Futuri medici

Università, test di medicina venduti per pochi euro: la ministra Bernini convoca i rettori

Riflettori puntati sul regolare svolgimento delle prove di ingresso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, presentato un ricorso al Tar per invalidare le graduatorie

Università, test di medicina venduti per pochi euro: la ministra Bernini convoca i rettori
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Il ministro dell'Universita' e della Ricerca, Anna Maria Bernini

La ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha convocato per oggi i rappresentanti della Conferenza dei rettori italiani (CRUI) e del Cisia, il Consorzio che si occupa dei nuovi TOLC  (Test OnLine CISIA, la nuova modalità di accesso alle università di medicina) in riferimento all'esposto su una presunta compravendita dei test per l'ammissione al corso di laurea di Medicina. Il MUR fin da subito ha aperto una procedura d'indagine chiedendo immediate informazioni e chiarimenti sul regolare svolgimento delle prove di ingresso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia.

Lo scandalo, tutto da provare, riguarda le risposte ai test di medicina vendute a 10 o 20 euro su apposite piattaforme. La denuncia è contenuta in un esposto presentato in Procura e in un ricorso al Tar contro le graduatorie - giudicate falsate - da uno studio legale di Roma.

La necessità di fare chiarezza è urgente, non solo per una questione di principio, ma anche per prevenire possibili ricorsi che potrebbero compromettere l’inizio del percorso accademico per gli studenti che hanno tentato il test. In totale quest'anno 145.989 divisi quasi equamente tra aprile e luglio 2023.

 90 minuti per risolvere i 50 quesiti, molto complessi sono risultati quelli riguardanti la chimica e la fisica, ma anche le domande di comprensione del testo sono state giudicate molto difficili dagli aspiranti medici. 

Il TOLC è sviluppato dal Consorzio CISIA costituito da 61 università. Con il nuovo sistema adottato per medicina e veterinaria, studenti e studentesse, fin dal penultimo anno delle superiori, possono ripetere le prove con un costo che è meno di un terzo rispetto a quello del test unico che era in vigore fino al 2022. 
Per i TOLC-MED e VET le misure di sicurezza e protezione dei dati, incluso il sistema di erogazione, garantiscono massimi livelli di sicurezza del database. Il Consorzio aveva già dato rassicurazioni in questo sento dopo alcune preoccupazioni all'inizio dell'estate, ed era già intervenuto presso i moderatori sulle pagine social ricordando i termini dei regolamenti TOLC.

A Napoli studenti pronti a chiedere l'annullamento delle prove di ammissione

A Napoli diversi studenti si sono riuniti in un comitato e, assistiti dallo studio legale Pisani e Scaringia, hanno deciso di "andare fino in fondo: ci stanno fornendo documenti e prove -dichiara l'avvocato Pisani - per chiedere alla magistratura di annullare e far ripetere le prove per l'ammissione alla facoltà". "Siamo pronti a chiedere anche il risarcimento danni e il rimborso delle spese per tutti gli studenti traditi e danneggiati nei loro sogni", aggiunge il legale, secondo cui il numero chiuso è "ingiusto, illogico e incostituzionale".

"Secondo quanto mi è stato segnalato in lacrime da tanti aspiranti medici - continua il legale - qualcuno avrebbe pagato migliaia di euro per iscriversi a un corso di preparazione che permetteva di conoscere in anticipo le domande del test. Altri invece hanno trovato un gruppo su Telegram su cui circolavano soffiate sulle domande a cui gli aspiranti medici sarebbero stati sottoposti. Si azzeri tutto - conclude - e si risarciscano tutti i danni agli studenti vittime di caos e violazioni gravissime  dei principi base di trasparenza, correttezza e buona fede che sono stati del tutto ignorati".