Mes, Salvini difende Giorgetti: "Non è indebolito". Le opposizioni: "Riferisca in Parlamento"

Dopo la bocciatura alla Camera della ratifica del Mes e le parole del ministro dell'Economia che ha detto lo avrebbe approvato, non si placa la polemica. Il 27 Giorgetti in Commissione, ma solo sulla manovra

Mes, Salvini difende Giorgetti: "Non è indebolito". Le opposizioni: "Riferisca in Parlamento"
rainews
Giorgetti "dimissioni? decido io"

Parlando con i cronisti all'indomani della bocciatura della ratifica del Mes da parte della Camera, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che l'approvazione della riforma del trattato del Meccanismo Europeo di Stabilità sarebbe stata di suo interesse, ma ha aggiunto che negli ultimi giorni non c'erano le condizioni giuste e non soltanto per questioni strettamente economiche: “Non era aria”, ha detto in un passaggio che oggi domina le prime pagine di diversi quotidiani. 

Poi Giorgetti ha affrontato il tema Patto di stabilità: “Quando lo leggerete tutti bene scoprirete che è molto meglio di quello che sembra”. Quanto alla manovra ha detto: “Io faccio il mio mestiere, è quasi finita perché c'è ancora la Camera la settimana prossima e poi avremo la nostra legge di bilancio come l'ha voluta e concepita il governo”.

Oggi il sottosegretario all'Economia Federico Freni e il presidente della Commissione Bilancio Giuseppe Mangialavori hanno detto che Giorgetti parteciperà il 27 dicembre pomeriggio alla riunione della Commissione per i lavori della  legge di bilancio, compatibilmente con "la complessità della sua  agenda", ma hanno però  specificato che il ministro non interverrà per parlare di Mes o di  Patto di stabilità e delle possibili ricadute sulla manovra, come  richiesto dalle opposizioni in una lettera indirizzata a Mangialavori. Il ministro è disponibile a riferire sul Patto di stabilità, ha  chiarito il presidente, ma non contestualmente al percorso  parlamentare della legge di bilancio.

A Bruxelles si valuta l'ipotesi di siglare un nuovo accordo tra i 19 Paesi che hanno aderito alla riforma del Mes

Ieri sera a Bruxelles hanno cominciato a circolare ipotesi di un Mes concordato tra i 19 che adottano l'euro, tutti tranne l'Italia. Il  Fondo salva Stati potrebbe dunque sopravvivere escludendoci. Il Mes è un accordo intergovernativo e dunque può essere sottoscritto liberamente da chi vi aderisce tra i Paesi europei. L'ipotesi sarebbe cavalcata soprattutto da alcuni Paesi del nord Europa. 

Nel caso in cui l'Italia fosse esclusa da un nuovo accordo bisognerebbe individuare la soluzione giuridica per restituire al nostro Paese i 14 miliardi versati a copertura di un eventuale scudo bancario. 

Secondi alcuni retroscena, come riporta stamane il Corriere della Sera, una parte del Governo, compresa la stessa presidente del Consiglio, sarebbe rimasta spiazzata da un'accelerazione da parte di una quota leghista capitanata dal ministro Salvini, di portare il Mes in Aula per arrivare al risultato del voto avvenuto l'altro ieri. 

Salvini: “Giorgetti non è indebolito e non abbiamo mai litigato”

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, non sarebbe uscito indebolito dalla bocciatura del Mes arrivata in Parlamento, secondo il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, a margine di una visita all'ospedale Buzzi di Milano per consegnare i regali ai bimbi ricoverati: "Assolutamente no. Abbiamo condiviso, scelto e fatto tutto per il bene degli italiani. Ne sono e ne siamo orgogliosi. Ero con lui ieri, lascio che i giornali scrivano quello che desiderano. Abbiamo fatto una grande cosa per l'Italia". Non avete litigato? "Mai", ha detto.

Ai cronisti che gli chiedono se si sia aperto un caso Italia in Europa dopo la bocciatura del Mes, risponde: "No assolutamente. L'economia italiana è solida, cresciamo di più dei francesi e tedeschi. Il Mes è uno strumento non solo inutile, non utilizzato ma anche dannoso. Un pensionato o operaio avrebbe dovuto pagare per salvare una banca tedesca", ha detto Salvini. 

"Il parlamento ha esercitato il suo diritto democratico di bocciare uno strumento inutile e dannoso e lo spread è sceso. L'Italia cresce più della Germania, abbiamo fatto il nostro dovere per difendere il lavoro e i risparmi degli italiani", ha concluso.