Intervento di 8 ore

Enrica Bonaccorti operata al cuore "Altri due mesi e sarei morta"

Non aveva dolori, poi la diagnosi, l’operazione, 4 bypass e le vene dalle gambe per ricostruire un percorso alternativo per il sangue. L’attrice e conduttrice, 73 anni, racconta il delicato percorso e raccomanda: "Controllatevi quanto più potete"

Enrica Bonaccorti operata al cuore "Altri due mesi e sarei morta"
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Enrica Bonaccorti, (Savona, 18 novembre 1949) conduttrice televisiva, radiofonica, paroliera e attrice

"Altri due mesi e sarei morta", così Enrica Bonaccorti, 73 anni, racconta in un lungo post su Facebook i drammatici mesi vissuti: ha subito un 'intervento d'urgenza di 8 ore a cuore aperto. “Amici miei cari, carissimi, non ho più postato nulla da metà luglio, e non perché fossi in vacanza (..). ma per un'operazione improvvisa a cuore aperto - racconta sul social - Vorrei che quello che è successo a me, lasciasse una traccia di conoscenza in tutti quelli che mi leggono, perché io non avevo nessuna fitta al cuore, non avevo alcun dolore”.

“L’unica stranezza -continua a raccontare la conduttrice- è che un giorno a inizio luglio comincio ad avere ovunque un prurito terribile, tutto il corpo diventa rosso fuoco a macchie. Non avevo cambiato niente nell’alimentazione o nei farmaci, non avevo preso sole, insomma era solo il mio corpo che urlava che qualcosa non andava. Ovviamente mi faccio controllare a fondo da un dottore che trova un calcolo a un rene (che fra l’altro non mi aveva mai dato nessun dolore)”.

Oggi la Bonaccorti può ringraziare tutto lo staff medico e chi le è stato vicino, e vuol anche porre l'attenzione su quanto, in modo silente, può accadere al cuore e quindi invitare tutti a controllarsi.

 

Enrica spiega la sua situazione di salute non era preoccupate e di avere solo “una grande stanchezza e davvero poco fiato” che imputava un po’ di depressione e soprattutto all’età, “mentre mia figlia Verdiana continuava a ricordarmi quanto fosse in forma la Milo che è ben più grande di me”. 

La sua diagnosi, arrivata attraverso tac e coronarografia, era quella di arterie tutte ostruite e che in un paio di mesi avrebbe potuto perdere la vita. Sono serviti 4 bypass e le vene dalle gambe per ricostruire un percorso alternativo per portare il flusso sanguigno al cuore.