La visita di Stato in Asia

Mattarella in visita in Uzbekistan: "Dialogo e cooperazione contro i fantasmi dell'imperialismo"

L'incontro con Mirziyoyev e i memorandum strategici. "Alla mia età non immaginavo di poter assistere alla guerra in Europa". "Sviluppare il dialogo qui, è via per coltivare la pace e garantire il benessere di fronte ai gravi conflitti mondiali"

Mattarella in visita in Uzbekistan: "Dialogo e cooperazione contro i fantasmi dell'imperialismo"
LaPress
l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Shavkat Mirziyoyev, Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, in occasione della visita Ufficiale

Scambio di saperi e idee tra Italia e Uzbekistan. "Uno scambio di grande valore" secondo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita di Stato a Tashkent.

"Solo il dialogo e la cooperazione - fondati sul rispetto reciproco e sul valore inalienabile della persona umana, in tutte le sue diverse manifestazioni - potranno debellare i fantasmi che si riaffacciano dell'imperialismo e consentire di affrontare con successo i problemi che mettono a rischio l'umanità e il suo progresso, dai cambiamenti climatici, con l'estensione della desertificazione, alla transizione energetica, per assicurare opportunità di crescita alle giovani generazioni in tutti i continenti", ha detto il Capo dello Stato nel suo discorso nella sede uzbeca del Politecnico di Torino a Tashkent. 

Il presidente è atterrato ieri nel Paese dell'ex-Unione sovietica dove ha incontrato il presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev. "La relazione tra Uzbekistan e Europa è solida ma va ampliata. Noi ci impegneremo in Ue perché questo avvenga", così il Capo dello Stato durante il vertice. "Dobbiamo rafforzare la collaborazione tra Europa e Asia e l'Asia centrale in quest'ottica è la chiave", ha aggiunto. “Sviluppare il dialogo è la via per coltivare la pace e garantire il benessere di fronte ai gravi conflitti mondiali”, ha ribadito il Capo dello Stato.

"Alla mia età non immaginavo di poter assistere alla guerra in Europa"

Stiamo incoraggiando tutti i tentativi di mediazione in corso (in merito alla guerra tra Russia e Ucraina, ndr). Naturalmente che rispettino l’integrità territoriale Ucraina”. Quello della Russia è un "grave errore che riporta indietro il tempo. Nessuna controversia può essere risolta aggredendo il vicino. Nessuno vuole umiliare e indebolire il ruolo della Russia". Così il presidente della Repubblica italiana durante l'incontro.

“Due popoli e due Stati unica soluzione”

Poi il Capo dello Stato affronta anche l'altra guerra, quella nel cuore del Medio Oriente: "Le azioni militari devono tenere conto delle vittime civili, ma non si può mettere sullo stesso piano la deliberata azione di Hamas di colpire civili inermi". Dopo aver ribadito che le vittime civili sono tutte uguali, il presidente della Repubblica ha espresso "grande preoccupazione per la situazione umanitaria della popolazione, anche per il mancato rispetto dei diritti umani e in particolare della condizione delle donne  e dei bambini".

"Va ribadito - nell'interesse dei Palestinesi - che Hamas non rappresenta il popolo palestinese. Quello che ha fatto Hamas il 7 ottobre sgozzando bambini, violentando le donne, prendendo ostaggi bambini e anziani, firmando le scene di violenza è un insulto all'unanimità", ha affermato il presidente. "Resto convinto che l'unica soluzione che porti alla stabilità e alla pace sia quella di due popoli e due stati", ha concluso Mattarella.

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Uzbekistan RaiNews
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Uzbekistan

Al termine dei colloqui la firma di alcuni, importanti, accordi strategici “particolarmente ambiziosi” ha detto Mattarella al Politecnico, dove gli è stato conferita un'onorificenza nell'ambito del seminario “Direzione 4.0: Collaborazione su Istruzione e Innovazione per la Trasformazione dell’Industria dell’Uzbekistan”. Tra i memorandum d'intesa quelli nel campo della scienza, della tecnologia, dello sport e dell'innovazione, uno sullo sviluppo dell'istruzione pubblica e un altro ancora sull'esenzione dall'obbligo di visto per corto soggiorno in favore dei titolari di passaporto diplomatico.

