La scheda

Chi è Javier Milei, stella dell'anticonformismo

"Al Capone? Un benefattore". Istrionico e provocatorio, il neopresidente ultraliberista - ex calciatore ed ex cantante - è passato in pochi mesi da personaggio folcloristico ospite dei talk show a leader politico trascinante e vittorioso

Chi è Javier Milei, stella dell'anticonformismo
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Javier Milei

Nativo di Buenos Aires, Javier Milei rappresenta i colori di La Libertad Avanza (La Libertà va avanti), un gruppo che unisce le componenti più radicali della destra argentina, in contrasto con le altre due importanti correnti politiche del Paese: il macrismo e il peronismo-kirchnerista, protagoniste della cosiddetta "spaccatura" interna negli ultimi 20 anni.

Politico la cui eccentricità balza subito agli occhi, Milei è nato in una famiglia umile di origine italiana - padre autista di autobus e madre casalinga, che lo ha fatto crescere nel quartiere di Villa Devoto, dove ha completato gli studi secondari presso la Scuola Cardenal Copello. In seguito si è trasferito con la famiglia nella città di Sàenz Pena, nella provincia di Buenos Aires. 

In una recente intervista ha detto che, incuriosito dal crollo del tasso di cambio e dall'iperinflazione, decise di studiare economia già all'età di 11 anni. 
Laureato in Economia presso l'Università di Belgrano, ha conseguito due master presso l'Istituto per lo Sviluppo Economico e Sociale (Ides) e l'Università Torcuato di Tella. Nella tarda adolescenza, dal 1987 al 1989, è stato portiere dei Chacarita Juniors nelle divisioni inferiori, oltre ad aver cantato nella band "Everest", in cui ha  suonato soprattutto musica dei Rolling Stones.

Dopo essere stato economista presso diversi enti pubblici nazionali e internazionali e per il gruppo bancario Hsbc, è diventato membro del B20, il Gruppo di politica economica della Camera di Commercio Internazionale, e del Forum Economico Mondiale. Specialista in crescita economica, Milei per più di 21 anni è stato professore di materie economiche nelle università argentine.

Nel suo curriculum ufficiale viene presentato anche come conduttore radiofonico e personalità di successo nel settore della comunicazione e dei media
Senza dubbio deve la sua notorietà in Argentina al modo istrionico e provocatorio con cui - ben prima dell'aggressiva campagna elettorale che lo ha portato al successo - affrontava improvvisando le ospitate nei talk show televisivi. Modi senz'altro efficaci per comunicare posizioni ultraliberiste e libertarie, dense di contraddizioni ma presentate con rara efficacia e umorismo tagliente. Nel 2018 ha debuttato come attore nella opera teatrale da lui stesso scritta, "El consultorio de Milei", con Claudio Rico e Diego Sucalesca. Nel 2019 la rivista Noticias lo ha nominato come una delle persone più influenti in Argentina

Deputato e fantasioso difensore del libero mercato, ha usato con spregiudicatezza tutti i media - in particolare i social - per allacciare un filo diretto soprattutto con i più giovani e sbandierare la promessa di smantellare il sistema politico - che lui chiama con disprezzo "la Casta", termine che in Italia ha avuto una sua non breve popolarità. 
La sua proposta più nota è quella di “dollarizzare” l'economia: abolire cioè la moneta locale, il peso argentino, per usare al suo posto il dollaro americano - il che implica la chiusura della Banca centrale argentina e il trasferimento della politica monetaria nazionale nelle mani della Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti, curiosa interpretazione del sovranismo ma non senza fascino in un Paese stremato da un'inflazione al 140%. 
Milei peraltro ha promesso di abolire anche i ministeri dell'Educazione e dello Sviluppo Sociale, oltre a voler privatizzare la gran parte dei servizi pubblici, incluse Sanità e Istruzione.

Non devono averlo sfavorito nelle urne né i commenti misogini né le polemiche suscitate per aver proposto la libera vendita di armi da fuoco e persino degli organi umani, difficili peraltro da conciliare con la sua posizione drasticamente antiabortista. Molto noto è l'amore che porta ai suoi cinque cani - che chiama "bambini a quattro zampe": quattro di loro si chiamano come i suoi economisti preferiti: Milton (Friedman), Murray (Rothbard), Robert (Lucas) e Lucas (che prende il nome sempre da Robert Lucas). 
Di religione cattolica, sostiene di volersi convertire all'ebraismo con l'aiuto del suo consigliere, il rabbino Axel Wahnish. 
Ha una relazione con la comica e imitatrice argentina Fàtima Florez. 

E infine, sarà una battuta delle sue ma ha fatto davvero il giro del mondo: secondo Milei c'è un americano che è il prototipo del "benefattore sociale" - è Al Capone, il gangster.  

Javier Milei con la compagna Fàtima Florez Ap
Javier Milei con la compagna Fàtima Florez