Lo scontro Israele-Hamas

Il premier Netanyahu promette:"La nostra risposta all'attacco di Hamas cambierà il Medio Oriente"

Parlando con i sindaci delle cittadine intorno alla Striscia di Gaza il primo ministro israeliano ha aggiunto: "Hamas vivrà momenti difficili e terribili", precisando che la risposta è "appena iniziata"

Il premier Netanyahu promette:"La nostra risposta all'attacco di Hamas cambierà il Medio Oriente"
(Ansa)
Benjamin Netanyahu

Dopo l'offensiva senza precedenti lanciata sabato da Hamas, la risposta del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu arriva durante un colloquio con le autorità delle località del sud del Paese teatro dell'operazione del gruppo terroristico palestinese.

Secondo un comunicato diffuso dai suoi servizi, Netanyahu,  rivolgendosi ai rappresentanti eletti del sud di Israele, ha dichiarato: "Ciò che sperimenterà Hamas sarà difficile e terribile; siamo già in campagna e siamo solo all'inizio. Sarà sconfitta con forza, molta forza. Lo Stato non risparmierà alcuno sforzo per aiutare tutti voi. Vi chiedo di rimanere saldi perché cambieremo il Medio Oriente", ha aggiunto. 

Intanto, secondo quanto riportato dal portale di notizie israeliano Walla, che cita fonti israeliane e americane a conoscenza del contenuto della conversazione tra Netanyahu e Biden avvenuta ieri, il premier israeliano ha informato il presidente degli Stati Uniti che Israele non ha altra scelta se non quella di lanciare un'operazione di terra a Gaza. 

Soldati israeliani a bordo di veicoli blindati percorrono una strada vicino alla città settentrionale di Kiryat Shmona, vicino al confine con il Libano Afp
Soldati israeliani a bordo di veicoli blindati percorrono una strada vicino alla città settentrionale di Kiryat Shmona, vicino al confine con il Libano

Nuovo colloquio telefonico anche tra il presidente francese Emmanuel Macron e il capo del governo israeliano successivo a quello di sabato scorso. Macron gli ha ribadito "il pieno sostegno della Francia a Israele e agli israeliani, e il suo impegno per la loro sicurezza e per il loro diritto a difendersi".

Secondo quanto riferisce l'Eliseo, ha poi espresso al premier israeliano la "viva preoccupazione per gli ostaggi e i feriti".