La sera tra il 9 e il 10 novembre, nel grande teatro del carcere

Lo spettacolo “Extravagare. Rituale di reincanto”, per parlare di nuove strade, in cerca di armonia

In scena il nuovo spettacolo di Opera Liquida, la compagnia composta da detenuti ed ex detenuti attori. Come nelle precedenti produzioni, anche nel nuovo progetto si mescolano linguaggi provenienti da diverse discipline

Lo spettacolo “Extravagare. Rituale di reincanto”, per parlare di nuove strade, in cerca di armonia
Opera Liquida
Opera Liquida

Opera Liquida, la compagnia composta da detenuti ed ex detenuti attori, è stata fondata da Ivana Trettel 15 anni fa, e si sta preparando a debuttare, la sera tra il 9 e il 10 novembre, con il nuovo spettacolo: “Extravagare. Rituale di reincanto”, in collaborazione con la Direzione della Casa di Reclusione Milano Opera e il patrocinio del Ministero della Giustizia e del Comune di Milano. 

Le prove si stanno svolgendo nella Casa di Reclusione Milano e lo spettacolo si terrà nel grande teatro del carcere che conta 400 posti.
La storia in scena, a firma di Ivana Trettel ed Alex Sanchez, è poetica e intensa e approfondisce la civiltà della Grande Madre, società non belligerante, in perfetta parità tra i generi e dedita alla ricerca di cultura e bellezza, per ribaltare con forza l’idea di un male insito nella natura umana.

Come nelle precedenti produzioni di Opera Liquida, nel nuovo progetto si mescolano linguaggi provenienti da discipline diverse. Fulcro della drammaturgia scenica è un’installazione ispirata all’opera “Grande oggetto pneumatico”, realizzata a Milano nel 1959 a firma del Gruppo T, nata dalla collaborazione straordinaria della compagnia con Giovanni Anceschi, artista cinetico tra i fondatori del Gruppo T. Il “Grande oggetto pneumatico” è inserito nelle scenografie di Marina Conti e Ivana Trettel, realizzate dai detenuti scenografi, per tracciare le nuove strade da percorrere alla ricerca di armonia.

Nella narrazione della preistorica civiltà, lo spettacolo incontra le danze antiche, in particolare Orissi e Kathakali, che contaminano le partiture fisiche degli attori, restituendo una formalizzazione attenta e viva, grazie alla collaborazione con Mario Barzaghi del Teatro dell’Albero.

I costumi, firmati, come già in precedenza, da Salvatore Vignola, designer di alta moda, sono realizzati dai detenuti costumisti sotto la guida di Tommaso Massone. L’allestimento tecnico è a cura di Silvia Laureti, Mario Pinelli con i detenuti tecnici audio luci. Il brano Strange days, prodotto all’interno del carcere, è di Brian Storm. In scena Michel Alvarez, Alessandro Arisio, Alessandro Bazzana, Sohaib Bouimadaghen, Carlo Bussetti, Alfonso Carlino, Eleonora Cicconi, Vittorio Mantovani, Papa Mor Tham, Nicolae Stoleru. La cura del progetto è affidata a Nicoletta Prevost.

Opera Liquida fa parte della rete nazionale “Per Aspera ad Astra - come riconfigurare il carcere attraverso cultura e bellezza”, promossa da Acri con il contributo di Fondazione Cariplo e altre dieci fondazioni di origine bancaria.

Interrogandoci sull’esistenza dell’umanità, sulle sue vuote e devastanti dinamiche e approfondendo le riflessioni di Aryun Appadurai e di Byung-Chul Han sulla deresponsabilizzazione e la deritualizzazione, abbiamo incontrato inaspettatamente la società della Grande Madre: dimostrazione che l’essere umano ha vissuto per 20.000 anni in armonia con il cosmo. Per mano ci hanno accompagnato Marija Gimbutas, Raine Eisler, Giuditta Pellegrini. E mentre aumentava lo stupore e la gioia per questo affascinante viaggio, un nuovo interrogativo ci ha invaso. Perché molte persone non ne sanno nulla? Perché non studiamo fin dall’infanzia questa straordinaria civiltà? Perché continuiamo a giustificare gli orrori del mondo affermando che è nella natura umana? Ecco, ci opponiamo a questa idea certi della possibilità di Extravagare, di trovare nuove strade, nuove prospettive, anche grazie ad un Rituale di reincanto. Questo l’augurio.” - rRacconta Ivana Trettel, che firma regia e drammaturgia dello spettacolo.

Il debutto di “Extravagare. Rituale di reincanto” arriva dopo oltre un anno e mezzo di ricerca e lavoro da parte della compagnia e coincide con l’avvio della seconda edizione della Masterclass “L’officina di Opera Liquida: un incrocio di sguardi tra teatro e accademia” sostenuta dall’8 per Mille Chiesa Valdese, offerta a titolo gratuito a 30 studenti universitari e operatori. Il lavoro ha previsto il coinvolgimento della direttrice artistica Ivana Trettel, delle professoresse Laura Mariani, Rossella Mazzaglia e Cristina Valenti del Dipartimento delle Arti, Università di Bologna e del professor Filippo Giordano della LUMSA di Roma, dei docenti dei laboratori di formazione professionale sui mestieri del teatro e delle persone detenute che vi partecipano: attori, scenografi, costumisti e tecnici audio luci coinvolti nella realizzazione dello spettacolo.