo – rivela poi Piantedosi – è sull'introdurre norme più efficaci sul piano sia della prevenzione che della repressione, coniugando appieno l'assoluta esigenza del recupero del minore”.