La missione in Africa

Meloni in Mozambico e Congo: "L'Africa non si aiuta con la carità, ma con la collaborazione"

"Questa visita dimostra i rapporti solidi che Italia e Mozambico intrattengono da molti anni", ha rimarcato la premier. Al centro della missione l'approvvigionamento energetico. Focus anche su cooperazione economica e sviluppo

Missione in Mozambico e Repubblica del Congo, oggi, per Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio è giunta a Maputo, accolta dall'ambasciatore Gianni Bardini, per incontrare il presidente della Repubblica del Mozambico, Felipe Nyusi. 

"Sono molto contenta di essere qui, tenevo a esserci e, anche nella delicata situazione internazionale, ho voluto garantire questa visita. Abbiamo dovuto restringere un po' i tempi ma essere presenti è un'ulteriore testimonianza dei rapporti solidi che Italia e Mozambico intrattengono da molti anni, testimoniati anche dalla visita del presidente della Repubblica Mattarella e del ministro degli Esteri Tajani", ha detto la presidente del Consiglio Meloni, nell'incontro con il presidente Nyusi a Maputo. 

Italia-Mozambico: “Amicizia profonda basata su un partenariato paritario”

"Siamo due nazioni amiche che hanno imparato a lavorare insieme, si sono accompagnate nei momenti difficili, come accaduto qui durante la guerra di indipendenza, nella lotta al terrorismo, e come accade anche nel tentativo di rafforzare ulteriormente il nostro partenariato strategico che credo sia di estrema importanza - ha aggiunto la premier -. Ed è di estrema importanza, particolarmente in questa stagione storica".

"Credo si veda che questo governo italiano è particolarmente attento al ruolo che i Paesi e il continente africano giocano nell'attuale contesto", ha proseguito la premier nell'incontro con il presidente del Mozambico. "E credo si veda - ha aggiunto - che la nostra idea è costruire da parte dell'Europa un approccio nuovo con l'Africa che non sia predatorio e paternalistico, che non sia un'idea di un'Africa che va aiutata con la carità ma sostenuta con le ricchezze che ha e possa vivere di sviluppo e benessere grazie a quelle ricchezze, con l'aiuto di nazioni che investono e costruiscono rapporti di lungo periodo".

“E' esattamente quello che accade qui in Mozambico, particolarmente all'interno di progetti legati all'energia. Il governo italiano considera l'energia un fattore decisivo, soprattutto nel partneriato tra Europa e Africa”. Ma può accadere anche in molti altri ambiti come l'agricoltura e le infrastrutture - ha aggiunto Meloni -. Sono ancora molti gli ambiti che possiamo sperimentare nella nostra collaborazione, in vista anche del progetto strategico che presenteremo nella conferenza Italia-Africa che abbiamo dovuto rimandare".

"Abbiamo scelto di rinviare la conferenza Italia-Africa ai primi giorni di gennaio per cercare di capire meglio il quadro della situazione internazionale che intanto sta evolvendo”, ha proseguito Meloni.

Il presidente Nyusi ha garantito non solo la cooperazione e la collaborazione del Mozambico nella stesura di quel Piano Mattei che noi vogliamo presentare alla conferenza Italia-Africa, ma anche la sua presenza”, ha aggiunto la premier. 

“Dico la cooperazione nella stesura del piano perché non ci sarebbe niente di nuovo se noi pretendessimo di scrivere un piano da presentare all’Africa - ha sottolineato -. Una cosa nuova può essere scriverlo insieme, e quindi capire dove vanno stabilite le priorità e come portare avanti insieme una strategia”.

"Confesso di essere abbastanza preoccupata dallo scenario, bisogna evitare che il conflitto possa avere una escalation". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Maputo, in Mozambico, commentando la crisi in Israele e spiegando che “è una fase molto delicata in cui bisogna mantenere il più alto livello possibile di interlocuzioni con gli alleati e gli attori che possono essere coinvolti”. La premier ha poi affermato che "deve far riflettere sui fatti di questi giorni che qualcuno possa emulare tale terrore. Lo ha detto la premer Giorgia Meloni a Maputo spiegando di essere stata "estremamente colpita dal fatto  che i miliziani di Hamas volessero riprendere scene così atroci". Rispondendo a una domanda sulla situazione a Gaza, ha detto che "quello umanitario è un tema su cui si siamo mossi nei giorni scorsi, è una delle questioni poste ai nostri interlocutori per il ruolo di Giordania, Egitto, che può essere importante. C'è anche il tema degli ostaggi, la situazione è delicata - ha aggiunto - quello che si può fare è continuare a dialogare. Non è facile la posizione di Israele dopo le immagini che si sono viste, bisogna muoversi con cautela". 

