La rivolta del settore agricolo

Agricoltori, ancora proteste in Francia e in Italia: autostrada bloccata a Orte, poi riaperta

Il casello della A1 è stato riaperto dopo l'occupazione da parte dei manifestanti con 60 trattori. Le contestazioni prendono di mira la politica europea, in particolare la riforma agraria europea del nuovo 'Green Deal'

Agricoltori, ancora proteste in Francia e in Italia: autostrada bloccata a Orte, poi riaperta
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Protesta trattori a Orte, occupata rotatoria fuori dal casello, 27 gennaio 2024

Si alza sempre di più il livello della protesta degli agricoltori che, prima in Germania, poi in Francia e in Italia, contestano contro le politiche agrarie dell'Unione Europea penalizzanti per il loro settore.

In Italia la contestazione, che dura da giorni in tutto il Paese, prende di mira soprattutto le scelte che sfavoriscono il made in Italy e l'aumento del costo delle materie prime.

Oggi  nel Lazio, a Orte, è stato riaperto il casello autostradale, occupato per ore dagli agricoltori in protesta. Sono quindi ripresi uscita e ingresso in autostrada. 

Una sessantina di trattori avevano occupato la rotatoria all'uscita del casello, bloccando di fatto entrata ed uscita dell'autostrada. "Vogliamo far sentire la nostra voce, ma il Governo ci offusca, offusca l'informazione - dice Antonio Felici, coordinatore della protesta - vogliamo spiegare le ragioni della nostra agitazione". 

Protesta trattori, in centinaia sul lungomare di Pescara, 27 gennaio 2024 ansa
Protesta trattori, in centinaia sul lungomare di Pescara, 27 gennaio 2024

Abruzzo

Blocchi e manifestazioni anche in Abruzzo. 

Dopo il sit-in all'ex Cofa a Pescara di giovedì scorso e quello di ieri sotto alla sede della Regione in Piazza Unione, questa mattina in centinaia hanno sfilato con i loro trattori lungo la riviera attraversando i comuni di Pescara e Montesilvano. Lungo il percorso gli agricoltori hanno trovato la solidarietà di diversi cittadini che li hanno applauditi. Il corteo, durato circa due ore, si è concluso presso il piazzale antistante il pala Dean Martin di Montesilvano, creando alcuni disagi al traffico veicolare. 

Molise

In Molise la protesta corale che parte dal basso, iniziata ieri, prosegue a oltranza, alimentata da chi lavora tutti i giorni sulla terra e in mare, senza sigle sindacali e associazioni di categoria. Questa volta in campo sono scesi i proprietari di campi e i pescatori impegnati ogni giorno a sbarcare il lunario.

"Finalmente c'è stata un'alleanza, visto che dipendiamo dallo stesso ministero - dichiara a Termoli Ivano Zara del movimento spontaneo agricoltori - Oggi è una giornata storica, mai accaduto fino ad oggi. Noi ce l'abbiamo con l'Unione europea che impone regole tali che nel mondo agricolo non si avrà un futuro".

Dello stesso avviso i pescatori. "C'è una volontà dell'Europa di togliere il cibo buono italiano dalle tavole". Coltivatori e marittimi si sono ritrovati nel porto di Termoli. Sulla banchina di riva è stato sancito un patto: "da soli si prendono schiaffi. Uniti si va avanti verso un unico obiettivo. Non ce ne andiamo. Ci sono persone che hanno il coraggio, la grinta di restare, determinate a dire al sistema: non si può continuare così. Dobbiamo cambiare le cose".

Per i manifestanti, circa cinquecento, raddoppiati rispetto a ieri, occorre mantenere la qualità altissima dei prodotti agroalimentari locali senza "svenderli" a nessuno. "Abbiamo una forza di volontà nostra - dichiara uno degli agricoltori - Non cambieremo il nostro stile alimentare, non cambieremo le nostre regole. Siamo imprenditori, dobbiamo decidere come utilizzare le nostre aziende. Vogliamo avere la libertà di fare delle scelte all'interno delle nostre realtà e vogliamo andare avanti così uniti. Senza i produttori non c'è economia. Se il settore primario non ha liquidità si interrompe la catena dell'economia. Noi stiamo combattendo contro multinazionali che vogliono mandarci in malora".

Proteste agricoltori in Francia, 27 gennaio 2024 afp
Proteste agricoltori in Francia, 27 gennaio 2024

La situazione in Francia

Intanto in Francia non si fermano le manifestazioni di protesta che, da giorni, bloccano il Paese.

Maxime Buizard, amministratore nazionale del sindacato 'Young Farmers', ovvero i 'Giovani agricoltori' ha annunciato, parlando all'emittente Bfmtv, di voler "organizzare il blocco di Parigi e dei suoi sobborghi interni" nella notte tra domenica e lunedì. "L'idea è che nessun camion potrà rifornire la capitale" per "almeno cinque giorni", ha spiegato il funzionario sindacale. In previsione di questa azione, "le mobilitazioni nella regione dell'Île-de-France saranno revocate per la maggior parte del fine settimana.

A seguire il sindacato ha annunciato che toglierà per ora i blocchi, ma che la protesta riprenderà dall'inizio della prossima settimana. Il segretario, Pierrick Horel, ha detto che "abbiamo bisogno di riposarci e abbiamo anche bisogno di riadattare la strategia da adottare per la prossima settimana", malgrado gli annunci di altri sindacati sulla smobilitazione e le promesse fatte dal premier Gabriel Attal, che molti agricoltori considerano però insufficienti. 

Jeunes Agricolteurs, insieme al sindacato Fnsea, costituisce la maggioranza della categoria.

Durante la notte sono proseguiti nel sud i blocchi sulle autostrade A9 e A54 nei pressi di Nîmes, dove "si continua e dove delle squadre sono rimaste mobilitate per tutta la notte", come ha dichiarato Laurence Biscayet, del sindacato Fdsea del dipartimento di Gard, di cui è capoluogo Nîmes .

Alcuni sindacati del settore giudicano infatti insufficienti le misure promesse dal giovane premier, che ieri ha incontrato i suoi interlocutori "sulle barricate". Biscayet ha dato disposizioni di "incontrarsi alle 8. c'è bisogno di riflettere, di valutare gli annunci di ieri e di riflettere sulle azioni che seguiranno".

Fra le promesse fatte ieri da Attal, ci sono diversi provvedimenti di semplificazione amministrativa, lo stop agli aumenti delle imposte sul gasolio per l'agricoltura e dure sanzioni alle imprese che non rispettano l'invocata "legge egalim" che  regola e protegge i guadagni degli agricoltori nei confronti dei produttori e della grande distribuzione, e anche 50 milioni per la filiera del bio.

Proteste agricoltori francia Ap
Proteste agricoltori francia