Ex ministro

È morto Luigi Berlinguer, aveva 91 anni e da agosto era ricoverato all'ospedale di Siena

Cugino di Enrico Berlinguer, Luigi è stato deputato, senatore, ministro dell'Università e della ricerca

È morto Luigi Berlinguer, aveva 91 anni e da agosto era ricoverato all'ospedale di Siena
gettyimages
Luigi Berlinguer, giurista e politico italiano

È morto Luigi Berlinguer. L'ex ministro dell'Istruzione aveva 91 anni e da agosto era ricoverato all'ospedale "Le Scotte" di Siena, dove è deceduto. Cugino di Enrico Berlinguer, Luigi è stato deputato, senatore, ministro dell'Università e della ricerca nel primo governo Prodi.

L'ultima elezione nel 2009 al Parlamento europeo con il Pd. Negli ultimi anni è stato presidente del Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti. 

Siena è la città dove ha insegnato diritto per molti anni all'università, di cui è stato anche rettore dal 1985 al 1994. Originario di Sassari, cugino di Enrico Berlinguer, ha avuto un percorso politico nel Pci, nel Pds, nei Ds e anche nel Pd. La camera ardente sarà aperta domani mattina nell'aula magna storica al rettorato dell'università di Siena. 

Valditara: “Ha lasciato traccia importante” 

"Apprendo ora con grande dolore della scomparsa di Luigi Berlinguer. È stato un ministro appassionato di scuola, sempre aperto al dialogo, ha lasciato una traccia importante. Ai suoi cari le mie più sentite condoglianze". Lo scrive su X il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara. 

Letta: “Profonda tristezza”

"Apprendo con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Luigi Berlinguer. Una vita per il miglioramento della ricerca e dell'insegnamento nel nostro paese. Lascia riforme importanti, valori profondi e idee lungimiranti. È stato un vero privilegio lavorare con lui". Lo scrive su X l'ex premier Enrico Letta.

Giani: "Onoreremo la sua eredità in ogni angolo della nostra amata regione, la Toscana"

"Oggi la Toscana piange la scomparsa di una delle personalità politiche e istituzionali più significative del nostro paese, Luigi Berlinguer. La sua lunga e preziosa carriera come consigliere regionale della Toscana, parlamentare, Ministro della pubblica istruzione e Rettore dell'Università di Siena ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità. Domani, uniti nel ricordo, onoreremo la sua eredità in ogni angolo della nostra amata regione!" Lo dichiara Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, dopo aver appreso della scomparsa di Luigi Berlinguer.

Schlein: “Cordoglio della comunità democratica”

''Esprimo a nome di tutta la comunità democratica il più profondo cordoglio per la scomparsa di Luigi Berlinguer. Ci lascia una personalità appassionata e impegnata ma soprattutto Luigi Berlinguer lascia a noi l'eredità di avere a cuore, e difendere, il patrimonio inestimabile della nostra cultura politica. Ai suoi familiari e ai suoi amici vanno le nostre condoglianze''. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.

Prodi: “Dolore per la scomparsa”

Ho appreso ora, con dolore, della scomparsa di Luigi Berlinguer. A lui ero legato da sentimenti di vera amicizia, un legame forte, a cui si univa una stima profonda. Luigi Berlinguer aveva una autentica passione per la scuola pubblica, un impegno condotto con  intelligenza e rigore. Era un europeista convinto e ha dedicato la sua vita alla politica. Il mio pensiero affettuoso va ai suoi cari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene". Lo scrive l'ex premier Romano Prodi.

Addio a Luigi Berlinguer

L'ex ministro è morto a 91 anni (è nato a Sassari il 25 luglio del 1932) dopo una lunga degenza all'ospedale di Siena dall'agosto scorso. Cugino di Enrico Berlinguer, imparentato con Francesco Cossiga, è stato deputato e senatore e ha fatto parte del governo Ciampi nel 1993 guidando il dicastero dell'Università e della ricerca scientifica. Dal 1996 al 2000 è stato ministro della Pubblica istruzione, prima con Romano Prodi e poi con Massimo D'Alema. L'ultima elezione risale al 2009, quando entrò nel Parlamento europeo con il Pd. 

La camera ardente sarà allestita nella sala del rettorato dell'università di Siena, l'amato ateneo di cui fu rettore dal 1985 al 1993. 

Iscritto alla Federazione Giovanile Comunista Italiana sarda, ne diventerà segretario provinciale di Sassari e regionale. Nel 1952 diventò membro della direzione nazionale. La sua carriera politica nel partito comunista parte dal basso. Prima consigliere comunale di Sennori (un piccolo centro della provincia di Sassari) dal 1956 al 1960, e sindaco dello stesso comune dal 1960 al 1964. Poi consigliere provinciale dal 1956, è stato deputato del PCI per la Sardegna nella quarta legislatura 1963-1968, membro della Commissione Affari costituzionali della Camera, impegnato in modo particolare sui temi della riforma della scuola e dell'università. Nel 1993, lasciando il rettorato di Siena, accetta la designazione a Ministro dell'Università e della ricerca scientifica offertagli dal Presidente del Consiglio dei ministri Carlo Azeglio Ciampi. Nel 1994 si candida alla Camera come capolista progressista nella circoscrizione della Toscana e viene eletto. Ricandidatosi nel 1996, vince nel collegio di Firenze 1. Nel 2001, è eletto al Senato nel Collegio di Pisa, chiamato a far parte della VII Commissione permanente Istruzione pubblica e ricerca e della Giunta per gli affari delle comunità europee. 

Dal 1996 al 1998 assume nel primo governo Prodi la guida del Ministero della pubblica istruzione e, ad interim, di quello dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica, per proseguire nei successivi governi sino al 2000 come ministro della Pubblica istruzione. Dal 2007 è Presidente della Commissione di Garanzia del Partito Democratico. Nell'aprile del 2009, all'età di 77 anni, accetta la candidatura al Parlamento europeo per il PD come capolista per la circoscrizione Nord Est. Nel 2010 ha firmato il manifesto del Gruppo Spinelli per un'Europa federale.