Dopo 5 giorni, continuano le ricerche, anche al confine con l'Austria

Si allarga la ricerca dei fidanzati scomparsi, oggi Giulia avrebbe dovuto discutere la tesi

Trovati brandelli di vestiti femminili sull'argine del fiume Muson ma non sarebbero di Giulia. La ragazza aveva lasciato Filippo già due volte. La zia della 22enne: “Filippo non era contento che lei si laureasse prima"

Sono passati 5 giorni dalla scomparsa degli ex fidanzati Giulia Cecchettin, ventiduenne di Vigonovo, e Filippo Turetta, coetaneo padovano, e di entrambi non c'è ancora traccia. La targa dell’auto di Filippo è stata registrata nel Bellunese in direzione Dobbiaco, domenica alle 9:07, in direzione Austria. Infatti, le ricerche si sono estese anche all'Alto Adige: i vigili del fuoco di Sesto Pusteria stanno setacciando la zona delle Dolomiti, tra i comuni di Sesto e San Candido, insieme al soccorso alpino e alla guardia di finanza, che sta sorvolando la zona in elicottero.

Si perlustra l'area nella speranza di trovare tracce del passaggio dell'auto con la quale i due si sarebbero allontanati. Ma l'ipotesi che la vettura sia effettivamente giunta a Dobbiaco, al momento, è solo presa in considerazione; in ogni caso, le autorità hanno allertato anche le forze di polizia estere.

Ed è di pochi minuti fa la notizia del ritrovamento di brandelli di tessuto di abiti femminili sull'argine del fiume Muson ricadente nel tratto di Stigliano, nel comune di Santa Maria di Sala, provincia di Venezia. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, i pezzi dei vestiti non sarebbero stati associati, almeno per il momento, a Giulia. La procura di Venezia non avrebbe ancora aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di omicidio o istigazione al suicidio. La prefettura di Venezia coordina le ricerche con sommozzatori nel fiume Brenta per non lasciare nulla di intentato.

 

Oggi Giulia avrebbe dovuto discutere la tesi in Ingegneria biomedica

L'intervista a Elisa, compagna di facoltà di Giulia e Filippo - Video

“Un pensiero particolare va a Giulia, che è scomparsa da alcuni giorni e che avrebbe dovuto oggi sostenere l'esame di laurea. La comunità dei docenti e del personale del Dipartimento si unisce a quella degli studenti, nell'augurio di avere presto lei tra i nostri neolaureati, e divedere anche Filippo raggiungere il traguardo della laurea”. Lo ha detto Stefano Tomasin, presidente della commissione di Laurea in Ingegneria biomedica dell'Università di Padova, durante la proclamazione dei laureati del corso frequentato da Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Oggi la ragazza avrebbe dovuto sostenere l'esame finale.

Aveva lasciato Filippo, suo compagno di corso, già due volte, l’ultima ad agosto. Lui sperava di farle cambiare idea. La ventiduenne era pronta a partire per Reggio Emilia, dove voleva frequentare un corso di fumetti, sua altra grande passione. Per questo, deducono gli inquirenti, la laurea, per Filippo, avrebbe significato il distacco totale da lei.

Intanto, i parenti di Giulia avanzano le prime ipotesi sul motivo di questa sparizione. “Pensiamo che Filippo non volesse questa laurea, non voleva vederla andare via, per questo l’ha presa”, ha affermato lo zio materno, Andrea Camerotto. Versione confermata anche da Elisa, zia di Giulia: “Filippo non era contento che Giulia si laureasse perché temeva che si potesse allontanare da lui”.

Le ultime tracce

Secondo quanto accertato, sabato pomeriggio, attorno alle 18, Filippo e Giulia si sono visti al centro commerciale “Nave de Vero” di Marghera (la ragazza voleva comprare un paio di scarpe per la laurea) e alle 20 hanno cenato al Mc Donald's. Alle 22:43 Giulia ha mandato l'ultimo messaggio alla sorella Elena. Alle 23 il cellulare di Filippo è stato agganciato a una cella telefonica nell'area di Fossò. Alle 23:15 un vicino di casa di Giulia ha raccontato di aver visto i due litigare animatamente in auto, in un parcheggio non lontano dall'abitazione della ragazza. Alle 23:30 la vettura è stata ripresa da una telecamera di videosorveglianza nella zona industriale di Fossò, poi è stata immortalata nel Trevigiano, a Maserada sul Piave, e a Vazzola. L'auto, sempre quella notte, è stata rilevata in Friuli e la mattina seguente a Ospitale, in provincia di Belluno, alle 9:07. Dopo giorni di silenzio, la segnalazione di San Candido apre una nuova strada.

 

Il mistero delle tracce di sangue

Le ricerche si concentrano anche nell'area di Fossò. Carabinieri e vigili del fuoco hanno nuovamente perlustrato la zona dove sono state rinvenute tracce di sangue, lunedì mattina. Si attendono le analisi dei campioni prelevati per capire se appartengano a Giulia o a Filippo.

 

La sorella di Giulia: “Non aveva paura di Filippo”

“Se mia sorella avesse avuto paura di Filippo, non sarebbe mai uscita da sola con lui” ha affermato Elena Cecchettin, la sorella di Giulia. “Non penso che fosse spaventata da quel punto di vista. Magari era più che altro stanca, scocciata di continuare a vivere questa situazione dalla quale era uscita, senza uscirne veramente”, ha aggiunto la ragazza. I due giovani erano stati assieme fino all'agosto scorso, quando Giulia aveva deciso di troncare la relazione. “Se mi piaceva Filippo? Non tanto - ha aggiunto Elena – Lui era molto possessivo nei suoi confronti, era geloso anche del tempo che lei passava con me e questa cosa non mi faceva stare tranquilla, soprattutto quando uscivano da soli dopo che lei l’aveva lasciato, la controllava”. Eppure i due continuavano a vedersi: "Erano incontri sempre più dilatati - ha detto Elena - incontri in amicizia, anche se non tanto in amicizia, perché ogni volta lui cercava di rinnovare questa sua proposta di ritornare insieme”.

 

Le famiglie convocate in caserma

Ieri i carabinieri hanno convocato in caserma a Vigonovo prima la famiglia di Giulia e poi quella di Filippo. Sono stati analizzati i computer dei due giovani alla ricerca di qualche indizio utile.