I nuovi dati della missione Mars Express

C'è ghiaccio su Marte, confermata la presenza di acqua all'equatore del pianeta rosso

La scoperta è stata realizzata grazie alla sonda europea Mars Express dell'Esa, lanciata nello spazio nel 2003 per studiare Marte. Lo studio si basa sui dati del radar Marsis, strumento a bordo della sonda, fornito dall’Agenzia Spaziale Italiana

C'è ghiaccio su Marte, confermata la presenza di acqua all'equatore del pianeta rosso
ESA/DLR/FU Berlin
Vista prospettica della Formazione Medusae Fossae (MFF) su Marte generata dal modello digitale del terreno e dai canali nadir e colore della telecamera stereo ad alta risoluzione sul Mars Express dell'Esa.

Scoperte all'Equatore di Marte grandi quantità di ghiaccio d'acqua, una enorme quantità di acqua ghiacciata che si allunga per chilometri sotto la superficie del pianeta Rosso, ed è la più grande quantità di acqua mai scoperta a questa latitudine dopo quelle osservate ai Poli. L'acqua probabilmente scorreva in un'era climatica ben diversa da oggi. La scoperta è arrivata grazie alla sonda europea Mars Express dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) che, lanciata nello spazio nel 2003 per studiare Marte, ha rivisitato una delle caratteristiche più misteriose del pianeta per chiarirne la composizione. E le scoperte a cui è arrivata Mar Express suggeriscono che strati di ghiaccio d'acqua si estendono diversi chilometri sotto la superficie di Marte.        

La sonda Mars Express con le antenne radar di Marsis completamente estese. Marsis è lo strumento radar realizzato da Thales Alenia Space (una joint venture fra Thales e Leonardo) che nasce dallo stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio, vicino Firenze: montato a bordo della Mars Express che ha guidato la sonda su Marte Foto: ESA
La sonda Mars Express con le antenne radar di Marsis completamente estese. Marsis è lo strumento radar realizzato da Thales Alenia Space (una joint venture fra Thales e Leonardo) che nasce dallo stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio, vicino Firenze: montato a bordo della Mars Express che ha guidato la sonda su Marte

È "la maggior quantità d'acqua mai trovata in questa parte del  pianeta" ha annunciato oggi l'Esa. Oltre 15 anni fa, Mars Express ha studiato la Formazione Medusae Fossae (MFF), rivelando enormi depositi fino a 2,5 chilometri di profondità. Da queste prime osservazioni non era chiaro di cosa fossero costituiti i depositi, ma una nuova ricerca ora ha una risposta. "Abbiamo esplorato nuovamente la formazione MFF utilizzando dati più recenti provenienti dal radar Marsis di Mars Express (un radar per il sondaggio sotterraneo e ionosferico ndr.) ed  abbiamo scoperto che i depositi sono ancora più spessi di quanto pensassimo: fino a 3,7 chilometri di spessore", annuncia Thomas Watters dello Smithsonian Institution, negli Usa, e autore principale sia della nuova ricerca che dello studio iniziale del 2007.        

Una scoperta che parla anche un po' italiano visto che lo strumento radar Marsis è stato realizzato da Thales Alenia Space (una joint  venture fra Thales e Leonardo) e che nascono nello stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio, vicino Firenze, i sensori d'assetto stellari che hanno guidato il satellite verso Marte e che contribuiscono a mantenerne il corretto orientamento. 

Thomas Watters sottolinea che "la cosa interessante è che i segnali radar corrispondono a ciò che ci aspetteremmo di vedere dal ghiaccio stratificato e sono simili ai segnali che vediamo dalle calotte polari di Marte, che sappiamo essere molto ricche di ghiaccio". Secondo gli scienziati, se sciolto, il ghiaccio racchiuso nella Formazione Medusae  Fossae (MFF) coprirebbe l'intero pianeta con uno strato d'acqua  profondo da 1,5 a 2,7 metri: la maggior quantità d'acqua mai trovata in questa parte di Marte, e sufficiente a riempire il Mar Rosso terrestre.