Stati Uniti, una decisione inedita

Trump "ineleggibile", la Corte Suprema del Colorado lo bandisce dalle primarie

Con un voto a maggioranza, la Corte applica il 14mo emendamento, secondo cui non può diventare presidente chi abbia partecipato a un'insurrezione. Gli effetti della sentenza sono sospesi fino al 4 gennaio

Trump "ineleggibile", la Corte Suprema del Colorado lo bandisce dalle primarie
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la Corte Suprema del Colorado ha dichiarato Trump non idoneo alla Casa Bianca a causa dell’insurrezione prevista dalla Costituzione degli Stati Uniti

La Corte Suprema del Colorado, con una maggioranza di 4 giudici contro 3, ha bandito l'ex presidente Donald Trump dalle primarie repubblicane nello Stato, dichiarandolo “ineleggibile” alla presidenza a causa del suo coinvolgimento diretto nell'insurrezione del 6 gennaio 2021, quando centinaia di suoi sostenitori assaltarono il Congresso. 

Si tratta di un fatto storico: è la prima volta che negli Stati Uniti si esclude un candidato facendo leva sulla sezione 3 del 14esimo emendamento, secondo cui chiunque sia coinvolto in insurrezioni o rivolte contro la Costituzione, dopo avervi giurato fedeltà, non può diventare presidente. La decisione del Colorado potrebbe a questo punto essere seguita da altri tribunali in diversi Stati americani, visto che decine di cause legali sono state intentate sulle stesse basi legali.

La corte ha peraltro sospeso l'applicazione di questa decisione fino al 4 gennaio, o fino al giorno in cui la Corte Suprema federale degli Stati Uniti si pronunci sul caso. Funzionari del Colorado fanno sapere che la questione deve essere risolta entro il 5 gennaio, termine ultimo per la stampa delle schede per le primarie repubblicane.

Nel voto del 2020, Trump perse in Colorado con 13 punti di distanza rispetto a Biden. Secondo gli analisti, non ha bisogno di essere candidato in questo Stato per vincere le presidenziali del prossimo anno. Ma, a parte il danno politico generale, il pericolo per l'ex presidente è che più tribunali e funzionari elettorali possano seguire le indicazioni della Corte suprema del Colorado ed escludere Trump dagli stati “must-win”, quelli in cui è obbligatorio vincere. 

L'emendamento fu progettato per impedire ai dirigenti degli Stati confederati di tornare al governo dopo la guerra civile, vinta dal Nord. La norma è stata utilizzata pochissime volte e solo nel decennio successivo alla guerra.

 

 

la Corte Suprema del Colorado ha dichiarato Trump non idoneo alla Casa Bianca a causa dell’insurrezione prevista dalla Costituzione degli Stati Uniti ap
la Corte Suprema del Colorado ha dichiarato Trump non idoneo alla Casa Bianca a causa dell’insurrezione prevista dalla Costituzione degli Stati Uniti

Le motivazioni

"La maggioranza della corte - hanno scritto i giudici nel dispositivo - ritiene che il presidente Trump non possa ricoprire l'incarico di presidente in base alla Sezione 3 del 14esimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti". "Poiché non è legittimato - continuano - sarebbe un errore inserirlo come candidato alle primarie presidenziali". "Noi - hanno sottolineato - non abbiamo raggiunto queste conclusioni con leggerezza. Siamo consapevoli del peso delle questioni che ci troviamo di fronte. Siamo, tuttavia, consci del nostro solenne dovere di applicare la legge, senza paura o favoritismi, e senza farci influenzare dalla reazione pubblica alla decisione a cui siamo giunti".

Casi simili sono stati rigettati in Minnesota e New Hampshire. In Michigan un giudice ha stabilito che la questione era “politica” e non spettava a lui decidere, mentre secondo una corte d'appello Trump non doveva essere rimosso dalla corsa. 

Le reazioni

Immediato l'annuncio del ricorso di Trump alla Corte Suprema federale, che sarà dunque incaricata di dirimere la questione e stabilire - a questo punto a livello federale - se Trump è legittimato a candidarsi per ricoprire il ruolo di presidente degli Stati Uniti.
Lo staff del miliardario ex presidente ha definito la decisione "sbagliata e antidemocratica".

Sulla sua piattaforma social, Truth, lo stesso Trump scrive un post polemico che però non fa riferimento diretto alla sentenza: "E' un giorno triste per l'America quando un famigerato procuratore come lo squilibrato Jake Smith è messo nella posizione di procuratore speciale da Lisa Monaco e dagli altri banditi che circondano il nostro incompetente presidente, il corrotto Joe Biden, per sporcare la mia reputazione con l'obiettivo di interferire nelle elezioni e, idealmente, mettermi in prigione". Il procuratore Smith è colui che guida le inchieste legate all'assalto del Congresso da parte dei sostenitori di Trump.

“Noi combatteremo per l'America come mai fatto prima”, ha detto nelle stesse ore il candidato Trump ai suoi sostenitori, durante un comizio in Iowa: "È la nostra battaglia finale, con voi al mio fianco. Cacceremo i globalisti, i marxisti comunisti e fascisti, sfratteremo Joe Biden dalla Casa Bianca e finiremo il lavoro una volta per tutte".