Aveva 65 anni

È morto il cantante irlandese Shane MacGowan, leader dei Pogues: soffriva di encefalite

Noto specialmente per aver fondato la band folk-punk attiva negli anni Ottanta e Novanta, MacGowan era nato il 25 dicembre del 1957 a Royal Tunbridge Wells, in Inghilterra

È morto il cantante irlandese Shane MacGowan, leader dei Pogues: soffriva di encefalite
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Shane MacGowan

“In Paradiso ci sono alcol, sigarette e canzoni irlandesi”, cantava. Tra i suoi brani più conosciuti c’è “Fairytale of New York”, del 1987, considerata da molti una delle canzoni di Natale più belle di sempre

Malato da tempo, aveva detto "soffro di encefalite", agli spettatori di un suo concerto, mentre indossava un paio di occhiali da sole. La malattia infatti provocava intensi dolori al cantante se esposto alla visione della luce.

Shane aveva un trascorso all'insegna di alcool, cocaina, eroina e sigarette che gli avevano stravolto i connotati e devastato i denti. Nel 2001 Sinéad O’Connor lo denunciò alla polizia, sperando che un arresto lo avrebbe obbligato a smettere. "È un angelo vicino alla fine che ha bisogno di aiuto - disse la cantautrice - È andato troppo lontano, ha raggiunto lo stadio in cui fisicamente non riesce a fermarsi e smettere di bere. Si è provocato troppi danni".

Nel 2016, dopo essere stato a lungo tra la vita e la morte, ha smesso questi eccessi e, affianco alla donna che lo ha amato da sempre, la giornalista Victoria Mary Clarke (abbandonata da piccola e cresciuta in orfanotrofio), ha iniziato una vita più moderata, uscendo solo per suonare.

Victoria racconta della vita del suo amato Shane, incontrato quando lei aveva 16 anni, in una divertente autobiografia, scritta sotto forma di intervista: “Una pinta con Shane MacGowan”

La donna oggi scrive su Instagram che MacGowan era “la misura dei suoi sogni” e "significava il mondo per lei".