Mozambico, l'incontro tra Meloni e Nyusi Ansa
Mozambico, l'incontro tra Meloni e Nyusi

In primo piano l'approvvigionamento energetico

La visita in Mozambico e Congo si inserisce in un percorso avviato dal governo italiano sin dall'inizio del suo insediamento, ma avviene in un momento significativo, nell'attuale contesto geopolitico di accresciuta instabilità, e mira a consolidare ancora di più il processo di diversificazione dell'approvvigionamento energetico attraverso la costruzione di rapporti solidi basati sulla fiducia reciproca e il sostegno allo sviluppo delle comunità locali. 

Costruzione gasdotto Common License
Costruzione gasdotto

Cooperazione economica e sviluppo

Tra i punti affrontati nei colloqui, quindi, la cooperazione economica ed energetica, i progetti di cooperazione e sviluppo sociale, realizzati dalle imprese e delle Ong italiane, nei Paesi africani e le crisi regionali. Tra gli obiettivi dichiarati del governo: la valorizzazione dell'impegno italiano sul fronte della crisi alimentare, e la lotta ai cambiamenti climatici anche grazie ai progetti sulle energie rinnovabili e sul gas naturale liquefatto per il mercato locale e quello europeo. 

L'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi LaPresse
L'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi

Presente anche una delegazione di Eni, guidata dall'amministratore delegato Claudio Descalzi. 

Tubi gasdotto Getty
Tubi gasdotto

Una missione "dimezzata" nei tempi quella della Meloni, dopo l'esplosione del conflitto tra Hamas e Israele che ha anche comportato un rinvio, con tutta probabilità a gennaio, del vertice Italia-Africa durante il quale, tra il 5 e il 6 novembre, il governo italiano avrebbe dovuto illustrare il cosiddetto "piano Mattei" di sviluppo dell'Africa.

Georgia Meloni, Conferenza 6/10/23 Ansa
Georgia Meloni, Conferenza 6/10/23

Il primo mattone: la conferenza di Roma

Momento centrale è stata la Conferenza di Roma su Migrazioni e Sviluppo, a luglio, che ha dato avvio al Processo di Roma. Un percorso che proseguirà con il vertice per l'Africa e con la presidenza italiana del G7 nel 2024, in cui l'Africa sarà uno dei temi centrali. In questo senso vanno letti i numerosi incontri e colloqui tenuti dalla premier con i leader africani, anche a margine del vertice Fao sui sistemi alimentari di luglio e, più di recente, dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York di settembre.  
 

Giorgia Meloni alla Conferenza sulle migrazioni, Roma Tunisian Presidency / Handout/Anadolu Agency via Getty Images
Giorgia Meloni alla Conferenza sulle migrazioni, Roma

Le risorse africane

In Mozambico, tra il 2011 e il 2014, Eni ha scoperto al largo delle coste settentrionali, nel bacino di Rovuma, numerosi e importanti giacimenti di gas, tra cui Coral south, già in produzione (avviato nel novembre 2022). La produzione e liquefazione del gas avviene interamente offshore tramite l'impianto galleggiante Coral Sul Flng, con una capacità di liquefazione di circa 3,4 milioni di tonnellate all'anno di gas naturale liquefatto. Dall'avvio della produzione sono stati effettuati 30 carichi di Gnl e 5 di condensati. Sulla base dell'esperienza sviluppata con Coral South, comprese quelle relative a costi e tempi di esecuzione, Eni sta lavorando ad un secondo progetto di produzione e liquefazione di gas, Coral North.   

Il piano di sviluppo è attualmente in discussione con i partner e il governo del Mozambico per l'approvazione definitiva, in vista di uno start-up nel 2027. Il Mozambico soffre di un grave problema terrorismo nel Nord del Paese e questo è uno dei temi che Meloni affronterà nell'incontro con il presidente della Repubblica Nyusi. 

Giacimento di gas nel Mare del Nord Ansa
Giacimento di gas nel Mare del Nord

Le potenzialità del giacimento sono immense, ma se non si risolve problema del terrorismo in quell'area è difficile portare sviluppo. L'interscambio tra l'Italia e la Repubblica del Congo tra il 2020 e il 2022 è stato invece pari a 685 milioni di euro ed Eni non è la sola azienda presente: Msc ha acquisito delle attività del gruppo Bollorè che riguardano la logistica, poi si segnalano le attività del gruppo Renco per la riforestazione area settentrionale del Congo. 
 

Un impianto per l'estrazione di petrolio Alexander Manzyuk/Anadolu Agency via Getty Images
Un impianto per l'estrazione di petrolio

Eni è presente nel Paese dal 1968 con attività di esplorazione e produzione sia onshore che offshore, per una produzione equity di circa 80,000 barili nel 2022.