Roma

L'omicidio di Rossella Nappini: convalidato l'arresto del presunto omicida

Dopo l'interrogatorio di garanzia a Regina Coeli il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere. Stasera alle 19 la fiaccolata in memoria dell'infermiera davanti all'ospedale San Filippo Neri, organizzata dai colleghi

L'omicidio di Rossella Nappini: convalidato l'arresto del presunto omicida
(Ansa/NPK Facebook/Adil Harrati)
Adil Harrati

A due giorni dall'omicidio di Rossella Nappini, l'infermiera 52enne uccisa lunedì a coltellate nell'androne del palazzo in cui viveva assieme ai due figli e all'anziana madre, nel quartiere Trionfale a Roma, arriva la convalida dell'arresto per il presunto omicida, il 45enne di origini marocchine Adil Harrati.

Nell'ambito dell'udienza di convalida, nel carcere di Regina Coeli, l'uomo è rimasto in silenzio davanti al gip avvalendosi della facoltà di non rispondere. Dopo l'interrogatorio di garanzia il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.

La pm Claudia Alberti, titolare dell'inchiesta, contesta ad Harrati il delitto di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Sul tavolo della procura, a sostegno dell'impianto accusatorio, ci sono video delle telecamere di sorveglianza, celle telefoniche agganciate, e testimonianze.

Il 45enne, risultato irregolare sul territorio nazionale, secondo chi indaga si sarebbe presentato in via Giuseppe Allievo armato di coltello e già con l'idea di colpire la donna. Per questo i pm della Capitale hanno deciso di contestare l'aggravante. 

Lo choc per la morte violenta della donna è ancora grande soprattutto tra amici e colleghi.

“La tragedia di Rossella Nappini, l'infermiera uccisa nel quartiere Trionfale di Roma pochi giorni fa, ci ha profondamente colpiti e, ancora sconvolti, ci chiediamo perché, nella nostra città, nel nostro Paese, le donne siano così pervicacemente oggetto di tanta violenza, di tanta brutale ferocia da parte degli uomini”, ha dichiarato in una nota Enrico Coppotelli Segretario Generale Cisl Lazio . “Purtroppo, risposte univoche e certe sono difficili da dare, ma sicuramente, è certo che dobbiamo lavorare, e tanto, per combattere come sindacato ogni forma di violenza, di stereotipo, di sottocultura, che non rispetta la donna, nella famiglia, nella società e nel mondo del lavoro”.

"Rossella era una lavoratrice appassionata, una iscritta alla Fp Cisl. Credeva nei valori del lavoro e dell'aiuto verso il prossimo. Per ricordarla e sostenere il contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza di genere saremo presenti come Cisl di Roma Capitale e Rieti alla fiaccolata che si terrà questo pomeriggio, alle ore 19, davanti all'ospedale San Filippo Neri. Un momento di raccoglimento, per lei, e per tutte quelle donne strappate alla vita e all'affetto di chi le amava davvero", ha aggiunto Coppotelli.

Rossella Nappini, in un'immagine tratta dai social Facebook Rossella Nappini
Rossella Nappini, in un'immagine tratta dai social

L'omicidio dell'infermiera è avvenuto in pieno giorno. I primi a dare l’allarme sono stati alcuni condomini e alcuni ragazzi quando hanno visto il corpo della donna riverso in terra nell’androne del palazzo, con diverse ferite all’addome procurate da un’arma da taglio. Sarà l’autopsia a stabilire il numero di coltellate che l’hanno uccisa. Mentre la polizia sta scandagliando la zona attorno all’edificio a caccia dell’arma della quale l’omicida potrebbe essersi liberato subito dopo l’aggressione.

Di sicuro, chi l’ha uccisa la conosceva e l’omicidio non era a scopo di rapina, visto che la borsetta è stata ritrovata accanto a lei. La tesi più accreditata è che il movente sia stato passionale, innescato forse da un rifiuto presente o passato, e chi l’ha sorpresa all’ingresso del palazzo voleva probabilmente ucciderla.