"L'attuale fase storica, contrassegnata da tensioni che rischiano di creare nuove fratture a livello globale - osserva il capo dello Stato -, sottolinea ancora di più il valore" della collaborazione culturale come quella che si svolge qui a livello universitario. "Lo scambio di saperi e di idee è stato sempre al cuore del nostro partenariato e questa esperienza, frutto della collaborazione ormai più che decennale con una prestigiosa università italiana - il Politecnico di Torino - rappresenta una testimonianza concreta del percorso che Uzbekistan e Italia stanno affrontando assieme, con lo sguardo rivolto al futuro".

Il Presidente della Repubblica chiude il suo intervendo usando la metafora del "Come un cammello in una grondaia", citando la figura di Al Biruni e del cantautore Franco Battiato. Biruni "un millennio fa, dette contributi decisivi in campi molteplici. Un genio universale che anticipò di alcuni secoli i grandi umanisti del Rinascimento europeo. Una lezione rilevante che ci parla ancora oggi, tanto da indurre - mille anni dopo - un grande musicista italiano, scomparso due anni or sono, a intitolare una delle sue composizioni ricca di sonorità religiose e spirituali: "Come un cammello in una grondaia". Espressione mutuata da Al Biruni e che Battiato volle come incipit di un testo contro la guerra e la violenza". 

l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Shavkat Mirziyoyev, Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, in occasione della visita Ufficiale Lapresse
l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Shavkat Mirziyoyev, Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, in occasione della visita Ufficiale

Mattarella è il primo capo di Stato a visitare l'Uzbekistan dai tempi di Oscar Luigi Scalfaro nel 1997. La sua visita, seguita a quella in Corea del Sud, avviene a pochi mesi dal viaggio ufficiale a Roma di Mirziyoyev, per definire il partenariato strategico tra Italia e Uzbekistan, in ambito politico, economico, commerciale, militare, culturale e turistico. 

Il capo dello Stato esprime "stima" nei confronti del presidente uzbeko e aggiunge: "Ci vediamo a pochissima distanza dalla sua graditissima visita a Roma, questo dimostra come stiamo intensificando i nostri rapporti di amicizia e di volontà di collaborazione per far crescere quello che l'accordo di partenariato strategio ha manifestato come intendimenti e programmi di azione. Noi consideriamo l'Uzbekistan un partner di grande rilievo in Asia centrale e nel contesto più ampio e decisivo dei rapporti tra Europa e Asia". Mirziyoyev ha definito "ancora più sostanziosi" i rapporti tra Roma e Tashkent, sottolineando che "sono stati stabiliti molti contatti tra i ministeri, gli enti e le nostre società. C'è un dialogo tra i nostri Parlamenti e i ministeri degli Esteri" Prima dell'incontro ufficiale al Palazzo Presidenziale Kuksaroy, dove sono state firmate intese bilaterali, Mattarella ha deposto una corona al Monumento dell'Indipendenza. 

Domani prima di far rientro a Roma, Mattarella visiterà a Samarcanda le tre Madrase di Ulugh Beg, Tilya Kori e Sher-Dor e il Complesso Monumentale Shah-i-Zinda. Ultima tappa al Centro Storico di Khiva.  
 

Campus del Politecnico di Torino in Uzbekistan Politecnico di Torino
Campus del Politecnico di Torino in Uzbekistan

Le tre intese bilaterali firmate a Seul

Nella prima tappa del viaggio di Stato in Asia, a Seul il presidente Sergio Mattarella ha firmato altre tre intese bilaterali. La prima è l'accordo tra l'Institute for Basic science coreano e l'Istituto nazionale di fisica nucleare italiano, la seconda tra il ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia coreano e il ministero delle Imprese e del Made in Italy che mira a implementare la collaborazione industriale nel settore dei semiconduttori, in quello dei minerali critici, in quello automobilistico e le nuove tecnologie verdi; infine un accordo tra l'Agenzia spaziale internazionale italiana e il ministero della Scienza e dell'Ict di Seoul nel campo delle attività spaziali per fini pacifici.

Con la visita del Capo dello Stato si è aperto "un nuovo capitolo nella storia dei legami tra i due Paesi", ha spiegato entusiasta il presidente coreano Yoon Suk-yeol aggiungendo che i due Paesi "hanno eccellenti capacità produttive e capacità avanzate e c'è quindi ampio spazio per aumentare investimenti e scambi".  

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Yoon Suk Yeol,Presidente della Repubblica di Corea,in occasione della visita di Stato Quirinale
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Yoon Suk Yeol,Presidente della Repubblica di Corea,in occasione della visita di Stato