Il ministro: "Basta con le polemiche"

"Anche le donne sono cattive" scrive Amadori, consulente del governo contro i femminicidi

Le opposizioni chiedono le dimissioni dello psicologo e chiamano il Ministro dell'istruzione e del merito a riferire in Aula: "Amadori nega la violenza di genere, come può parlarne ai giovani?". Il consulente si difende e spiega le sue ragioni

"Anche le donne sono cattive" scrive Amadori, consulente del governo contro i femminicidi
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Alessandro Amadori

“Il diavolo è anche donna, anche le donne sanno essere cattive”. Frasi che accendono la polemica, se a scriverle è proprio chi dovrebbe promuovere tra i giovani relazioni sane e virtuose tra i generi, nel bel mezzo di un'aspra discussione su come combattere la cultura della violenza contro le donne.

La tempesta si scatena su Alessandro Amadori, consulente nominato dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara per il progetto “Educare alle Relazioni”, che dovrebbe promuovere l'educazione affettiva nelle scuole. Le frasi sono contenute nel libro La guerra dei sessi. Piccolo saggio sulla cattiveria di genere”, scritto da Amadori assieme a Cinzia Corvaglia e pubblicato nel 2020. “Parlando di male e di cattiveria, dovremmo concentrarci solamente sugli uomini? Che dire delle donne? Sono anch’esse cattive? La nostra risposta è sì, cioè che anche le donne sanno essere cattive, più di quanto pensiamo”, si legge fra le altre cose nel testo. 

Lo psicologo respinge le accuse e fa sapere che non ha alcuna intenzione di dimettersi, a meno che non ci sia una richiesta specifica “da parte del ministro”. Poi si difende: “Ho solo sostenuto che anche da parte delle donne c'è una sfera di aggressività, che non è quella criminale dell'uomo, ma porta a valutazioni troppo rigide nei confronti dei maschi. Nel testo, aggiunge, non c'è nessun intendimento anti femminile, ma quello di arrivare a una nuova alleanza tra i generi”

Lo psicologo, docente universitario a contratto dell'università Cattolica di Milano, consulente dell'istituto di sondaggi Piepoli e consulente del ministro dell'Istruzione, nel corso di un'intervista a La Stampa è tornato sulla polemica: “Il libro è molto complesso per il linguaggio che utilizza - afferma - Sette anni fa dall'analisi dei dati ho notato un aumento della conflittualità tra i generi e ho fatto un approfondimento che mi ha portato a un'iperbole che in realtà è anche una verità e cioè che sia nata una guerra tra i sessi”. Per Amadori “gli uomini non hanno mai fatto il percorso di crescita che hanno fatto le donne con il femminismo quindi rimangono delle porzioni di strutture mentali che sono arcaiche, le stesse di 2-300 anni fa”. Poiché, continua, “l'aggressività maschile è palese ho tentato di capire la natura di quella femminile che è meno brutale, meno frequente, ma quando si manifesta sa essere cattiva”. E, tuttavia, sottolinea le violenze contro le donne e l'aggressività che le donne possono manifestare nei confronti degli uomini “non sono comparabili, lo spiego nel libro. E nella mia analisi concludo che bisogna disinnescare l'aggressività maschile. Per farlo dovremmo sederci intorno a un metaforico tavolo e fare un patto tra i generi, un'alleanza”.

Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara Ansa
Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara

Le opposizioni: “La scelta di Amadori per ‘Educare alle Relazioni’ è a dir poco preoccupante”

Amadori sostiene dunque che il suo libro è stato frainteso. Le opposizioni non la pensano così: Pd, Avs, M5s e Iv chiedono una informativa urgente del ministro Valditara in aula alla Camera. "La scelta di affidare il coordinamento del progetto ‘Educare alle relazioni’, di cui il ministro Valditara ha annunciato l’imminente avvio, al professor Alessandro Amadori è a dir poco preoccupante", dice la deputata democratica Irene Manzi, capogruppo in commissione Cultura. "Sorprende, infatti, come su un tema così urgente e drammatico sia stata scelta una personalità che più volte in diversi interventi ha avvalorato tesi delle responsabilità delle donne come causa delle violenze. Tesi che sembrano incompatibili con lo scopo che il progetto deve perseguire”, aggiunge.

Chiediamo una informativa del ministro Valditara”, dice la senatrice del M5S, Alessandra Maiorino perchè Amadori sarebbe autore di un libro in cui si parla di 'guerra dei sessi' e 'cattiveria delle donne'. Inoltre sostiene che c'è una piccola parte di donne che approfitta della tendenza maschile alla sottomissione e ne  fa una questione di business".

"Serve equilibrio nella scelta delle consulenze da parte del ministero dell'Istruzione, soprattutto su un tema delicato come il progetto di educazione affettiva e sentimentale nelle scuole. La  presenza di Alessandro Amadori nel gruppo di lavoro  lascia quanto meno perplessi" attacca la senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini, capogruppo in commissione bicamerale sul Femminicidio. "E' importante - prosegue - che le linee guida sull'educazione alla affettività siano scritte in modo equilibrato e senza colpevolizzare le donne, mentre il professore - ricorda Sbrollini - in alcune sue pubblicazioni ha parlato di 'donne cattive'.

"Il governo Meloni non finisce mai di stupire, ovviamente in negativo. L’ultima perla dal Ministro Valditara, che ha scelto uno dei massimi esperti negazionisti della violenza di genere come coordinatore del progetto che riguarda l'educazione  alle relazioni nelle scuole. Il prof. Alessandro Amadori, non solo sostiene tesi cospirazioniste sul tentativo delle donne di dominare i maschi e nega la violenza di genere, ma non è neanche minimamente esperto di questi temi - sottolinea in una nota la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi - Le ipotesi sono due: o si è trattato dell’ennesimo errore colossale, perché la destra e il ministro dell’Istruzione non conoscono bene di chi stiamo parlando; oppure il contrario, la destra e il ministro Valditara conoscono bene Amadori, visto che è una nomina politica, e ne condividono le idee. Complimenti per la scelta azzeccata, la destra che parla sempre di merito alla fine fa scelte basate solo ed esclusivamente sulle appartenenze politiche". 

"È evidente che Alessandro Amadori non può restare al suo posto continuando ad occuparsi di ‘educazione alle relazioni’ e non può più in generale occuparsi di istruzione dei e delle giovani di questo Paese in ruoli del governo - sostiene il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni - Un uomo convinto che stia crescendo un pericoloso ‘business della dominazione femminile’ non può mettere mano alle linee guida che dovrebbero contribuire a salvare le donne dalla violenza maschile. Non può".

Valditara: “Il progetto ‘Educare alle Relazioni’ è stato scritto dopo aver sentito diverse associazioni, no alle polemiche”

"Il progetto Educare alle Relazioni è stato scritto dal Dipartimento del Ministero dell'Istruzione e del Merito dopo aver sentito il parere delle associazioni dei genitori, degli studenti, dei docenti, dei sindacati, dell'ordine degli psicologi e di diversi esperti fra cui anche giuristi e pedagogisti. Il documento è stato letto, condiviso e sottoscritto da me. È questo il documento che presenteremo ed è questo documento che va giudicato", ha affermato dal canto suo il ministro Valditara, che oggi alle 11 nella sala Koch del Senato insieme ai ministri della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità, Eugenia Roccella presenterà il documento e le iniziative rivolte al mondo della scuola per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne. 

"Per un confronto proficuo su un tema importante, che riguarda i nostri giovani e tutta la società, sarebbe utile evitare polemiche pretestuose", conclude Valditara.