Contiene pietre e polvere dall'asteroide Bennu prelevati nel 2020

Missione compiuta per la sonda Osiris-Rex, nella sua capsula 250 grammi di polvere dallo spazio

Lanciata dalla sonda Osiris-Rex è arrivata a Terra, nel deserto dello Utah. Per gli esperti, "è una macchina del tempo". A guidare la sonda è una speciale 'bussola' italiana realizzata da Leonardo nello stabilimento di Campi Bisenzio (Fi)

E' arrivata a Terra la capsula rilasciata dalla sonda Osiris-Rex della Nasa, con il suo prezioso carico di 250 grammi di campioni prelevati dal suolo dell'asteoide Bennu. "E' una capsula del tempo", hanno detto gli esperti della Nasa, riferendosi al fatto che i campioni potrebbero raccontare molto sia sull'origine del Sistema Solare, sia sugli elementi necessari per assemblare le molecole alla base della vita. La sonda è atterrata nel deserto dello Utah, nell'area della base Uttr (Utah Test and Training Range) del ministero della Difesa degli Stati Uniti. 

La sonda Osiris-Rex della Nasa sfrecciando verso la Terra, domenica mattina, 24 settembre, ha sganciato la capsula destinata ad atterrare con un carico prezioso. Ha completato così la sua missione, ma è già pronta a partire verso il suo nuovo obiettivo: l'asteroide Apophis.    

Il 'go' alla manovra, riferisce la Nasa sul suo sito, è arrivato sia dai tecnici, sia dal personale militare della base Uttr (Utah Test and Training Range) del ministero della Difesa degli Stati Uniti.   

Il segnale per il rilascio della capsula di atterraggio è stato inviato alla sonda dagli ingegneri dell'azienda costruttrice della capsula, la Lockheed Martin, quando Osiris-Rex si trovava a circa 101.000 chilometri dalla Terra, ossia a circa un terzo della distanza che separa il nostro pianeta dalla Luna.      

A guidare la sonda Osiris-Rex (il cui nome è l'acronimo di Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security - Regolith Explorer) è una speciale 'bussola' italiana: il sensore di assetto stellare realizzato da Leonardo nello stabilimento di Campi Bisenzio (Fi). Anche i minerali presenti nel suolo dell'asteroide Bennu sono stati analizzati grazie al sensore a infrarosso realizzato dalla stessa azienda italiana nel Regno Unito.     

Nel frattempo, la sonda Osiris-Rex è stata fotografata dall'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope: l'immagine è stata ottenuta nella notte fra il 23 e il 24 settembre con gli strumenti sono installati a Manciano (Grosseto).     

Osiris-Rex Getty images
Osiris-Rex

Lanciata nel 2016, la sonda Osiris-Rex ha raccolto i campioni dal suolo dell'asteroide Bennu nell'ottobre 2020 e, subito dopo il rilascio della capsula, si prepara a un altro lungo viaggio. Questa volta il suo obiettivo è l'asteroide Apophis.

Nella nuova missione, chiamata Osiris-Apex, la sonda dovrà raggiungere l'asteroide distante circa 32.000 chilometri. Il suo arrivo è previsto nel 2029, quando entrerà in orbita intorno a questo nuovo fossile del Sistema Solare largo circa 300 chilometri, subito dopo che l'asteroide sarà passato vicino alla Terra.