Ambiente

Fridays for future, cortei in tutta Italia per la “resistenza climatica”

Rabbia verde, molti studenti, in 35 città italiane, non sono entrati a scuola per scendere in piazza per chiedere sensibilizzazione sui temi del cambiamento climatico

Fridays for future, cortei in tutta Italia per la “resistenza climatica”
ansa
FRIDAY'S FOR FUTURE Milano, 06102023

La rabbia verde: segni verdi in faccia, magliette verdi, cartelloni di protesta e vernici lavabili su palazzi istituzionali. E' la protesta dei Fridays for Future, ragazzi scesi in piazza per sensibilizzare sul tema dell'Ambiente, che sul loro sito scrivono: "È importante farsi sentire e mostrare che docenti e allievi possono collaborare anche al di fuori dell'ambiente scolastico. Sui banchi di scuola, ci insegnano che abbiamo dei diritti, che nella storia le conquiste sono avvenute grazie a chi non si è arreso e non ha avuto paura di agire. Per questo è fondamentale ricordare insieme che abbiamo diritto a un futuro e che non saltiamo scuola per un giorno perché non vogliamo studiare, ma perché la crisi climatica ci preoccupa e non possiamo ignorare più il problema"

Cortei in 35 città italiane:  

A Roma, grida al megafono e cartelloni che recitano: “Giustizia climatica è giustizia sociale” 

Un corteo composto da circa cinquemila persone è partito da piazza della Repubblica alle 9.00 per arrivare intorno alle 13.00 in piazza San Giovanni. 

Prima di partire, i ragazzi dei Fridays for future hanno fatto un blitz davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, imbrattandone le scale con della vernice rossa lavabile, subito rimossa dagli addetti, e acceso dei fumogeni. 

Poi, migliaia di ragazze e ragazze hanno camminato sotto il sole di una bella ottobrata romana mostrando striscioni con su scritto: "Resistenza climatica contro il negazionismo di Stato", "Bloccate le guerre, non il nostro futuro", "Artistici uniti contro devastazione ambientale e guerra", "Pensa al bene comune", "Resistenza antifa", “Giustizia climatica è giustizia sociale”, "Stiamo saltando le nostre lezioni per insegnarne una più importante a voi".

Dai megafoni si sentono brani rap, la musica di Raffaella Carrà e di Pino Daniele e le voci di ragazzi che urlano frasi importanti coi toni dei cori da stadio.  

A Milano, proteste contro il Comune “fintamente green”

Nel capoluogo meneghino, la manifestazione è partita da piazza Cairoli intorno alle 9.45.

"Resistenza climatica contro un governo negazionista” e “Catta for future” (dell’Istituto Cattaneo) sono gli striscioni che aprono la manifestazione. "We are unstoppable" e poi bandiere, musica e il colore verde sul viso. Il corteo ha sostato sotto palazzo Marino, sede del Comune di Milano, per protestare contro il “greenwhashing”, denunciando una politica "falsamente green" e specificando che "l'ecologia non è un lusso". Parecchi i disagi al traffico nelle zone del centro lungo il percorso del corteo.

A Torino: "Resistenza climatica contro un governo negazionista"

Il corteo è partito da piazza Statuto per arrivare piazza Castello, in centro. Gli ambientalisti sono oltre un migliaio e chiedono "Giustizia climatica e la vogliamo ora". Tra i giovani, anche il vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte e consigliere Pd, Daniele Valle, possibile candidato per il centrosinistra alle prossime amministrative. "Questa è una bellissima piazza che ci lancia una richiesta forte di politiche davvero incisive sull'ambiente”, spiega la Valle. In corteo anche la rete del Climate Social Camp, Last, Acmos e le sigle Cigil-Cisl-Uil e uno spezzone dal Fiom.

Venezia sarà "la laguna che si ribella"

Striscione davanti alla Basilica di San Marco: "Venezia è simbolo della crisi climatica, saremo la laguna che si ribella. No grandi scavi, no grandi navi, basta moto ondoso» 

I giovani attivisti per il clima. dicono: “La nostra città è l'emblema della crisi climatica, la frontline in Europa della devastazione ambientale, alimentata dallo sfruttamento del territorio, dall'abbandono al turismo di massa e dalla materiale distruzione della laguna. Ogni giorno Venezia è minacciata da tassi d'inquinamento esponenziali e dal moto ondoso causato da un traffico lagunare così incessante e violento che mangia le rive dei nostri canali”. Oltre allo sciopero, gli attivisti hanno comunicato che parteciperanno all'assemblea organizzata dal comitato “No grandi navi”, per decidere le mobilitazioni dei prossimi mesi.

A Napoli: “Stiamo andando a mare con tutti i panni”

“Stamme jenn a mare cu tutt'e pann”, il grande striscione che apre la manifestazione partenopea. Tra gli altri, slogano come: “In caso di emergenza scendere in piazza”. Il corteo è partito dalla piazza Garibaldi e i manifestanti si sono poi fermata a Corso Umberto, davanti alla sede di “Fratelli d'Italia”: "Vi lasciamo stare questa volta, ma sappiate che il governo non ha ancora addomesticato questo Paese e sulle idee di impianti inquinanti saremo irriducibili". Il corteo dopo due minuti di sosta è ripartito.

Potenza: “Effetto guerra, effetto serra”

Con lo slogan "effetto serra, effetto guerra", gli studenti sono arrivati fino alla sede della Regione Basilicata per confermare l'adesione ai principi che stanno muovendo la protesta nazionale del movimento "contro l'assenza di azioni del governo italiano e il negazionismo alla crisi ambientale che viene fuori da politica e media".

Firenze: “Another world is possible”

Il corteo è partito intorno alle 10 dal piazzale dei Caduti, ad aprirlo un grande striscione: “Another world is possible”. Nel pomeriggio poi è in programma una biciclettata per le vie del centro storico di Firenze con partenza da piazza Santissima Annunziata alle 17.30.

Le altre città

Partiti anche i cortei di Pescara, Bari, Piacenza, Rimini. In programma anche quelli di Lucca, Pisa e Forlì. Il corteo di Cagliari "Resistenza climatica: il funerale della Sardegna", partirà alle 16.00, come anche a Pistoia dove, nel verde del parco di Monteoliveto c'è il festival “Seminare Utopie. Ripensare le città: sostenibili, vivibili e inclusive”