Il forte boato nella notte

Esplosione nel centro accoglienza migranti a Viterbo, 31 feriti, uno è grave, Pm: "Disastro colposo"

Prefetto: 'Oggi riunione di emergenza". Aperto fascicolo in procura. 6 i codici rossi, 9 gialli. Ancora ignote le cause, la struttura ospita richiedenti asilo nella zona industriale di San Lorenzo Nuovo, il Sindaco: "Indagini per chiarire cause"

Deflagrazione all'una di questa notte con una forte esplosione nel centro di accoglienza migranti di San Lorenzo Nuovo, nel viterbese. Una trentina i feriti. Sei codici rossi, 9 gialli e 16 verdi al momento del ricovero. Questo è il bilancio delle persone che sono state ricoverate in vari ospedali tra Roma, Viterbo, Tarquinia, Orvieto e Pisa.  

Le ultime notizie sono di 5 i feriti dimessi, in due sono stati trasferiti nel centro grandi ustioni al Sant'Eugenio di Roma, mentre un altro migrante coinvolto è tuttora in gravi condizioni. I ricoverati, tutti di diverse nazionalità, hanno età compresa tra i 62 e 1 anno. La più grande di età è una donna e anche la più piccola. 

Il Pubblico Ministero della procura di Viterbo ha aperto un fascicolo per “Disastro Colposo”. Letti gli atti con gli accertamenti tecnici dei Carabinieri, secondo quanto riporta l'agenzia AGI, potrebbe però essere modificata. Si tratta di una struttura che ospita richiedenti asilo, soprattutto nuclei familiari, situata nella zona industriale del paese: ancora ignote al momento le cause dell'esplosione. I migranti erano ospitati nei mini appartamenti della struttura di accoglienza della società “Ospita”.

Tra gli ospedali coinvolti nell'assistenza il Policlinico Agostino Gemelli di Roma e l'ospedale Belcolle di Viterbo. Ad intervenire sul posto 2 eliambulanze dal Lazio, 1 eliambulanza dalla Toscana e 20 ambulanze da Lazio, Toscana e Umbria. Tutto il coordinamento dei soccorsi è stato effettuato dalla Centrale Operativa Lazio Nord di Ares 118.

Prefetto Viterbo: “Riunione di emergenza”

Il prefetto di Viterbo, Antonio Cananà, ha convocato per oggi pomeriggio una riunione d'emergenza per fare chiarezza sull'accaduto. “All'interno della struttura non esistevano impianti a gas - hanno spiegato gli amministratori di ”Ospita" - sia per il riscaldamento che per l'uso cucina, dovremo appurare le origini dell'esplosione,  noi ci riteniamo parte lesa." 

 

Le indagini per chiarire la causa dell'esplosione

In tarda mattinata sul luogo dell'esplosione di questa notte è stata effettuata l'ispezione dei tecnici dei vigili del fuoco di Viterbo. Rimane ancora un mistero la causa che ha innescato la deflagrazione che ha distrutto completamente la palazzina per l'accoglienza dei migrati gestita dalla società Ospita s.r.l. e due aziende adiacenti: una falegnameria e una piccola azienda vinicola.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Montefiascone coadiuvati dal comando provinciale del capoluogo. In un primo momento, voci non confermate, parlavano come probabile causa dell'esplosione di una fuga di gas. Ipotesi fermamente smentita da Sebastiano Sani, legale della società e comproprietario della palazzina: "Posso dichiarare che qui in località Metata a San Lorenzo la società Ospita dotava di tre appartamenti per l'affido di 30 persone extracomunitarie da parte della Prefettura di Viterbo, nella modalità di uso appartamenti - ha spiegato Sani - noi per scelta aziendale, come dichiarato negli atti che ha la Prefettura, abbiamo utilizzato solamente elettricità, sia per il riscaldamento che per le cucine."   Una dichiarazione che va in antitesi con quello dichiarato questa mattina dal colonnello dei carabinieri, Massimo Friano: "Come probabile causa dell'esplosione - ha detto Friano -l'ipotesi più probabile, rimane quella, che sia stata generata da un locale saturo di gas." A questo punto rimarrebbe da capire da dove potrebbe essere partita questa ipotetica fuga di gas.

 

esplosione viterbese struttura accoglienza migranti rainews Vvf
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Sindaco di San Lorenzo Nuovo: "Siamo stati subito allertati e ci siamo attivati" 

"L'emergenza è finita e per fortuna non vi sono state conseguenze negative, saranno le indagini a chiarire cosa ha causato l'esplosione". Lo ha detto all'agenzia LaPresse, il sindaco di San Lorenzo Nuovo, in provincia di Viterbo, Massimo Bambini, in merito all'esplosione avvenuta nella notte nella zona industriale della città, in una struttura che ospita richiedenti asilo: "Siamo stati subito allertati e ci siamo attivati" per gli interventi necessari, ha concluso il primo cittadino.

Esplosione in centro accoglienza migranti di Viterbo Ansa/Vigili del fuoco
Esplosione in centro accoglienza migranti di Viterbo

Il messaggio del presidente della Regione Lazio

"Esprimo, a nome della Regione Lazio, la vicinanza alle famiglie colpite dell'esplosione di una struttura nei pressi di Viterbo che ospita il Centro di accoglienza straordinaria (Cas). Ringrazio i soccorritori e i medici che stanno curando i feriti in vari ospedali del territorio". Così, su X, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.