25 novembre

Dalle Superwomen di Le Diesis al murale per Giulia: la street art contro la violenza sulle donne

Dal gesto per chiedere aiuto agli omaggi alle donne uccise: sui muri i messaggi per dire "Basta"

Dalle Superwomen di Le Diesis al murale per Giulia: la street art contro la violenza sulle donne
rainews
Murales contro la violenza sulle donne

Paola Cortellesi, Monica Vitti, Anna Magnani richiamano l'attenzione sull'alfabeto delle mani, il segnale segreto per chiedere aiuto in caso di episodi di violenza domestica. 

Indossano i panni delle Superwomen e fanno l'occhiolino, segno distintivo delle eroine del collettivo femminile di street artist Le Diesis, che stavolta disegna un itinerario a Trastevere a Roma: “Un omaggio alla Città Eterna che ha accolto la nostra arte a braccia aperte, ma anche un messaggio che inviamo in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne".

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne LeDiesis
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

LeDiesis dedicano i loro murales a donne che lasciano il segno: dalla Callas alla Magnani, da Barbie a Greta Thunberg, da Frida Kahlo a Liliana Segre, e anche ad alcuni uomini come Martin Luther King e Pietro Bartolo, il medico lampedusano dei migranti.

Il messaggio delle street artist è che “Dentro ognuno di noi risiedono dei superpoteri". Il marchio del collettivo sono la S di Superman e l'occhiolino, un invito alle persone comuni ad agire in prima persona, seguendo l'esempio dei #superhumans.

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne LeDiesis
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

Come chiedere aiuto con l'alfabeto delle mani

Una mano che mostra quattro dita e si chiude in pugno: è il gesto silenzioso, nato da un'iniziativa della Canadian Women's Foundation per chiedere aiuto in caso di episodi di violenza domestica durante il primo lockdown nel 2020 quando il numero di aggressioni in casa dovuti all’isolamento forzato erano aumentati in tutto il mondo.

È stato pensato per poter essere mostrato silenziosamente durante le videochiamate, ma è semplice da riconoscere, anche per strada e nei luoghi pubblici.

Se si riceve il segnale di aiuto, bisogna chiamare le forze dell'ordine e le autorità competenti ai numeri 112, 113 o al numero antiviolenza 1522. 

Violenza sulle donne: il segnale di aiuto The Canadian Women’s Foundation
Violenza sulle donne: il segnale di aiuto

I murales per Giulia

Per ricordare Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta, lo street artist TvBoy, ha scelto una scritta di colore rosso, simbolo delle campagne che puntano a sensibilizzare sul tema (come le scarpe rosse o le panchine).: “Stop alla violenza sulle donne": è il messaggio disegnato sul muro da una ragazza, ma anche ma una chiamata all'azione, un invito a riflettere sulle dinamiche sociali, a non tacere perché la violenza sulle donne è una responsabilità collettiva che richiede azione, consapevolezza e un cambiamento radicale nella mentalità della società.

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne TvBoy
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Un murale dedicato a Giulia è apparso al parco di Vigonovo. Realizzata dallo street artist Seneca, raffigura la ragazza, accompagnata dalla scritta: "Non smettere di dipingere il cielo. Per Giulia". Tutto intorno, sullo sfondo azzurro ci sono le copie stampate dei disegni che Giulia stessa realizzava.

Il murale per Giulia Cecchettin a Vigonovo (Venezia), 24 novembre 2023 ansa
Il murale per Giulia Cecchettin a Vigonovo (Venezia), 24 novembre 2023

“Stai zitta”, la campagna antiviolenza dell'Emilia Romagna

"Se mi lasci ti rovino", "Stai zitta, devi obbedirmi", "Ma quanto hai speso, non sai nemmeno fare la spesa", "Per chi ti sei vestita così": parole violente pronunciate dagli uomini nei confronti delle donne. Imparare a riconoscerle significa saper chiedere aiuto. È questo il senso della campagna di sensibilizzazione "Se te lo dice è violenza" che l'Emilia-Romagna lancia nelle strade e piazze delle sue città.

Manifesti rossi, con le frasi della violenza che campeggiano in nero e l'invito a chiamare i centri antiviolenza, con un codice Qr da fotografare con lo smartphone per avere più informazioni.   

Dodici frasi per 12 manifesti, uno per ciascun mese, che scandiranno l'intero prossimo anno, da gennaio a dicembre, per una campagna di comunicazione duratura per tenere sempre alta l'attenzione, perché "ciò che sta accadendo non è un'emergenza, è un problema sociale", spiegano Stefano Bonaccini e Barbara Lori, presidente della Regione e assessora alle Pari opportunità.

La campagna contro la violenza sulle donne in Emilia Romagna Ansa
La campagna contro la violenza sulle donne in Emilia Romagna