Dopo le immagini in cui la donna è apparsa in catene

Caso Ilaria Salis, Antonio Tajani: "Chiediamo che l'Ungheria rispetti le norme comunitarie"

Il ministro degli Esteri a Radio1 Rai: "Questa volta mi sembra si sia ecceduto. Sul rispetto della persona non possiamo transigere"

Caso Ilaria Salis, Antonio Tajani: "Chiediamo che l'Ungheria rispetti le norme comunitarie"
TG3
Ilaria Salis in tribunale a Budapest

"Stamattina abbiamo convocato l'ambasciatore italiano in Ungheria, vogliamo sapere per quali motivi non vengono rispettate le regole fondamentali sul trattamento dei detenuti. Ne abbiamo già parlato con il governo ungherese, ho consegnato anche un documento al ministro degli Esteri ungherese chiedendo che il governo vigilasse sul rispetto delle regole, noi continuiamo giorno per giorno a seguire la vicenda". 

Così Antonio Tajani durante un intervento alla trasmissione "Radio anch'io", di Radio1 Rai, commentando la vicenda di Ilaria Salis: la maestra 39enne milanese si trova in carcere da febbraio 2023 a Budapest con l'accusa di lesioni aggravate nei confronti di due neonazisti nel corso delle manifestazioni per il “Giorno dell'onore”. 

Sulla faccenda il vice premier si era già espresso ieri attraverso un post pubblicato su X dopo la diffusione delle immagini dal tribunale in cui la donna è apparsa legata per le mani e i piedi, tenuta per una catena e sorvegliata su una panca da due agenti.

 

"Abbiamo chiesto il rispetto delle regole, mi sembra si sia ecceduto - ha detto il ministro degli Esteri al conduttore Zanchini -  il nostro ambasciatore andrà al ministero a protestare per questo trattamento, vedremo se si potranno ottenere gli arresti domiciliari e se potrà essere portata in Italia".

"Il ministero della Giustizia, Nordio, sta seguendo il caso giorno per giorno, il governo italiano sta facendo tutto ciò che è in suo potere per far rispettare le regole, indipendente da quello che è accaduto", ha aggiunto. 

Il ministro Tajani ha spiegato che "ho chiesto ci sia il rispetto assoluto delle regole comunitarie, un detenuto è detenuto ma ci deve essere il rispetto nei confronti della persona, il rispetto nelle carceri è fondamentali lo diciamo in Italia e lo diciamo in Ungheria. Non vogliamo interferire nella giustizia ma il rispetto dei diritti ci deve essere" e ha assicurato che "noi non lasciamo assolutamente la nostra concittadina in una condizione di mancati diritti sul rispetto della persona non possiamo transigere".