La polemica

Il no di Schlein all'invito ad Atreju, Meloni: "Bertinotti non temeva il dialogo"

"Sarebbe la prima volta, una delle pochissime volte che qualcuno dice di no" commenta la premier da Zagabria. La controreplica della segretaria dem: "Aspettiamo Meloni in Parlamento sul salario minimo"

Il no di Schlein all'invito ad Atreju, Meloni: "Bertinotti non temeva il dialogo"
Afp

"Sarebbe la prima volta, una delle pochissime volte che qualcuno dice di no. Non mi sento di giudicare, la manifestazione si svolge lo stesso, supereremo". Così Giorgia Meloni commenta il diniego della segretaria del Pd Elly Schlein all'invito ad Atreju, la manifestazione politica giovanile di Fratelli d'Italia nata nel 1998 e che si svolgerà a Roma a a metà dicembre. "È un pezzo che non mi occupo di Atreju - ha aggiunto Meloni - conoscete la tradizione, è una festa aperta per antonomasia, è stata la prima a immaginare confronti anche fra leader molto diversi. Un tempo Fausto Bertinotti non aveva timore a presentarsi e a dialogare, con l'orgoglio della diversità delle posizoni. Prendo atto che le cose sono cambiate. Mi sono sempre presentata quando sono stata invitata, e ho aperto agli inviti. I leader che hanno partecipato in questi 25 anni sono stati di tutti gli schieramenti, ricordo capi di governo della sinistra, Gentiloni, Letta".

A stretto giro, è arrivata la controreplica: “Dopo mesi di rinvii Giorgia Meloni vuole sfilare definitivamente al Parlamento la discussione sul salario minimo, voltando le spalle a 3.5 milioni di lavoratori e lavoratrici. È lì che vi aspettiamo per confrontarci e votarlo, se ne avete il coraggio” dice Schlein, ribadendo che questa non è fase da incontrarsi alle feste di partito, ma in Parlamento, sui temi concreti come il salario minimo. Il salario minimo è il 'cavallo di battaglia' delle opposizioni e unica proposta finora unitaria e sta per essere destinato verso un binario  morto dall'emendamento della maggioranza che di fatto svuota il ddl  della minoranza.

Tra un botta e risposta e l'altro (che tra la premier e la segretaria dem si protrae quotidianamente da una settimana, da quando, cioè, si è svolta la manifestazione del Pd a Piazza del Popolo, a Roma), si inserisce, chiamato in causa, Fausto Bertinotti. "Non voglio entrare nel merito di questa cosa. Dico solo che sono cicli diversi della politica, è passato un quarto di secolo. La politica era diversa" dice l'ex leader di Rifondazione comunista.