La sentenza

La Corte Europea dà ragione alla Superlega: "Abuso di posizione dominante di Fifa e Uefa"

Non si possono imporre sanzioni alle squadre che partecipano ad altre competizioni. Lo dichiara la Corte di Giustizia Europea. Reichart (A22 Sports): "Il monopolio è finito, il calcio è libero". Ceferin: "Il mondo del pallone non è in vendita"

La Corte Europea dà ragione alla Superlega: "Abuso di posizione dominante di Fifa e Uefa"
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Aleksander Ceferin

La Corte di Giustizia Europea si è espressa a favore della Superlega, sottolineando che esiste un abuso di potere dominante da parte della Uefa e della Fifa che esercitano un monopolio. Secondo la sentenza pubblicata dalla Corte europea: "Le norme FIFA e UEFA sull'approvazione preventiva delle competizioni di calcio per club, come la Superlega, sono contrarie al diritto dell'Unione Europea. Sono contrari al diritto della concorrenza e alla libera prestazione dei servizi". Così la Corte di Giustizia UE sul ricorso presentato dai fondatori della Superlega in merito al ruolo di Uefa e Fifa nel mondo del calcio.

Florentino Perez gettyimages
Florentino Perez

La Corte dichiara poi che, "quando un'impresa in posizione dominante ha il potere di determinare le condizioni alle  quali imprese potenzialmente concorrenti possono accedere al mercato, tale potere, tenuto conto del rischio di conflitto di interessi che dà luogo a tale potere, deve essere soggetto a criteri utili per garantire che siano trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati. Tuttavia, i poteri della Fifa e della Uefa non sono  soggetti a nessuno di questi criteri. La Fifa e la Uefa stanno quindi abusando di una posizione dominante". 

"Inoltre, data la loro natura arbitraria, le loro norme in materia di  approvazione, controllo e sanzioni devono essere considerate  restrizioni ingiustificate alla libera prestazione dei servizi. Ciò  non significa che una competizione come il progetto della Superlega  debba necessariamente essere approvata. La Corte, interpellata in  generale sulle regole Fifa e Uefa, nella sua Sentenza non si pronuncia su quello specifico progetto".

Parallelamente, la Corte osserva che "le norme Fifa e Uefa relative  allo sfruttamento dei diritti mediatici sono tali da arrecare danno ai club calcistici europei, a tutte le società operanti nei mercati dei  media e, in ultima analisi, ai consumatori e ai telespettatori,  impedendo loro di godere di nuove e potenzialmente innovative  Competizioni interessanti, spetta però al Tribunale di Commercio,  verificare se tali regole possano comunque avvantaggiare diversi  attori del calcio, ad esempio garantendo in modo solidale la  redistribuzione dei profitti generati da queste serate".

Florentino Perez e Aleksander Ceferin gettyimages
Florentino Perez e Aleksander Ceferin

Interviene su X Bernd Reichart, Ceo di A22 Sports, la società che  intende organizzare la Superlega: "Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro". 

Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Ue "ai club saranno garantiti redditi e contributi di solidarietà", ha aggiunto.

Gli elementi chiave della proposta di A22 Management prevedono: - i primi due livelli, la Star League e la Gold League, sono composti da 16 club ciascuno, mentre il terzo, la Blue League, è costituito da 32 club. - Partecipazione basata sul merito sportivo, senza membri permanenti. - Promozione e retrocessione annuale tra le leghe. 

La promozione nella Lega Blue di terzo livello si baserà sui risultati ottenuti nel campionato nazionale. 

I club giocheranno le partite in casa e fuori casa in gruppi di otto, con un minimo di 14 partite all'anno. 

A fine stagione, la fase ad eliminazione diretta determinerà i campioni di ogni lega e i club da promuovere. 

Non ci sarà un incremento dei giorni di calendario delle partite rispetto a quelli previsti dalle competizioni attuali e le partite infrasettimanali non interferiranno con i calendari dei campionati nazionali.

"Mi sento triste nel dover parlare della decisione di oggi ma la vediamo come una possibilità per migliorare. Un aspetto chiave però è che il calcio rimane unito, proteggeremo il nostro mondo da qualsiasi progetto che voglia danneggiarlo". Aleksander Ceferin, presidente Uefa, sembra tutt'altro che preoccupato dalla sentenza della Corte di Giustizia europea che di fatto ha dato il via libera alla Superlega riconoscendo che la Fifa e la stessa Uefa stanno abusando di una posizione dominante. 

Per Ceferin "la Superlega non ha avuto il semaforo verde per il progetto che era stato proposto nel 2021" e la sentenza odierna di fatto si limita a dire che "Fifa e Uefa non possono dare una preautorizzazione a nuovi progetti. Ma noi abbiamo sempre detto che puoi essere parte del sistema o puoi non esserlo, è una scelta individuale. Non abbiamo mai detto che non si può andare fuori dal sistema. Non è però possibile essere fuori dal sistema e poi volerne giocare le competizioni". 

Il dirigente sloveno insiste sul fatto che "la Superlega non abbraccia i principi secondo i quali il calcio è basato sul merito sportivo.

E aggiunge il numero uno della Uefa: "Lo abbiamo detto più volte e lo vogliamo ribadire: il calcio non è in vendita. Oggi abbiamo avuto l'ulteriore conferma che quello della Superlega è un progetto chiuso, e non aperto. Noi non proveremo a fermarli, non lo abbiamo mai fatto". Sempre per Ceferin, "loro possono creare quello che vogliono, e io spero che inizino presto questa competizione con due club. Spero che sappiano ciò che stanno facendo, ma non ne sono sicuro".