L'anniversario

26 gennaio 1994, 30 anni dalla discesa in campo: Forza Italia celebra l'eredità di Silvio Berlusconi

Da Licia Ronzulli a Maurizio Gasparri, da Elisabetta Casellati a Cattaneo, gli esponenti azzurri ricordano il lascito del Cavaliere e si proiettano al futuro: "La sua figura, la sua grandezza, i suoi valori, continuano ad ispirarci e guidarci"

È una giornata solenne quella che ci celebra oggi, 26 gennaio 2024. Perché, esattamente trent’anni fa, il 26 gennaio 1994, nasceva Forza Italia. Silvio Berlusconi dava vita alla sua creatura politica, inviando ai telegiornali nazionali e alle reti Fininvest e Rai la famosa videocassetta contenente il discorso della “discesa in campo”. Nove minuti passati alla storia, atto di nascita della cosiddetta Seconda Repubblica. Berlusconi, scandendo che “l’Italia è il Paese che amo” e che aveva deciso, appunto, “di scendere in campo”, preannunciava la sua intenzione di correre alle prossime elezioni politiche (convocate a fine marzo) e “di occuparmi della cosa pubblica, perché non voglio vivere in un Paese illiberale”.

Da qui l’annuncio di una “rivoluzione liberale”, che spettava appunto al suo partito-azienda, come i politologi lo hanno definito in seguito, per l’assoluta coincidenza tra le sorti delle attività imprenditoriali del Cavaliere e quelle del suo movimento politico. Coincidenza che lo portò a gestire Forza Italia proprio come aveva condotto le sue aziende, inserendo nei ruoli chiave i suoi “uomini”, dando vita, anche a livello politico, a un vero organigramma aziendale.

Oggi, senza Silvio Berlusconi, spentosi lo scorso 12 giugno), spetta ai leader del suo partito, a chi ne ha raccolto il testimone, celebrare quel passaggio epocale della politica italiana: ricordi, eventi, congressi imminenti per ricordare trent’anni di storia passata e per proiettarsi verso il futuro. Come ha ricordato una delle persone più vicine al Cavaliere, soprattutto negli ultimi anni, la senatrice e vicepresidente di Palazzo Madama, Licia Ronzulli, “i trent'anni di Forza Italia hanno cambiato questo Paese”. Ribadendo che “nessuno oggi, credo, sia l'erede di Berlusconi ma probabilmente lo sono o lo saranno tutti quelli che proveranno a portare avanti le sue idee, i suoi valori e i suoi progetti”, la senatrice Ronzulli auspica che si riesca “a finire quella coraggiosa rivoluzione liberale che aveva iniziato trent'anni fa”.

Berlusconi e Ronzulli al Senato per le elezioni dei capigruppo twitter @berlusconi
Berlusconi e Ronzulli al Senato per le elezioni dei capigruppo

Il capogruppo di Forza Italia in Senato, Maurizio Gasparri, sgombra subito il campo dagli equivoci: “Qualcuno ha pensato che dopo la scomparsa del nostro leader, il partito sarebbe evaporato ma non è stato così. Abbiamo registrato tantissimi nuovi iscritti e stiamo vivendo una stagione congressuale molto partecipata in tutta Italia. Il 23 e il 24 febbraio si terrà il Congresso nazionale a Roma, che eleggerà Antonio Tajani come segretario di Forza Italia”. Poi, menzionando gli eventi in programma per la giornata odierna, Gasparri anticipa che si celebrerà “il trentennale di Forza Italia ricordando il percorso di Berlusconi. Saranno presenti testimoni importanti, anche non appartenenti al partito. Interverrà anche Gianni Letta e, infine, Antonio Tajani traccerà il percorso ed il progetto per il futuro”.

La ministra per le Riforme, storica esponente di FI ed ex presidente di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sottolinea come grazie a Silvio Berlusconi si sia avviato uno “straordinario processo di modernizzazione della politica italiana e del Paese”. Casellati si dice “orgogliosa di essere stata al fianco del presidente Berlusconi fin dalla prima ora. Orgogliosa di rappresentare Forza Italia nel governo per continuare la sua opera e portare avanti le riforme che lui aveva disegnato”. Per questo, ricorda ancora la ministra, “oggi festeggiamo il sogno di un uomo straordinario, che ha trasformato il suo amore per l'Italia in un grande progetto politico”.

L'allora presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati Ansa/Claudio Peri
L'allora presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati

Parla invece di “lucida follia” di Berlusconi, Alessandro Cattaneo, deputato azzurro ed ex sindaco di Pavia. Il parlamentare ritiene che i trent’anni da quel messaggio, definito “la più grande innovazione politica degli ultimi tre decenni”, abbiano “avuto un filo conduttore comune, che è tutt'oggi la nostra forza: i valori in cui crediamo”. Per questo, prosegue Cattaneo, “abbiamo un patrimonio di insegnamenti in eredità e abbiamo il prestigio e l'onore di portarli avanti, per i prossimi 30 anni ed oltre”.

Infine, il senatore e viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, si spinge a descrivere la “discesa in campo” come la “rivoluzione copernicana” della politica italiana, in cui “lo Stato perdeva la sua primazia in favore del cittadino”. Per questo, aggiunge Sisto, “a distanza di tre decenni, quella innovazione dispiega ancora i suoi effetti dirompenti sul nostro sistema politico e sociale”. Al “grande rammarico” di non poter celebrare questo anniversario con Silvio Berlusconi si unisce la sicurezza che “la sua figura, la sua grandezza, i suoi valori, continuano ad ispirarci e guidarci”. Ciò rende nitido, per il viceministro alla Giustizia, il “percorso da compiere, per un'Italia più garantista, rassicurata da una giustizia giusta, che sappia creare le condizioni del fare”.