Il ministero degli Esteri, con una lettera inviata nei giorni scorsi all'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, ha comunicato, secondo quanto si apprende, che l'Italia non estenderà la durata del memorandum sulla Via della Seta, a quattro anni dalla sigla del Belt and Road Initiative. "No comment", la risposta di Palazzo Chigi.
Sul fatto è intervenuto lo stesso ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani e ospite del forum Adnkronos precisando che "la via della Seta non è la nostra priorità, abbiamo visto che la via della Seta non ha prodotto gli effetti sperati, anzi. Chi non è parte del percorso della via della Seta ha avuto risultati migliori".
Detto questo, aggiunge Tajani, "la non partecipazione alla via della Seta non significa che sia un'azione negativa nei confronti della Cina, significa poter continuare ad avere ottimi rapporti e lavorare intensamente sugli aspetti commerciali per rafforzare la nostra presenza sul mercato. Abbiamo già convocato a Verona la riunione intergovernativa Italia-Cina per affrontare tutti i temi di commercio internazionale. Continua ad esserci ottimi relazioni e rapporti, pur essendo un Paese che è anche un nostro competitore a livello globale".