Lettera al Capo dello Stato

Ex Ilva, l'appello delle imprese dell’indotto a Mattarella: "Presidente, non lasci sola Taranto”

L’Aigi, associazione che rappresenta le aziende e i lavoratori dell'indotto del siderurgico, ribadisce il suo "no" all'amministrazione straordinaria e annuncia una manifestazione di piazza in difesa della produzione ecocompatibile e del lavoro

Ex Ilva, l'appello delle imprese dell’indotto a Mattarella: "Presidente, non lasci sola Taranto”
Ansa/Tgr Puglia
Ex Ilva - immagine d'archivio

"Non consenta che la città di Taranto, in un momento così critico per le sue sorti future, sia lasciata sola. Ora, più che mai, la città, i cittadini, i lavoratori e le loro famiglie avvertono il bisogno di sentire la vicinanza del loro Presidente". E' l'appello che Aigi, l'associazione delle imprese dell'indotto dell'ex Ilva, ora Acciaierie d'Italia, attraverso il suo presidente Fabio Greco, lancia al capo dello Stato, Sergio Mattarella, con una lettera resa nota questa mattina.

"La nostra città sta vivendo le ore più drammatiche della sua storia recente", si legge in riferimento all'amministrazione straordinaria verso la quale sembra incamminata Acciaierie e che l'indotto disapprova, "perché Governo e socio privato non riescono a trovare un accordo affinché lo stabilimento, un tempo fiore all'occhiello della siderurgia nazionale ed internazionale, riprenda la produzione e continui a garantire economia e lavoro all'intero territorio ed alla Nazione".

L’associazione, nella lettera al capo dello Stato, spiega che "la messa in amministrazione straordinaria di ex Ilva, si tradurrebbe in una nuova voragine di 130 milioni di euro nei bilanci delle aziende dell'indotto, le quali danno lavoro a circa 4mila persone; 130 milioni di euro che mancherebbero all'economia cittadina compromettendo tutti i settori vitali del territorio. Decretare l'amministrazione straordinaria di ex-Ilva, senza prima mettere in sicurezza i crediti dell'indotto - si legge ancora -, significherebbe infatti decretare la morte di tante imprese del tessuto industriale".

Il presidente di Aigi auspica "la possibilità di un'audizione" con il capo dello Stato e spiega che in questo momento "la popolazione tarantina e tutte le forze del territorio sono più che mai coese: lunedì 29 rappresenterà la data storica di una grande iniziativa che unirà imprenditori e operai. Tutte le organizzazioni sindacali insieme alle imprese dell'indotto, scenderanno in piazza a manifestare in difesa della produzione ecocompatibile e del lavoro per il territorio tarantino, nonché - conclude - per la sopravvivenza dello stabilimento siderurgico il cui futuro è fortemente a rischio".